Switch off, dal 15 giugno Messina abbandonerà il sistema analogico

Switch off, dal 15 giugno Messina abbandonerà il sistema analogico

Giuseppe Spano

Switch off, dal 15 giugno Messina abbandonerà il sistema analogico

martedì 05 Giugno 2012 - 16:17

In Sicilia il passaggio inizierà il prossimo 11 giugno e si concluderà il 4 luglio

Stamane all’Assemblea Regionale Siciliana sono state illustrate le modalità del passaggio dal sistema analogico a quello digitale, una vera “rivoluzione” nel modo di fruire la televisione così come lo ha definito, nel corso della conferenza stampa indetta a Palazzo dei Normanni, Eva Spina, dirigente del Ministero dello Sviluppo Economico.

Con il motto “Attenti al buio! Tutta la tv passa al digitale” anche la Sicilia, ultima Regione italiana ad adottare la nuova tecnologia, avvierà il processo che nel nord Italia è iniziato ben 4 anni fa.
Il territorio regionale è stato suddiviso in otto aree tecniche: l’inizio dello switch off avverrà l’11 e 12 giugno nelle isole di Ustica, Pantelleria, Linosa e Lampedusa.
Il 15 giugno toccherà a Messina, primo capoluogo siciliano ad effettuare il passaggio al digitale terrestre, insieme alla riviera jonica della provincia ed alle isole Eolie.
Il 19 giugno saranno le città di Catania, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e parte delle relative province; il 20 giugno sarà il turno di Capo Passero e parte delle province di Ragusa e Siracusa; il 21 e 22 giugno il via ad Agrigento e provincia, parte delle province di Caltanissetta e Palermo; il 2 luglio a Trapani, isole Egadi e parte della provincia; il 3 luglio sarà la volta della zona tirrenica della provincia di Messina ed il 4 luglio la rivoluzione tecnologica sarà completata con il passaggio di Palermo e parte della provincia.

Le tv locali siciliane sono 111, il numero più alto tra tutte le Regioni italiane, le domande inoltrate risultano essere 30, mentre i “mux”, cioè le frequenze Agcom messe a bando in Sicilia, sono 18 ma su ogni “mux” potranno essere trasmessi 6 programmi diversi.
Molte emittenti hanno costituito società, consorzi ed intese e le relative richieste di acquisizione della frequenza sono state inoltrate in modo congiunto con lo scopo dichiarato di ottenere un punteggio maggiore nella graduatoria provvisoria di assegnazione che verrà pubblicata domani.
Le piccole emittenti tv potranno presentare osservazioni alla graduatoria provvisoria entro 48 ore dalla sua pubblicazione.

Nel frattempo è scattata la campagna informativa sull’uso del digitale terrestre che ha avuto inizio a Messina e che si concluderà il 18 e 19 giugno a Palermo, mentre è stato attivato un apposito numero verde (800 022 000) ed un sito internet (www.decoder.comunicazioni.it).

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha previsto un contributo di 50 euro per l’acquisto di un decoder a tutti gli over 65 che abbiamo un reddito pari od inferiore a 10mila euro e che siano in regola con il pagamento dell’abbonamento Rai

Il digitale terrestre offrirà un notevole ampliamento dell’offerta informativa con una qualità audio e video di elevato livello e con nuovi ed utili servizi interattivi. L’unico inconveniente, se così si può dire, sarà la necessità di dotarsi di un decoder o di una televisione di ultima generazione con decoder integrato.

Ma lo spegnimento del segnale della tv analogica e la contestuale accensione di quello digitale non sarà un passaggio indolore.
Se si riceve un segnale “pulito” non sarà necessario installare una nuova antenna mentre se il segnale è “disturbato” sarà necessario l’intervento di un antennista
E proprio per evitare speculazioni il Corecom regionale evidenzia che non esiste alcuna antenna digitale terrestre ed a tal fine ha stipulato una convenzione con le associazioni degli antennisti che fissa i costi per la manutenzione o l’installazione dell’antenna, con l’obbligo di fornire un preventivo, che potranno variare da un minimo di 35 euro ad un massimo di 100 euro; i prezzi dei decoder variano dai 30 euro per quelli contrassegnati con il bollino grigio, che permettono solo la visione dei canali in chiaro, ai 170 euro per quelli con il bollino gold, che consentono la visione anche dei canali a pagamento. Per il montaggio e la sintonizzazione del decoder da parte di un tecnico le tariffe fissate prevedono un costo di 40 euro per l’apparecchio principale più 20 euro per ogni apparato aggiuntivo per una spesa media complessiva di circa 300 euro a famiglia.

