Dalla Regione solo briciole: in arrivo al Comune poco di 1, 5 milioni di euro

Dalla Regione solo briciole: in arrivo al Comune poco di 1, 5 milioni di euro

Danila La Torre

Dalla Regione solo briciole: in arrivo al Comune poco di 1, 5 milioni di euro

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mercoledì 24 Ottobre 2012 - 12:30

Si tratta di un’anticipazione della terza trimestralità, che ammonterà complessivamente a circa 2 milioni di euro. Cinque e mezzo in meno di quelli previsti. Ecco perché

La Regione taglia, anzi dimezza. Nel 2012, il Governo regionale trasferirà al Comune di Messina la metà delle risorse erogate nel 2011 e dei 14 milioni attesi da Palermo ne arriveranno solo sette. La decurtazione effettuata dalla Regione ha già una prima, immediata conseguenza: la terza trimestralità, che Palazzo Zanca attendeva con trepidazione per mettere liquidità in cassa ammonterà a poco più di 2 milioni di euro e non a 7,5 milioni di euro , come previsto dai dirigenti dell’area economico-finanziaria sulle stime dei trasferimenti dello scorso anno e delle prime due trimestralità dell’anno in corso.

Con Decreto Regionale 257, il Governo regionale ha, infatti, stanziato per Messina solo euro 2.092.845,78, di cui euro 1.538.385,81 arriveranno nei prossimi giorni, come anticipazione, mentre la restante cifra di euro 557.459, 97 sarà trasferita successivamente. Incassata questa terza trimestralità, da Palermo non resterà che attendere solo l’ultima trimestralità, la quarta, da saldare entro il 28 febbraio, che sarà identica alla terza e cioè pari a euro 2.092.845,78.

Le risorse impegnate dalla Regione sono “briciole” rispetto alle reali esigenze finanziarie di un Ente alla prese con una crisi economica senza precedenti. La speranza, adesso, è che arrivino al più presto i fondi statali, che dovrebbero ammontare – ma il condizionale è d’obbligo – a circa 18 milioni di euro. Nel 2012, l’esecutivo nazionale ha già effettuato tagli pari a 21 milioni, 14 più i 7 della sanzione imposta per lo sforamento del patto di stabilità.

Intanto, con questi chiari di luna, l’emergenza sociale in atto in città è destinata ad aggravarsi, così come l’angoscia dei circa 4000 lavoratori iscritti, a vario titolo, sul libro contabile del Comune – tra dipendenti comunali, precari, lavoratori delle partecipate e dei servizi sociali. La loro disperazione è la disperazione di un’intera città, che di impiego pubblico e dell’ indotto prodotto dall’impiego pubblico vive. Perché se a Messina 4000 famiglie rimangono senza stipendio, significa che queste 4000 famiglie non avranno più soldi per andare al supermercato a fare la spesa, al negozio a fare compere, al cinema a guardare un film, in pizzeria o a un ristorante per una cena con gli amici. E se l’economia si ferma, Messina muore. Senza dimenticare, peraltro, che la crisi del settore pubblico si aggiunge a quella del settore privato, che proprio in questi giorni vive una fase allarmante con tante vertenze aperte e poche soluzioni all’orizzonte. (Danila La Torre)

20 commenti

  1. MA IO DICO…QUESTE PREVISIONI DI QUANTO DOVRA’ MANDARE LA REGIONE O LO STATO, CHE POI RISULTANO ESSERE SEMPRE INFERIORI, CHI LE FA?? IL MAGO OTELMA??????????

    NEMMENO SE PALERMO FOSSE DISTANTE DA MESSINA COME IL POLO NORD, MAI NESSUNO HA CERTEZZE.

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  2. francotomasello 24 Ottobre 2012 12:54

    una critica a croce.
    contro i numeri non si va’ da nessuna parte.
    quello che lui chiama “LAVORATORI”LI HA CONOSCIUTI DA ALTRA ANGOLAZIONE DOVE I NUMERI CONTANO POCO.

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  3. Messina muore? Favorevole all’eutanasia

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  4. “i soldi arriveranno a facci i cu non voli” scriveva su queste pagine un dipendente comunale nei giorni scorsi!
    “I tempi canciaru o frati!” gli rispondo io. Comincia a cercarti un lavoro vero che soldi per mantenervi non ce ne sono piu.

