De Luca non incassa e contrattacca: «Pressioni politiche sulla Social City»

De Luca non incassa e contrattacca: «Pressioni politiche sulla Social City»

Francesca Stornante

De Luca non incassa e contrattacca: «Pressioni politiche sulla Social City»

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venerdì 19 Aprile 2019 - 07:30

Il sindaco risponde a muso duro ai consiglieri che lo hanno attaccato per il silenzio sui servizi sociali e non risparmia neanche i lavoratori che per protesta hanno occupato l'aula

«Ho appreso che oggi è stata convocata l’ennesima commissione per esercitare “pressioni politiche” sull’amministrazione comunale e sulla Messina Social City in merito ad alcuni presunti disservizi ed alla mancata assunzione di una imprecisata pletora di lavoratori già espulsi dal sistema delle cooperative o non rientranti tra il personale destinato ai servizi sociali internalizzati a seguito delle decisioni assunti nell’ambito del Salva Messina».

Il contrattacco

Inizia così l’inevitabile risposta del sindaco De Luca, ovviamente affidata alla sua pagina Facebook, al duro attacco sferrato ieri mattina dai consiglieri comunali che si erano presentati in aula sperando di poter discutere di servizi sociali e lavoratori storici rimasti fuori dalle assunzioni e che invece si sono ritrovati di fronte a delle poltrone che sono rimaste vuote. De Luca va al contrattacco e parla di “ennesima” commissione, screditando di fatto il lavoro dei consiglieri, e parla di pressioni politiche, quando invece l’intento chiaro era di iniziare a fare chiarezza su tanti punti ancora oscuri che riguardano la Messina Social City e la battaglia di tanti lavoratori oggi senza un lavoro.

Le colpe dell’aula

La prima colpa dei consiglieri, secondo De Luca, sarebbe in primis nell’organizzazione dei lavori d’aula: «Intanto è giunto il momento di applicare il nuovo regolamento di funzionamento delle commissioni e del consiglio comunale: la data delle adunanze e gli argomenti da trattare, quando viene richiesta la presenza dell’amministrazione comunale, vanno definite preventivamente con la stessa amministrazione comunale onde evitare sedute improvvise o improvvisate che non sortiscono il naturale effetto istituzionale ma rischiano di apparire ai non addetti ai lavori delle vere e proprie imboscate».

La commissione però era stata convocata da una settimana e tutti erano al corrente degli argomenti da trattare.

Il dossier

Il sindaco spiega poi di aver chiesto la redazione di un complessivo dossier riguardante le precedenti modalità di gestione del servizio e quelle attualmente avviate con la Messina Social City, compreso i criteri adottati per la contrattualizzazione delle risorse umane. Dossier che doveva essere presentato ormai quasi un mese fa ma evidentemente ancora non pronto.

«Se nella fretta di far partire il nuovo modello sono stati commessi degli errori saranno prontamente corretti».

La difesa degli assenti

Poi anche una difesa in favore degli assenti: «L’assessore ai servizi sociali era occupata a Palermo per una delicata riunione presso l’assessorato già fissata da tempo e non ritengo opportuno e corretto che si facciano adunanze delle commissioni con i vertici delle partecipate in assenza dell’amministrazione comunale. Quando il dossier sui servizi sociali sarà pronto lo esamineremo in consiglio comunale».

L’occupazione degli esclusi

De Luca parla poi della protesta dei lavoratori che ancora una volta non hanno potuto capire quale sarà il loro destino: «Non ho apprezzato l’odierna occupazione dei banchi riservati all’amministrazione comunale in consiglio comunale da parte di “ignoti” e confermo che nessun dialogo potranno avere con il Sindaco o con l’amministrazione comunale coloro che agiscono con queste modalità». Gli ignoti sono lavoratori storici che in questi mesi hanno più volte fatto sentire la loro voce per provare a difendere il diritto ad un lavoro che hanno svolto per venti o trent’anni.

«Stiamo anche affrontando le questioni inerenti la gestione organizzativa ed economico finanziaria onde poter dare riscontro dei risparmi che si conseguiranno con il cambio di sistema dalle cooperative alla Social City».

L’invito alla pazienza

«Invito i Consigieri comunali ad avere la pazienza di aspettare qualche mese per dare all’amministrazione comunale la possibilità di poter completare il dossier sui servizi sociali, fermo restando che il nuovo modello di gestione dei servizi sociali è partito appena un mese fa e che un periodo di adeguamento sia la cosa più normale di questo mondo rischiando, di contro, di non far apparire normali e legittime le “continue sollecitazioni” che si registrano da più parti su questo argomento».

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