A Messina sindaco vs avvocati per un post sugli "azzeccagarbugli"

A Messina sindaco vs avvocati per un post sugli “azzeccagarbugli”

Alessandra Serio

A Messina sindaco vs avvocati per un post sugli “azzeccagarbugli”

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lunedì 09 Novembre 2020 - 16:30

Polemiche a Messina tra avvocati e sindaco De Luca che chiama "azzeccagarbugli" l'avvocato patrocinatore dell'iniziativa contro la chiusura delle scuole

Gli avvocati messinesi non ci stanno ad essere definiti “azzeccagarbugli” dal sindaco di Messina Cateno De Luca, che in un post sui social ha risposto a suo modo all’iniziativa dell’avvocato Santi Delia, che ha diffidato il primo cittadino dal non riaprire le scuole per il rischio coronavirus.

Santi Delia
Santi Delia

Il legale ha aperto l’azione a tutti i genitori interessati, De Luca dal canto suo ha invitato alla condivisione del post sui social dove rispondeva all’iniziativa richiamando “ognuno al proprio mestiere” e usando appunto l’espressione azzeccagarbugli, che non è andata giù a buona parte dei legali.

Vincenzo Ciraolo
Vincenzo Ciraolo

“Non si può accettare che un rappresentate delle istituzioni definisca azzeccagarbugli un avvocato che assume la difesa di alcuni cittadini per impugnare un suo atto amministrativo, mi offende e offende tutta la mia categoria“, afferma Vincenzo Ciraolo, segretario nazionale dell’Organismo Congressuale Forense, che lancia l’hashtag #ancheiosonoazzeccagarbugli.

Domenico Santoro
Domenico Santoro

Auspico che in futuro, allorquando si rivolgerà ad un collega vorrà avvalersi di termini maggiormente consoni alla categoria, ricordando che l’avvocato riveste un’insostituibile funzione sociale assumendo il ruolo di difensore delle persone e delle istituzioni al fine di garantire una piena tutela di diritti a presidio e garanzia dell’esistenza stessa di uno stato democratico“, scrive il il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Messina Domenico Santoro, in una mail indirizzata all’ufficio del sindaco a nome dell’Ordine e della categoria.

Ancor più diretti gli avvocati Frida Simona Giuffrida, Isabella Barone, Nunzio Rosso, Alessandro Billè, Natale Arena, Angelo Crimi, Elena Florio e Francesco Ferraù, tra i primi ad intervenire, che chiedono a De Luca di rettificare e che definiscono “un’offesa grave e gratuita” l’espressione usata dal sindaco “che non possiamo e vogliamo accettare, così come non accettiamo il suo invito a diffondere un messaggio che ha l’unico obiettivo, ci auguriamo non voluto, di gettare discredito su una nobile professione il cui esercizio, ci creda o no, animato da autentica passione, è reso enormemente gravoso in questo momento, anche perché svolto in un tessuto economico cittadino depresso ormai da anni”.

Isabella Barone
Isabella Barone

“Noi diffondiamo un diverso messaggio – scrivono i legali – la garanzia di assicurare tutela ad ogni cittadino che ritenga, a ragione o torto, leso dall’adozione di un provvedimento amministrativo, ma il responso non sarà dato dai social ma da un’autorità giudiziaria terza ed imparziale, in un’aula dove si svolgerà un sereno contraddittorio”.

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Un commento

  1. Nstwviva il duce 9 Novembre 2020 18:46

    Espressione giusta quella usata dal sindaco, azzeccagarbugli in effetti non hanno nulla da invidiare agli avvocati manzoniana, unica differenza questi lo fanno per aver 10 minuti di notorietà.

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