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  5. ma cosa aspetta questo commissario a dichiarare il dissesto?

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  6. é il momento di buttare giù la maschera…come dichiara un candidato alle regionali, e’ giunta l’ora che il Commissario, Dott.Croce dichiari il dissesto così si potrà dare inizio ad una nuova vita per questa città, sono finiti i tempi della politica, adesso bisogna ridare dignità ad ogni abitante, cittadino,lavoratore,ecc.ecc.non possiamo più tollerare questo stato di cose, troppe vertenze in atto, è proprio vero come dichiara Danila La Torre, se circa 4000 lavoratori del settore pubblico cittadino non percepiscono lo stipendio chi da 1 chi da più mesi rischia pure il privato perché nessuno può spendere, quindi la città muore.Non ci vuole poi troppo coraggio a fare un atto del genere(far morire Messina) certo ce ne vuole di più nel dichiarare il Suo dissesto, ma tra i mali forse è quello minore… che ne dite!

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  7. il dissesto avrà pure cconseguenze pesanti, ma andare avanti con questo stillicidio è terribile. inoltre è necessario “dichiarare” il fallimento completo della politica degli ultimi 20 anni.

    spero che il commissario, in un sussulto di generosità nei confronti della città, faccia quello che avrebbe dovuto sin dal suo insediamento.

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  8. Se Luigi CROCE non mette mano alla riorganizzazione delle Aree e dei relativi Dipartimenti, il tempo è poco ma può farcela se i Consiglieri Comunali e i Dirigenti gli daranno lealmente una mano, portando in house gran parte dei servizi esterni e tutte le consulenze, sia tecniche che giuridiche, compresi i mandati ai legali esterni, ricordo che sempre in primavera, Monti sarà costretto a fare la manovra di 3,5 miliardi come prevista dalla Banca d’Italia, che colpirà certamente i trasferimenti ai Comuni, in definitiva se non si risparmierà e allo stesso tempo non si recupereranno oneri e tributi evasi o elusi, LA SITUAZIONE SI AGGRAVERA’ CON A RISCHIO L’ORDINE PUBBLICO. Siamo tutti avvisati, evidentemente le responsabilità maggiori sono della POLITICA,che deve incitare il Commissario ad avviare l’epocale cambiamento organizzativo e di cambiamento della cultura del lavoro a palazzo Zanca.

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  9. Pero’ nelle altre due città mafiose tutto questo non accade vero? Qui c e’ molta puzza di bruciato……….

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  10. purtroppo la politica ha nominato Commissario il Dott.Croce ed aimè alla politica Lui deve fare riferimento.. Vedrai che dopo il voto regionale si sapranno le sorti di Messina,chiunque vinca speriamo almeno che non ci lasci morire……. come vedi e leggi in questi giorni non mancano le manifestazioni di scontento e purtroppo forse la situazione di ordine pubblico se non grave già non ci vuole poi molto che esploda.Dici bene di riorganizzare tutta l’area burocratico-amministrativa comunale gestendo in house tutti i servizi e non dando nulla in esterno(troppi sprechi per favorire amicizie)eliminando tutte le consulenze esterne e valorizzando quelle interne che ci sono:Spero che il Commissario riceva questo tuo invito ed operi il cambiamento da te ipotizzato per il bene di Messina

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  11. Questa è veramente una bruttissima notizia, arriva nel vuoto delle previsioni contabili del 2012, c’è solo il PEG PROVVISORIO, che ha cifre inaccettabili per i SERVIZI SOCIALI, a questo punto è inutile predisporre il BILANCIO di PREVISIONE, non serve più a nulla, forse è il DISSESTO l’unica strada percorribile per conoscere la verità fino in fondo. Non si doveva arrivare a questo punto, qualcuno a palazzo Zanca ha perso la testa e metterà in difficoltà LUIGI CROCE, anche se il commissario ha due esperti contabili di grandissimo valore professionale. SONO MOLTO PREOCCUPATO, praticamento analizzare il RENDICONTO 2011 non serve più a nulla, quegli indici e quei grafici non rispecchiano più la situazione del nostro Comune, sono carta straccia. I messinesi da un ventennio sono bravi in economia a mangiare se stessi, dopo il Municipio non è rimasto più nulla da divorare.

