In attesa di rientrare tra gli ordini del giorno del Consiglio Comunale, la giunta Accorinti ha preparato e pubblicato una proposta di regolamento per il registro delle Unioni Civili. Intanto, dello stesso argomento si discuterà nei prossimi giorni nei comuni di Valdina e Sant’Agata Militello
Si allarga il fronte dei diritti civili. In attesa di una presa di posizione da parte del Governo nazionale, le amministrazioni locali sono impegnate nella valutazione, discussione ed approvazione del registro delle unioni civili. Dopo l’approvazione da parte di Taormina, già in programma la discussione da parte del consiglio comunale di Valdina e Sant’Agata Militello, di seguito sarà argomento di dibattito in quello di Ficarra mentre ci sono buone possibilità che si uniscano al coro anche Capo D’Orlando e Giardini Naxsos. E mentre si aspettano notizie dal Comune di Monforte San Giorgio, dove tutto tace finora, nonostante le promesse elettorali del sindaco di Sinistra Ecologia e Libertà – si aspetta che la delibera sulle unioni civili approvata dalle Giunte di Maria Teresa Collica a Barcellona Pozzo di Gotto e Renato Accorinti a Messina, passino al vaglio dei rispettivi consigli comunali.
Nel frattempo, da parte del Dipartimento Servizi al Cittadino del Comune di Messina è stato messo nero su bianco una proposta di regolamento per il registro delle unioni civili. Ovviamente, come già ricordato, il testo dovrà essere approvato dal Consiglio Comunale prima di diventare esecutivo, ma nel frattempo delinea fattivamente possibilità e vantaggi del registro nel caso di definitiva approvazione.
Intanto viene fatta luce sui possibili fruitori e sui servizi che garantisce: “Per unioni civili si intende il rapporto affettivo e/o di reciproca assistenza morale, materiale tra due persone maggiorenni dello stesso o di diverso sesso che non siano legate tra loro che non siano legate tra loro da vincoli giuridici di parentela, affinità, adozione, tutela e curatela e che abbiano chiesto la registrazione nel registro comunale, coabitanti ed aventi dimora nel Comune. La disciplina sulle unioni civili ha rilevanza amministrativa esclusivamente nell’ambito comunale e non interferisce con la normativa vigente in termini di anagrafe o di stato civile, né ha attinenza alcuna con i registri anagrafici o con quelli di stato civile. Il Comune si impegna ad assicurare, attraverso propri provvedimenti,la tutela ed il sostegno delle unioni civili ai fini di superare situazione di discriminazione e di favorire l’integrazione e lo sviluppo nel contesto sociale, culturale ed economico nel territorio, prioritariamente nei seguenti ambiti e con particolare attenzione alle situazioni di particolare disagio economico sociale: casa, servizi socio assistenziali, politiche per giovani, genitori e anziani, sport e tempo libero, formazione scuola e servizi educativi, diritti e partecipazione, istituto del gratuito patrocinio”.
Gli iscritti nel registro comunale sono equiparati al parente prossimo ai fini della possibilità di assistenza. Potranno richiedere di essere iscritti cittadini maggiorenni senza distinzione di sesso e nazionalità, residenti nel comune di Messina da almeno un anno che non facciano già parte di una diversa unione civile, e che siano persone “né coniugate né legate da alcun vincolo di parentela”.
La struttura competente per la tenuta del registro è il dipartimento demografico i cui impiegati addetti rilasceranno un attestato di iscrizione al registro valido “per i soli usi necessari al riconoscimento dei diritti e benefici previsti dall’amministrazione comunale”. La cancellazione dal registro è possibile su richiesta di una delle due parti coinvolte a causa della cessazione del legame affettivo che univa la coppia o della cessazione del vincolo di reciproca assistenza morale e materiale. Elemento fondamentale sarà, inoltre, la cessazione della convivenza o il cambio di residenza. La proposta di regolamento specifica, inoltre, che: “Solo in caso di morte, sono fatti salvi i benefici che il Comune, nell’ambito della propria competenza, abbia attribuito all’unione civile e che previa verifica della permanenza dei requisiti per la loro concessione, continueranno ad essere goduti dall’altra parte”.
Con periodicità semestrale verrà verificato la persistenza della residenza e della coabitazione della coppia. Nel caso si verifichi il venir meno di uno dei requisiti richiesti, si provvederà d’ufficio alla cancellazione dell’unione dal registro. Ciò comporterà la decadenza dai benefici eventualmente ottenuti.
Una battaglia, questa dell’istituzione del registro delle unioni civili, combattuta in prima linea sul territorio cittadino e provinciale dai membri del circolo Arcigay Makwan Messina – presidente Rosario Duca e attivisti Elvin Buda e Giada Galletta in testa – che, come ricordano i membri dell’associazione stessa, riguarda il miglioramento della qualità della vita di ogni cittadino. Intanto, se Valdina e S. Agata Militello daranno l’ok definitivo, arriverà a 10 il numero dei comuni nella provincia che hanno approvato il registro.
Eleonora Corace
