Fs: "Nessuna riduzione del servizio". Ma l’Orsa conferma lo sciopero per il 25 marzo

Fs: “Nessuna riduzione del servizio”. Ma l’Orsa conferma lo sciopero per il 25 marzo

Ma. Ip.

Fs: “Nessuna riduzione del servizio”. Ma l’Orsa conferma lo sciopero per il 25 marzo

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martedì 17 Febbraio 2015 - 19:24

Il Gruppo Fs Italiane ha diramato un comunicato congiunto fra l’ad Michele Mario Elia e l’assessore regionale ai Trasporti, Giovanni Pizzo. Ma l'Orsa conferma lo sciopero del 25 marzo perché all’urgentissima richiesta di un tavolo di confronto, sia sull'ammodernamento della flotta navale e quello delle carrozze in composizione ai treni a lunga percorrenza, sia il rilancio del trasporto merci su rotaia, non è ancora giunto riscontro. Sulla stessa linea gli altri sindacati

"Nessuna riduzione nell’offerta di trasporto ferroviario da e per la Sicilia. E’ quanto convenuto dall’amministratore delegato del Gruppo FS Italiane, Michele Mario Elia, e dall’assessore ai trasporti della Regione Siciliana, Giovanni Pizzo, durante l’incontro avvenuto oggi a Roma. L’ad Elia e l’assessore Pizzo, giunto ieri nella capitale in treno per discutere con i vertici di FS della questione dei collegamenti ferroviari con l’isola, hanno inoltre concordato di avviare ogni possibile azione di miglioramento per ridurre sensibilmente i tempi di viaggio delle tratte interne e dei treni a lunga percorrenza da e per la Sicilia".

Stavolta c’è un comunicato ufficiale da parte di Ferrovie dello Stato ed era quanto chiedevano tutti, a partire dal sindacato Orsa, che accoglie la buona notizia ma la “assume con la dovuta cautela, ribadendo che Fsi, in rispetto delle relazioni industriali, dovrebbe smentire ufficialmente i tagli annunciati convocando le sigle sindacali nazionali alle quali il 2 febbraio scorso è stato presentato il piano di riduzione dell’offerta ferroviaria a lunga percorrenza da e per la Sicilia”.

Per questo il sindacato conferma lo sciopero del 25 marzo, appena proclamato, e rivendica l’ammodernamento del servizio. “Questa volta vogliamo tutto – afferma il sindacato – come avviene nel resto d’Italia”.

A proposito dell’ammodernamento della flotta navale, dei treni a lunga percorrenza e del trasporto merci, l’Orsa aveva proposto un’urgentissima richiesta di un tavolo di confronto, rimasta priva di riscontro.

“Pur prendendo atto dell’eventuale passo in avanti, la vertenza è tutt’altro che conclusa – prosegue il sindacato -. Sin dal primo istante, l’Orsa ha dichiarato che l’obiettivo della lotta non è mantenere l’esistente ma modernizzare e potenziare il collegamento ferroviario a lunga percorrenza, fermo restando il servizio con i mezzi veloci (ex Metromare) che resta indispensabile per il pendolarismo fra le due sponde e per la concretizzazione dell’area integrata dello Stretto ma non può sostituire il servizio universale. A tal proposito il Movimento Popolare 14 febbraio ha consegnato al sindaco di Messina, all’assessore regionale ai Trasporti e al ministro Maurizio Lupi, tramite il deputato Vincenzo Garofalo, una proposta per il ammodernare il servizio essenziale e ridurre i tempi di viaggio”.

Bene, dunque, la proclamata volontà di ridurre i tempi di viaggio in Sicilia e verso il resto d’Italia, ma l’Orsa resta in attesa del confronto per capire i dettagli del miglioramento dei collegamenti ferroviari.

Sulla stessa linea anche gli altri sindacati: Cgil, Cisl, Uil, Fast e Ugl. "Solo l’attuale organizzazione del servizio ferroviario garantisce la continuità territoriale dell’isola, e pertanto, la scomparsa e/o la sostituzione della stessa con soluzioni, ancora non condivise con le parti sociali, che prevedano per l’utenza l’attraversamento dello Stretto da semplici pedoni, rappresenta, in modo inequivocabile, un ulteriore colpo allo sviluppo economico dell’isola, marginalizzando la stessa e incrementando il gap rispetto al resto del Paese in termini di infrastrutture e collegamenti ferroviari veloci". Il 25 marzo sciopereranno anche gli aderenti a queste sigle sindacali, "considerato che la richiesta di istituire urgentemente un tavolo con le strutture in indirizzo per un confronto è rimasta inevasa".

Nel frattempo, Alessandro Russo, Francesco Palano Quero, Giuseppe Siracusano, Armando Hyerace e Liliana Modica esprimono la propria soddisfazione: "E’ il primo e più evidente risultato dell’impegno profuso dalla città e dalle sue forze vive, dalle istituzioni e dalle numerose sigle che hanno aderito trasversalmente alla manifestazione del 14 febbraio – scrivono -. A significare l’importanza e la centralità della rivendicazione di cittadinanza che in piazza è stata fatta, nonostante gli scetticismi e le posizioni volutamente di distinguo su un tema che richiede e richiederà anche in futuro la massima partecipazione e vigilanza della città tutta e delle sue forze migliori.Il #ferribottenonsitocca, è stato detto. Ma il vero impegno da oggi in avanti dovrà essere #trenieuropei, ossia una battaglia concentrata in forte pressione politica su FS e sul Governo Renzi affinché i tanti finanziamenti necessari per ammodernare le infrastrutture ferroviarie e navali della Sicilia vengano finalmente individuati e spesi, anche per rendere la continuità territoriale un principio in linea coi tempi: treni davvero più veloci su linee ferrate che consentano in massimo due ore l’attraversamento della Sicilia e accorcino notevolmente le distanze tra l’Isola e il resto d’Italia. Non serve solo la difesa dell’esistente, bensì occorre concentrare tutte le nostre forze per chiedere investimenti certi, quantificabili, verificabili e cantierabili. Il tempo delle rassicurazioni verbali deve intendersi completato. Adesso è il tempo delle realizzazioni. Noi ci saremo sempre, operando, secondo i propri canali di pressione politica, su Governo e FS affinché queste risorse irrinunciabili – magari da individuarsi tra quelle scippate dalle previsioni del Ponte sullo Stretto – vengano dirottate nuovamente in Sicilia. Da ora in avanti, #trenieuropei".

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