L’ordine degli ingegneri di Messina: confusione negli uffici della Soprintendenza

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L’ordine degli ingegneri di Messina: confusione negli uffici della Soprintendenza

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mercoledì 08 Febbraio 2012 - 13:33

Il presidente Santi Trovato chiede l’intervento della Regione: disfunzioni nel rilancio degli atti necessari ad una corretta edificazione del territorio

Sono diverse le motivazioni che hanno portato, nel tempo, ad una crisi sempre crescente nel settore delle costruzioni in Italia, così anche nella nostra città il comparto rischia una brusca frenata dopo gli anni della crescita. Secondo l’Ordin degli Ingegneri, oltre alle cause politiche-economiche nazionali, il frangente negativo viene sempre più connotato dalla confusione e disfunzione in cui versano gli Uffici preposti al rilascio di tutti gli atti necessari ad una corretta edificazione del territorio. «Molti colleghi iscritti a quest’Ordine Professionale – scrive il presidente Santi Trovato – hanno a più riprese manifestato molteplici problematiche riguardo le procedure adottate dalla Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Messina nell’esame dei progetti sottoposti a vincolo».

La Soprintendenza di Messina, in risposta a richieste di Autorizzazioni, esprime parere di massima ai sensi dell’art.16 del R.D. n.1357/40 rimandando il rilascio dell’Autorizzazione definitiva alla rielaborazione del progetto. In tal modo il progetto è sottoposto ad una doppia istruttoria (spesso contraddittoria) con conseguente dilazione dei tempi di approvazione. A tal fine si ritiene opportuno richiamare il contenuto del 3° comma dell’art.16 del R.D.1357/40 che così recita. “Quando l’entità e la natura dei lavori lo richieda, il regio soprintendente, concessa l’autorizzazione di massima, ha facoltà di richiedere, prima di concedere l’autorizzazione definitiva, che gli siano presentati i progetti di esecuzione”.

«Si è dell’avviso – scrive ancora Trovato – che il ricorso all’art.16 del citato R.D. debba essere limitato a fattispecie di interventi particolarmente complessi (entità e natura dei lavori) nonché all’esame di quelle proposte progettuali che rappresentano, mediante foto e disegni, l’immobile nelle sue linee essenziali. Conseguentemente – si legge ancora – su progetti di livello esecutivo dovrebbe essere rilasciata un’autorizzazione definitiva e non il parere di massima che viene reso attualmente dalla locale Soprintendenza. Inoltre, sempre secondo l’ordine, verrebbero «arbitrariamente disattesi articoli delle Norme di Attuazione e del Regolamento Edilizio del vigente strumento urbanistico del Comune di Messina, pur avendo espresso sullo stesso P.R.G. parere favorevole».

L’ordine chiede all’ Assessore Regionale ed al Direttore Regionale Beni Culturali Ambientali di chiarire lo stato normativo in atto e di fornire univoci indirizzi agli Uffici di competenza, al fine di evitare confusione e disuniformità interpretative. Un appello Trovato lo lancia anche ai colleghi, invitati a segnalare all’ordine i casi che eventualmente dovessero manifestarsi, di non idonea applicazione delle regole e in contrasto con le Norme, tali da determinare situazioni penalizzanti per le varie istruttorie in corso.

2 commenti

  1. ing. Trovato ??Posto fisso??

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  2. Se non fossimo in tempi di penna digitale,potremmo dire che l’ing.Santi Trovato,di buzzo buono,ha preso pennino inchiostro e calamaio,per l’ennesima rimostranza a favore dell’edilizia residenziale privata.Ha un debole,il presidente dell’Ordine,per l’abnorme densità costruttiva,favorita nel decennio passato,dalla mancata attuazione della Variante Generale vigente,in particolare i piani attuativi e i conseguenti piani di zona e particolareggiati.Quello che non hanno potuto i 700 emendamenti,di Consiglieri Comunali,in evidente conflitto di interesssi,cioè neutralizzarli,ci pensarono anni di inefficacia dell’area Urbanistica del Comune.Spero,che con l’ultima lettera alla Regione,con la ripetuta solfa della crisi dell’edilizia,l’elenco degli enti con cui protestare sia finito.

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