“Nella giornata dello switch off” – puntualizzano dal Ministero dello Sviluppo economico – “potrebbe crearsi un pò di caos. Entro le 10 della mattina del giorno previsto per il passaggio dall’analogico al digitale, le emittenti tv spegneranno i vecchi ripetitori ed accenderanno i nuovi. Sparirà il segnale analogico e a quel punto bisognerà avviare il decoder digitale e sintonizzare i canali. Consigliamo di acquistarne uno con sintonizzazione automatica, perché i primi tempi alcuni canali potrebbero cambiare frequenza più volte. Bisognerà avere un po’ di pazienza, entro la serata il 90% delle emittenti avrà spento il vecchio segnale e si avrà il quadro quasi definitivo dei canali. La sintonizzazione va fatta il giorno stesso dello switch off perché cambieranno le frequenze e bisognerà comunque risintonizzare tutto. La stessa cosa dovrà farla chi è in possesso di televisori di nuova generazione con decoder incorporato, che già vedono i canali in digitale”. (Giuseppe Spano’)

6 commenti

  1. Per quello che si capisce, a non vedere la tv digitale, oltre a quelli tagliati fuori da sempre dalla tv analogica, si dovranno aggiungere anche coloro che non potranno contare su una ricezione dai parametri più selettivi che il sistema digitale richiede.
    L’unica alternativa, in questi casi, anche se penalizzante per la mancata trasmissione delle tv locali, al momento rimane la piattaforma satellitare TvSat.

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  2. rossetti mariano 6 Giugno 2012 07:29

    Auguroni.
    A Milano per due mesi siamo impazziti.
    Spero abbiate miglior fortuna.
    P.S. Coloro che pensano che migliorerà l’offerta si mettano il cuore in pace. Adesso riceviamo centinaia di canali, ma, per il 99%, non meritano la luce che si consuma.

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  3. L'Osservatore 6 Giugno 2012 16:50

    Grande! Grande conquista!!! Ora sì che a Messina si piglieranno più grosse!!!
    Grazie Berlusca per averci dato un servizio veramente INUTILE!!!

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  4. CHE BELLEZZA! Ora non potrò più vedere neanche il telegiornale (l’unica cosa mezza decente che mandano la Rai e Mediaset), a meno di non comprarmi un TVSat a 100 euro! Sì, perchè dove abito io il segnale analogico non si prende e quindi tutti ci siamo dovuti fare un impianto satellitare.
    L’hanno studiata bene i professoroni delle telecomunicazioni, per fare entrare nelle tasche del governo l’IVA dell’acquisto dei vari ricevitori.
    A questo punto sorgono spontanee alcune domande: perchè il contributo per l’acquisto del decoder DDT non viene esteso anche a chi, come me e tanti altri, devono utilizzare un impianto satellitare per ricevere i programmi? E chi paga il canone Rai che cosa potrà vedere sul satellite, se non è in possesso di un TVSat? Ve lo dico io: un caxxo di niente!
    Bella truffa!!!

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  5. messinesefiero 7 Giugno 2012 13:44

    io a casa mia i canali Rai li vedo solo in analogico ma non in digitale… a questo punto penso che non mi potrò più vedere Sanremo o Miss Italia… stasira non manciuuuu!!!

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  6. Ti basta acquistare uno zapper da 20 euro, oppure comprare un TV di ultima generazione che ha incorporato un piccolo decoder, per continuare a vedere la tv. Infatti il segnale del sistema digitale terrestre può essere captato dalle semplici antenne da sempre installate sui nostri terrazzi. Il discorso cambia per chi, come me, non ha la possibilità di ricevere le trasmissioni se non via satellite. Per questo sistema esiste il TVSat che ha una codifica particolare e quindi abbisogna di un decoder speciale ed una card da abilitare (dal costo di circa 100 euro in sù).
    SIGH!

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