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  12. RIPETO DA MESI, DICHIARARE IL DISSESTO E’ L’UNICA SOLUZIONE CHE FA PIAZZA PULITA DEL CANCRO CHE CI HA RIDOTTO ALLA MISERIA.
    LO SCOTTO I CITTADINI LO PAGANO E LO PAGHERANNO LO STESSO ANCHE SENZA DISSESTO.
    SI SALVANO SOLO I POLITICI QUALORA NON VENISSE DICHIARATO.
    QUINDI,NON GLIENE FREGA UN TUBO, DI DICHIARARLO,NON FANNO CERTO I NOSTRI INTERESSI, MA SOLTANTO I LORO !

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  13. OGNI PAROLA ORMAI E’ VANA,SIAMO DI FRONTE AD UNA CLASSE POLITICA E DIRIGENZIALE DA PAURA.

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  14. L’obiettivo è chiaro, il federalismo fiscale prosegue il suo iter, ogni comune dovrà andare avanti utilizzando le proprie risorse, ma se cio va bene a Milano, dove si lavora in tanti e molti pagano le tasse, qui vuol dire prepararsi all’ecatombe, si lavora in pochissimi (molti in nero) e quei pochissimi che hanno lo stipendio, vengono super tartassati (vedi ultime modifiche su Imu, addizionali comunali, regionali etc..). Anche noi delle forze di pubblica sicurezza abbiamo difficoltà ad aggiustare i mezzi, ad acquistare i carburanti e via discorrendo. Non c’è futuro per questa città, solo disperazione e morte, la guerra civile non esplode perchè molti dei nuovi disoccupati cinquantenni hanno ancora i genitori ottantenni con la pensione, che pussono procurargli il piatto di pasta, o pagare la bolletta, ma tra pochi mesi/anni , sarà veramente la fine, ancora non abbiamo visto niente, il futuro che verrà sarà devastante….

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  15. Messina paga la mancanza di visione di intere generazioni di classi dirigenti. La sua economia si è basata per decenni sul terziario del settore pubblico adesso in grave crisi . I 4000 dipendenti comunali sono solo il riflesso locale della generale realtà di questa città; ed ancora non abbiamo visto niente, perchè presto partirà la forbice del governo nazionale sulle dotazioni organiche dei dipendenti pubblici di tutti gli enti ed amministrazioni statali come previsto dal piano di spending review, e per una città che vive essenzialmente di impiego pubblico sarà una mazzata. Messina ha bisogno di ricostruire da zero un nuovo modello economico basato su attività che possano produrre veramente benessere.

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  16. Veramente ottimista il signore. Complimenti con il suo modo di pensare aiuta tanta gente…..

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  17. Perché le altre città siciliane o quelle del sud stanno meglio di noi? Cerchi di essere ottimista e di far cambiare le cose anche Lei. Basta poco per ogni singolo cittadino……

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  18. Arrivano pochi soldi;in regione se ne fregano di Messina e dei messinesi.Fanno la spartizione tra di loro(Catania e Palermo)e le briciole per gli altri? Benissimo,anzi malissimo,ma la cosa bella sapete qual’è? Una è sicura:i messinesi continueranno a votare i soliti noti dei soliti partiti che li prendono, tranne che in campagna elettorale,a pesci in faccia.Capiranno che bisogna votare partiti e facce nuove?Che le promesse non le manterranno e che dopo il voto continueranno a spartirsi la torta tra di loro(ct e pa)FOTTENDOSENE di Messina?
    Io modestamente credo,purtroppo,che continueranno a credere alle bugie e li rivoteranno,salvo poi riprendere a piangere.Ma sarà troppo tardi.
    MESSINESI SVEGLIAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!

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  19. Non è questione di essere ottimista o pessimista qui bisogna dire le cose come stanno, o preferiamo la favoletta che tutto va bene e il futuro sarà roseo ?

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  20. non riesco davvero ad avere pietà. credo che questa situazione in fondo sia la giusta punizione per una cittadinanza cieca che ha continuato ad accettare una classe dirigente evidentemente deficitaria.

    sarà dramma sociale, ma solo così si potrà dare una vera scossa.

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