Un tema complesso intorno sul quale si sono interrogati presso l’Aula Magna di Economia, Salvatore Martinez primo presidente laico di Rinnovamento dello Spirito, Giovanni Moschella preside del Dipartimento ed ordinario di diritto pubblico, Dario Caroniti docente di Scienze Politiche e Padre Domenico Manuli rappresentante di Progetto Speranza

Ripartire dal concetto di legalità, in linea con il magistero della Chiesa cattolica, recuperare la centralità della persona umana ed il rispetto di quei diritti e doveri inalienabili custoditi, per il credente, nella fede e per coloro che non credono nei principi di giustizia ed equità.
Un tema complesso intorno al quale, questa mattina, si sono interrogati presso l’Aula Magna di Economia, Salvatore Martinez primo presidente laico di Rinnovamento dello Spirito ed autore di numerose pubblicazioni letterarie e spirituali, Giovanni Moschella preside del Dipartimento ed ordinario di diritto pubblico, Dario Caroniti docente di Scienze Politiche e Padre Domenico Manuli rappresentante di Progetto Speranza.
Il ruolo centrale dell’istituzione accademica, all’interno di un progetto di rieducazione alla legalità, è stato rivendicato dal preside del Dipartimento di via dei Verdi: “Educare a legalità e giustizia rappresentano un compito che vede l’università impegnata in prima linea, non solo per il ruolo di primo piano ricoperto da questa istituzione – spiega Moschella inaugurando la conferenza – quando si parla di legalità il pensiero corre inevitabilmente al sistema legislativo e dunque ad una dimensione pubblica, mentre occorre ricordare – sottolinea – come questo percorso non possa prescindere dalla necessità di sensibilizzare il tessuto sociale”.
Un appello accorato dunque che si leva da parte della società civile: “La legalità è cultura: la mafia così come le altre organizzazioni criminali – ricorda Moschella – temono questo assioma più di quanto possano temere le leggi del Stato.
Un richiamo alla legalità che deve esplicarsi nel nostro agire quotidiano e tradursi in indirizzo per la classe politica che governa o aspira a governare”.
Stretta la commistione tra giustizia e misericordia per il presidente di Rinnovamento dello Spirito, un passaggio fondamentale sul quale ci si sofferma poco dimenticando la funzione pedagogica e rieducativa che risiede nella legge: “Il principio di legalità vive e si sostanzia nella carità – spiega Martinez – non bisogna dimenticare come la componente spirituale sia necessariamente destinata ad influenzare il modo attraverso il quale si guarda la giustizia”.
Il filosofo si sofferma poi sulla stretta attualità, sulla crisi economica che morde con i suoi devastanti effetti: “Nei momenti di crisi come quello che stiamo attraversando – spiega – c’è bisogno di un supplemento di spiritualità, di nuova passione morale e del superamento di dinamiche individualiste, non solo da parte di coloro che credono”.
“Occorre ritrovare un patto sociale capace di determinare una netta contrazione al dilagante fenomeno dell’emarginazione, perché – esorta Martinez – non può esistere legalità senza vero recupero della persona umana”.
Da Martinez arriva infine l’invito a riscoprire un’economia solidale: “Ogni individuo ha bisogno di un luogo dove incontrare verità, misericordia e giustizia. Le coscienze devono essere rieducate a distinguere tra bene e male, superando l’individualismo imperante in economia come in politica”. (Emma De Maria)