Il Monastero di San Filippo tra erbacce e rifiuti

Il Monastero di San Filippo tra erbacce e rifiuti

Marco Venuti

Il Monastero di San Filippo tra erbacce e rifiuti

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mercoledì 28 Maggio 2014 - 12:50

Il consigliere comunale Francesco Mondello si rivolge al Sindaco Accorinti e all’Assessore Patrimonio Guido Signorino per la richiesta di un intervento urgente di scerbatura e bonifica del terreno circostante al Monastero. Un patrimonio artistico e culturale che deve essere preservato costantemente

Il Monastero di San Filippo dell’Ordine Basiliano si trova attualmente in condizioni di degrado. A sottolinearlo è il consigliere comunale Francesco Mondello, che si rivolge al Sindaco Renato Accorinti e all’Assessore Patrimonio Guido Signorino per la richiesta di una manutenzione immediata del sito.

Il Monastero rappresenta un luogo spirituale importante. Infatti la tradizione vuole che nel V° secolo dimorò il Santo Filippo, consacrando il posto come testimonianza venerabile per i credenti cattolici.

Oggi, però, il terreno circostante si trova infestato da arbusti ed erbacce e, da circa due anni, non si eseguono le dovute manutenzioni. Inoltre l’arrivo della stagione estiva potrebbe addirittura peggiorare la situazione a causa dello sprigionarsi di incendi accidentali.

Per tali ragioni, il consigliere comunale Francesco Mondello auspica una manutenzione ordinaria, continua e costante del Monastero che assicuri la messa in sicurezza del complesso e lo renda fruibile ai tanti cittadini messinesi devoti a San Filippo e ai turisti che intendono visitare le bellezze artistiche ed architettoniche ancora rimaste. E’ un bene patrimoniale e culturale della città di Messina che deve essere preservato nel tempo.

(Marco Venuti)

2 commenti

  1. CastorinaCarmelo 29 Maggio 2014 10:31

    Sono certo che se il Basiliano S.Filippo d’Agira se avesse intrapreso i suoi viaggi missionari ai giorni nostri,provenendo dall’Oriente Mediterraneo verso la nostra Sicilia probabilmente sarebbe stato intercettato da qualche nostro pattugliatore d’alto mare e sperando di non essere stato confuso per uno “scafista” secondo la “Bossi-Fini” sarebbe stato comunque rinchiuso in un “Centro di prima Accoglienza”…. e se avesse avuto la fortuna o la perizia di fuggire,appena arrivato avrebbe trovato il Convento nelle condizioni descritte dal Consigliere Francesco Mondello ed anche dal nostro Parroco “Padre Danilo”.Ci sarebbe voluto un Miracolo per intercessione del Santo per ripristinare la struttura di preghiera.
    Ma noi crediamo che la nostra Amministrazione con i soli mezzi terreni provvederà presto a mettere a valore l’edificio.

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  2. CastorinaCarmelo 29 Maggio 2014 10:31

    Sono certo che se il Basiliano S.Filippo d’Agira se avesse intrapreso i suoi viaggi missionari ai giorni nostri,provenendo dall’Oriente Mediterraneo verso la nostra Sicilia probabilmente sarebbe stato intercettato da qualche nostro pattugliatore d’alto mare e sperando di non essere stato confuso per uno “scafista” secondo la “Bossi-Fini” sarebbe stato comunque rinchiuso in un “Centro di prima Accoglienza”…. e se avesse avuto la fortuna o la perizia di fuggire,appena arrivato avrebbe trovato il Convento nelle condizioni descritte dal Consigliere Francesco Mondello ed anche dal nostro Parroco “Padre Danilo”.Ci sarebbe voluto un Miracolo per intercessione del Santo per ripristinare la struttura di preghiera.
    Ma noi crediamo che la nostra Amministrazione con i soli mezzi terreni provvederà presto a mettere a valore l’edificio.

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