Archivio di edilizia privata all’ex Real Convitto Dante Alighieri in pessime condizioni, “multato” Le Donne

Archivio di edilizia privata all’ex Real Convitto Dante Alighieri in pessime condizioni, “multato” Le Donne

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Archivio di edilizia privata all’ex Real Convitto Dante Alighieri in pessime condizioni, “multato” Le Donne

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martedì 04 Ottobre 2016 - 15:23

Il direttore /segretario generale di Palazzo Zanca, che è stato condannato a pagare 2mila euro, è pronto a presentare opposizione al decreto. Nel frattempo annuncia che avvierà una indagine interna per individuare i veri responsabili

La carenti condizioni igieniche e la mancanza dei requisiti di sicurezza dell’archivio comunale di edilizia privata , ubicato presso l’ex Real Convitto Dante Alighieri, costeranno caro al direttore/segretario generale di Palazzo Zanca, Antonio Le Donne. Il giudice per le indagini preliminari , Tiziana Leanza, ha emesso nei suoi confronti un decreto penale di condanna che lo obbliga al pagamento di una ammenda pari a 2mila euro.

Le Donne, in quanto responsabile e datore di lavoro avrebbe dovuto provvedere «ad assicurare locali idonei ai lavoratori operanti nel predetto archivio, essendo i locali seminterrati in cattivo stato di manutenzione, inidonei sotto il profilo igienico e della sicurezza». Nel decreto firmato dal giudice Leanza viene inoltre evidenziato che «non era stata concessa alcuna autorizzazione all’uso, quali luoghi di lavoro e interdetti ai lavoratori».

Con lettera indirizzata al sindaco Accorinti, agli assessori, al ragioniere generale Cama al dirigente del Dipartimento manutenzione immobili comunali Ajello al dirigente del Dipartimento Edilizia Privata Cutroneo e al dirigente del Dipartimento Politiche del territorio Schiera, il super manager di Palazzo Zanca ha già fatto sapere che presenterà opposizione al decreto. Lo scopo principale della missiva firmata da Le Donne è tuttavia quello di avvisare i destinatari dell’avvio di una indagine interna per individuare i veri responsabili.

«In considerazione che lo scrivente è stato individuato come unico responsabile di un’attività in realtà totalmente gestita e condotta da altri – scrive – si comunica che verrà aperta una indagine interna volta a individuare le responsabilità dell’accaduto». Le Donne non intende pagare per colpe che non ritiene appartengano a lui.

Nella stessa lettera il segretario/direttore generale fa infine una raccomandazione ai dirigenti: «si coglie per l’ennesima volta l’occasione per richiamare l’attenzione delle SS.LL., ciascuno per il connesso profilo di pubblica funzione rivestito, sulla necessità di sviluppare un percorso, condiviso ma deciso, per impedire alla radice il verificarsi di certi esiti»

Danila La Torre

6 commenti

  1. E che rappresentano 2.000 euro a fronte del MISERO(!!!!!!!!) emolumento annuale che percepisce!!!! E come al solito cerca qualche dirigente responsabile perché lui non c’entra mai con le attività che si svolgono al comune!!! DI LEO DOCET!!!!!!!

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  2. E che rappresentano 2.000 euro a fronte del MISERO(!!!!!!!!) emolumento annuale che percepisce!!!! E come al solito cerca qualche dirigente responsabile perché lui non c’entra mai con le attività che si svolgono al comune!!! DI LEO DOCET!!!!!!!

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  3. libero professionista 4 Ottobre 2016 19:06

    La situazione dell’archivio è forse il problema principale dell’edilizia privata.
    E’ impensabile che decine di faldoni quotidianamente vengano saliti dal cantinato al piano terra e successivamente scesi per ricollocarli negli scaffali.
    Si aggiunga, ed è questa la gravità, che il servizio viene svolto da un sola addetto che non ha sostituti, e che a breve andrà in pensione.
    Aggiungeremo anche l’interruzione di servizio.
    Dell’archivio non si può fare a meno: si pensi alle sole C.T.U. per procedimenti civili.
    Ed inoltre gli interventi su edifici esistenti si attuano su progetti autocertificati (scia, dia) da noi progettisti per cui dobbiamo verificarne la regolarità pena la mendace dichiarazione.
    Impossibile continuare così caro D.G.

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  4. libero professionista 4 Ottobre 2016 19:06

    La situazione dell’archivio è forse il problema principale dell’edilizia privata.
    E’ impensabile che decine di faldoni quotidianamente vengano saliti dal cantinato al piano terra e successivamente scesi per ricollocarli negli scaffali.
    Si aggiunga, ed è questa la gravità, che il servizio viene svolto da un sola addetto che non ha sostituti, e che a breve andrà in pensione.
    Aggiungeremo anche l’interruzione di servizio.
    Dell’archivio non si può fare a meno: si pensi alle sole C.T.U. per procedimenti civili.
    Ed inoltre gli interventi su edifici esistenti si attuano su progetti autocertificati (scia, dia) da noi progettisti per cui dobbiamo verificarne la regolarità pena la mendace dichiarazione.
    Impossibile continuare così caro D.G.

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  5. Ma il Direttore Generale che voleva fare tutto Lui (fino a quando non ha capito che alcune cose era meglio darle ad altri) è mai andato, anche per semplice conoscenza, al Dante Alighieri per vedere lo stabile e capire la situazione???. Non penso proprio, in tre anni sicuramente non ha avuto il tempo. Bisognerebbe indagare pure su questo.

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  6. Ma il Direttore Generale che voleva fare tutto Lui (fino a quando non ha capito che alcune cose era meglio darle ad altri) è mai andato, anche per semplice conoscenza, al Dante Alighieri per vedere lo stabile e capire la situazione???. Non penso proprio, in tre anni sicuramente non ha avuto il tempo. Bisognerebbe indagare pure su questo.

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