De Domenico: "No a solisti. Fare squadra per anticipare il Covid, non inseguirlo"

De Domenico: “No a solisti. Fare squadra per anticipare il Covid, non inseguirlo”

Rosaria Brancato

De Domenico: “No a solisti. Fare squadra per anticipare il Covid, non inseguirlo”

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lunedì 18 Gennaio 2021 - 07:26

Il responsabile regionale del dipartimento sanità Pd invita ad un lavoro di squadra. "Priorità ad ospedali e territori"

Per combattere il virus serve una risposta corale e condivisa. Il responsabile del Dipartimento sanità del Pd Franco De Domenico usa una metafora sportiva per definire il metodo: serve fare squadra. Ma le ultime settimane tutto hanno mostrato tranne che un gioco di squadra.

Buonsenso, non tensione

Il vero 𝑣𝑢𝑙𝑛𝑢𝑠 di questa seconda ondata è stata una diffusa incapacità, sia dei 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑐𝑦 𝑚𝑎𝑘𝑒𝑟 che del 𝑚𝑎𝑛𝑎𝑔𝑒𝑚𝑒𝑛𝑡 delle aziende sanitarie di trovare soluzioni condivise- scrive De Domenico– Non è pensabile, infatti, che nei diversi livelli di governo, soprattutto regionale e comunale  i vertici istituzionali possano anteporre gli interessi personali a quelli collettivi. Non è tollerabile che si voglia sfruttare mediaticamente la crisi per fini elettorali, come se fossimo in una perenne campagna elettorale, piuttosto che usare moderazione, buonsenso, umiltà, capacità di ascolto e di osservazione delle buone pratiche adottate da chi ha risolto con risultati migliori le criticità che ogni giorno vanno affrontate”.

Musumeci allergico al confronto

L’ex deputato Ars ricorda come Musumeci a novembre attaccò il governo Conte per aver inserito la Sicilia in zona arancione sulla base di parametri oggettivi e condivisi con tutte le Regioni. Ma lo stesso Musumeci ha messo sullo stesso piano Ramacca e Castel di Judica  con la Città metropolitana di Messina e adesso ha dichiarato tutta l’isola zona rossa. “I 𝙣𝙪𝙢𝙚𝙧𝙞” di oggi si potevano “𝙡𝙚𝙜𝙜𝙚𝙧𝙚”, con l’occhio della competenza e non della convenienza, proprio un mese fa. D’altronde è il medesimo Musumeci che non fa nulla per nascondere la propria allergia al confronto con le opposizioni piuttosto che con l’aula parlamentare”.

Il secondo riferimento è al sindaco De Luca ed alla questione dell’ordinanza per la zona ultrarossa (presentata, revocata, ripresentata, modificata), tra polemiche, scontri e soprattutto uno stato generale di confusione.

“De Luca ha dato il peggio di sè”

Il Sindaco De Luca, che questa settimana ha dato il peggio di sé stesso- prosegue De Domenico– sbraitando come un ossesso e andando al di sopra dei limiti della decenza che il ruolo istituzionale ricoperto impone, è lo stesso De Luca che meno di un mese fa si faceva i selfie a Piazza Cairoli, promuovendo assembramenti utili solo al Covid. Lo stesso De Luca che da novello Masaniello incitava alla rivolta i commercianti contro il Governo nazionale, marciando verso la prefettura, salvo poi tradirli dopo qualche giorno”.

Presenzialismo mediatico

De Domenico ricorda che il sindaco è lo stesso che poche settimane fa ha criticato il parlamentare Pd Navarra per aver posto il problema della carenza di posti letto al momento giusto quando ancora si poteva rimediare. “E’ lo stesso De Luca che promuoveva la manifestazione di Motocross sulla spiaggia di Santa Margherita e potrei continuare ancora ma non è il caso né di fare polemiche né di rispondere alle provocazioni. Lo stesso De Luca che nella prima ondata si prendeva i meriti di un minore contagio senza aver fatto meglio di altre città siciliane, se non un inutile presenzialismo mediatico utile solo a sè stesso”.

De Domenico conclude che l’unica, vera battaglia da fare è quella per contribuire a liberare la Sicilia e la nostra comunità dall’incubo della pandemia. Per quanto riguarda la “guerra” del primo cittadino al dg dell’Asp La Paglia, l’esponente del Pd ricorda come non sia facebook il luogo ideale in cui discutere, ci sono sedi e ruoli deputati a questa attività.

