Mancate elezioni anticipate, Navarra si scaglia contro il Decano dell’Università

Mancate elezioni anticipate, Navarra si scaglia contro il Decano dell’Università

Danila La Torre

Mancate elezioni anticipate, Navarra si scaglia contro il Decano dell’Università

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martedì 05 Marzo 2013 - 20:18

Traendo il pretesto da una recente nota di un gruppo di colleghi della ex-Facoltà di Medicina e Chirurgia, il candidato a rettore va a muso duro contro il prof. Berlingò: «la sua posizione non è neutrale e non tiene nel debito conto il principio democratico»

Il candidato a rettore Pietro Navarra attacca il decano dell’Università, il prof. Salvatore Berlingò. Terreno o meglio argomento di scontro, le elezioni universitarie. Come si ricorderà, qualche settimana fa il più anziano dei docenti dell’Ateneo peloritano ha fatto sapere di non poter assecondare le richiesta di anticipazione delle elezioni, messa nero su bianco in un documento partorito in seno al Senato accademico e firmato da una ventina di senatori, dietro la regia di Navarra. E proprio il prorettore ed ex pupillo di Tomasello ha deciso si intervenire su quella decisione, traendo il pretesto da «una recente nota di un gruppo di colleghi della ex-Facoltà di Medicina e Chirurgia in cui vengono sottolineate le caratteristiche che essi auspicano debbano possedere gli aspiranti candidati alla carica di Rettore» ed in cui viene messo in evidenza «come il dibattito sul futuro dell’Ateneo, allo stato, manchi dei necessari approfondimenti sui temi propri dell’accademia: ricerca, trasferimento tecnologico, accreditamento dei corsi e internazionalizzazione».

Un’accusa precisa alla quale Navarra ha deciso di rispondere per le rime: «condivido -scrive in una lettera indirizzata alla comunità accademica – lo spirito che anima le loro osservazioni ma, tuttavia, rilevo che una discussione approfondita sulle questioni sopra menzionate sia resa al momento difficile dalla mancata convocazione dei comizi elettorali da parte del Decano». Ed è contro il Decano che prosegue la lettera di Navarra: «nel rispetto dei ruoli istituzionali che ciascuno ricopre, mi preme sottolineare che la posizione del Decano sulla richiesta di un celere rinnovo dei vertici del nostro Ateneo, non solo non appare neutrale, favorendo nei fatti un’opinione del tutto minoritaria di chi sembra voglia tergiversare, ma soprattutto non tiene nel debito conto il principio democratico fondato sul rispetto delle opinioni espresse da una larga maggioranza di rappresentanti del corpo elettorale eletti in Senato Accademico».

Secondo il professore di economia, «l’esplicito riferimento rivolto dal Decano nella sua lettera alle opinioni degli aspiranti candidati dovrebbe adesso tener conto delle posizioni espresse dalla maggioranza di essi: tre su cinque chiedono le elezioni al più presto». Dopo la sentenza di condanna in primo grado di Tomasello, sia la professoressa Ferazzo che il professore Cupaiuolo si sono, infatti, espressi tal senso.

La polemica di Navarra contro il Decano prosegue senza giri di parole anche in merito al rispetto dei termini per la fissazione delle elezioni alla carica di Rettore, su cui Berlingò aveva fondato la sua mancata concessione delle elezioni anticipate : «per dovere di chiarezza – scrive ancora – è opportuno evidenziare come, ove il Decano avesse dato seguito alla lettera dei Senatori, ciò sarebbe stato tutt’altro che “ultroneo” rispetto ai vincoli statutari. Infatti, l’art. 9 comma 3 dello Statuto, prevedendo lo svolgimento delle elezioni “almeno novanta giorni prima della scadenza del Rettore in carica”, mentre non impone al Decano di fissare le elezioni alla fine del mese di giugno, sancisce la possibilità di anticiparle rispetto a quella data. Pertanto, è evidente la natura “sollecitatoria” da attribuirsi al termine indicato nella previsione statutaria che, più correttamente, suggerisce la fissazione della data delle elezioni in un tempo antecedente alla scadenza ultima. È proprio questa interpretazione che ha tradizionalmente guidato le scelte nel passato. Basti a questo proposito ricordare le due ultime elezioni a Rettore – nel 2004 e nel 2007 – le cui votazioni si sono svolte in entrambi i casi nel mese di marzo».

Nonostante il primo tentativo sia andato a vuoto, Navarra non ha perso le speranze di poter aprire le urne prima di giugno, « anche in ragione del fatto che il Senato Accademico ha appena approvato il testo del regolamento per l’elezione del Rettore». «Sono fiducioso – conclude nella lettera – che il Decano possa fissare senza indugio la data delle elezioni da tenersi al più presto. Solo in questo modo si potrà finalmente avviare un più sano e fruttuoso dibattito elettorale, fuori da ogni equivoco e nell’interesse superiore della nostra Università».

Per adesso, il dibattito resta avvelenato. (DLT)

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