Iacomelli: «Si chiude questa mia triste esperienza. La Procura farà chiarezza»

Iacomelli: «Si chiude questa mia triste esperienza. La Procura farà chiarezza»

Francesca Stornante

Iacomelli: «Si chiude questa mia triste esperienza. La Procura farà chiarezza»

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sabato 08 Dicembre 2018 - 07:02

Il direttore generale di MessinaServizi commenta con poche parole la decisione assunta dal sindaco De Luca che lo ha licenziato con effetto immediato. Anche lui si rivolgerà alla Procura per quanto è accaduto.

«Prendo attodella decisione dell'assemblea della MessinaServizi Bene Comune s.p.a. Si chiude, ma solo in apparenza, questa triste esperienza lavorativa che avevo abbracciato con lealtà e dedizione». Sono le prime parole di Aldo Iacomelli, il direttore generale della società rifiuti che ieri pomeriggio è stato licenziato dal sindaco Cateno De Luca. Iacomelli ha atteso il responso fuori da Palazzo Zanca, perché questa volta non era stato invitato all’assemblea dei soci che ha segnato il suo destino occupazionale. E l’esito, ormai scontato, lo ha portato a spendere poche parole, laconiche e molto dure nei confronti dell’amministrazione De Luca e dei vertici della società che ha guidato dallo scorso 1 marzo e che adesso dovrà lasciare immediatamente.

«Sono sconcertato per come è stata gestita questa questione dalle Istituzioni della città, ma sono sicuro che la Procura della Repubblica, a cui tra qualche giorno – per mezzo dei miei avvocati – affiderò la mia versione dei fatti, farà piena chiarezza sulla vicenda appurando, ne sono certo, la legalità del mio operato».

Dunque, anche Iacomelli porterà la sua verità in Procura, così come ha annunciato di aver fatto il sindaco Cateno De Luca. Questa guerra di nervi che si è tradotta in un licenziamento per giusta causa, frutto dell’emergenza rifiuti, avrà dunque degli strascichi inevitabili e a questo punto sarà la Procura a decidere se andare a fondo di questa vicenda sulla base degli esposti-denuncia già presentati o che saranno depositati. La battaglia potrebbe continuare in Tribunale. E per adesso Iacomelli si limita a dire questo.

«Non posso seguire la deriva di chi mi ha perseguitato negli ultimi mesi e non entro nel merito di certe affermazioni. Ripeto, sarà la Procura della Repubblica ad accertare fatti e responsabilità».

L’ormai quasi ex Direttore generale è finito al centro del mirino del sindaco più volte in queste settimane, il clou è stato la domenica dopo il Salva Messina, quando la pagina Fb di De Luca ha messo in fila una decina di post sull’emergenza rifiuti fino ad arrivare a pubblicare alcuni messaggi telefonici riservati tra il presidente del Cda Pippo Lombardo e Iacomelli (VEDI QUI). Nel frattempo i pieni poteri, l’azzeramento dei vertici intermedi della società, i mezzi che si sono fermati e il ricorso al noleggio per non perdere ancora tempo di fronte alle montagne di spazzatura che continuavano a crescere. Tutti punti che sono finiti nell’elenco delle contestazioni che stanno alla base del licenziamento con effetto immediato (VEDI QUI).

«Alla stessa Procura della Repubblica affiderò la piena reintegrazione della mia reputazione così irriguardosamente, infondatamente ed ingiustamente infangata da queste persone» conclude Iacomelli che punta a difendersi da tutto ciò che gli è stato addossato in questi giorni in cui il sindaco ha parlato di “totale e manifesta incapacità gestionale”.

Insomma, la partita sembra tutt’altro che chiusa. Lo è sul fronte societario, dove adesso Iacomelli dovrà lasciare il posto al Dirigente del Comune Domenico Manna che, insieme al collega del Dipartimento Mobilità, Mario Pizzino, aveva risposto all’interpello interno che chiedeva ai dirigenti chi fosse disponibile a ricoprire il ruolo di Direttore generale nelle partecipate comunali. Non lo è su quello giudiziario, visto che tutti gli attori principali di questa querelle hanno deciso di affidarsi alla Procura.

Come ultima ciliegina sulla torta, per rendere ancora più motivato il provvedimento di licenziamento, durante l’assemblea dei soci De Luca ha parlato delle difficoltà che continuano ad esserci sui mezzi, sia quelli della raccolta sia quelli usati per il trasporto in discarica. Secondo il sindaco nel giro di pochi giorni si potrebbe essere già di nuovo in emergenza. Se accadrà –come si legge nel verbale dell’assemblea- la responsabilità sarà comunque del direttore appena licenziato che, sempre secondo il sindaco, avrebbe lasciato una situazione tutt’altro che rosea. A questo punto sarà il tempo, e probabilmente la Procura, a dire se questa scelta sarà la ricetta giusta per scongiurare qualunque nuova emergenza rifiuti.

Francesca Stornante

2 commenti

  1. Scusi Ing.Iacomelli, i legali sono sempre quelli della causa che ha perso a Livorno contro il Sindaco Nogarin ? Ma queste “disavventure” le aggiunge al curriculum ?

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  2. Tranquillo…….anche per noi cittadini è stata triste

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