Non servono solisti

“Il quadro epidemiologico nel nostro territorio è sempre più allarmante e l’unica soluzione non può che essere la condivisione delle scelte- prosegue il responsabile regionale sanità Pd- Non servono solisti, né comandanti, anche perché non esenti da colpe, ma persone in grado di fare gruppo e non di isolare la città da tutte le altre istituzioni. È assurdo concentrare gli sforzi alla ricerca di visibilità personale piuttosto che sulla risoluzione effettiva dei problemi. Oltre alla rapidità delle scelte, è necessario che, ove possibile, le risultanze vengano condivise anche con tutte le forze politiche, con tutte le forze sociali. Venga stilato, con trasparenza, un ordine di priorità, su cui concentrarsi e tutta la città spinga in quella direzione”.

De Domenico sottolinea come alcune delle priorità nella  provincia sono la carenza di posti letto (e la relativa dotazione organica) e l’incapacità di tracciare il contagio. Allora, serve ragionare per far sì che altri ospedali, a Messina e soprattutto in provincia, aprano reparti Covid.

Potenziare la sanità

Sfruttiamo le risorse disponibili per il Covid per ammodernare strutturalmente e tecnologicamente gli ospedali di provincia. Nella prima fase del Covid c’erano già pronti progetti che riguardano gli ospedali della zona tirrenica e nebroidea. Si potrebbe, così, risolvere un problema immediato e ridare dignità di un valido presidio ospedaliero a strutture da tutti criticate in questi anni che non hanno reso servizi quantomeno sufficienti alle rispettive comunità. Discutiamo con serietà nell’interesse collettivo senza condizionamenti di capetti politici con interessi campanilistici.”

Per quanto riguarda la difficoltà di tracciare il contagio, come è stato più volte sottolineato, la disfunzione è la mancanza di un sistema informatizzato centralizzato per ogni distretto Asp che gestisca i flussi di dati. Lo stesso discorso vale per la capacità di lavorare i tamponi, per i Covid hotel, per lo smaltimento dei rifiuti speciali, per creare le condizioni affinché le scuole possano riaprire in sicurezza, per dare risposte alle famiglie con disabili, per dare risposte ai a quanti soffrono un disagio sociale ed economico.

Fare squadra

Ma soprattutto per dare supporto agli operatori economici, da tempo in ginocchio, ai quali non giova questo stato di incertezza, questo susseguirsi di norme contraddittorie, questo stato di terrore più di quanto necessario in considerazione del disagio psicologico, sociale ed economico della popolazione. L’esperienza maturata nella gestione del Covid ci insegna che la traiettoria della sua evoluzione è prevedibile con buon nticipo, 𝒍𝒂 𝒑𝒂𝒓𝒕𝒊𝒕𝒂 𝒅𝒂 𝒈𝒊𝒐𝒄𝒂𝒓𝒆 𝒆̀ 𝒒𝒖𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒅𝒊 𝒂𝒏𝒕𝒊𝒄𝒊𝒑𝒂𝒓𝒍𝒐 𝒏𝒐𝒏 𝒅𝒊 𝒊𝒏𝒔𝒆𝒈𝒖𝒊𝒓𝒍𝒐: questo è il punto fondamentale! Quello che si dovrebbe fare oggi a livello locale è fare squadra per contrastare al meglio il Covid, evitando un proluvio regolamentare, limitando le ordinanze, sia a livello regionale e comunale, utilizzando tale strumento solo nei pochi casi in cui serve regolamentare situazioni specifiche che una norma di carattere generale non può prendere in considerazione”

3 commenti

  1. ma che come i cafoni che ripetono le parole degli altri quando non sanno cosa dire

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  2. Neanche a colpi di comunicati stampa
    come questo e altri si risolvono i problemi, questo è un atto inutile come tutti quelli regionali, la moderazione (attualmente la definirei quasi nullità) serve a ben poco, ci vogliono i fatti!!!!

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  3. Mi fa i paragoni tra novembre e gennaio? A dicembre e fino al 21 di quel mese avete fatto rimescolare tutta l’Italia, facendo arrivare qui mezzo nord d’Italia e nelle feste natalizie c’è stato, puntuale, il picco di contagi che è stato visibile, dopo il periodo d’incubazione, a gennaio. Nel contempo il sindaco si è fatto selfie in ogni dove creando assembramenti, come suo solito, e ha cominciato a rifiutare conferenze stampa, comunicando solo in modo insulso via Facebook ed emanando ordinanze illegittime, che ancora aspettiamo vi adoperiate per annullare.

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