Dichiarazione stato d'emergenza: giovedì il provvedimento in giunta regionale

Dichiarazione stato d’emergenza: giovedì il provvedimento in giunta regionale

Rosaria Brancato

Dichiarazione stato d’emergenza: giovedì il provvedimento in giunta regionale

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martedì 11 Settembre 2018 - 04:35

La condizione di estrema criticità igienico-sanitaria è uno dei pilastri necessari per il provvedimento. La richiesta della dichiarazione dello stato d'emergenza deve essere poi trasmessa al Consiglio dei ministri

In queste ore si sta completando la documentazione che domani il sindaco porterà alla Regione per consegnarla al governatore Musumeci.

Domani c’è riunione di giunta regionale ed alla luce della piena disponibilità dimostrata nelle scorse settimane sia con le parole che con i fatti (i 500 mila euro per l’Agenzia sono stati accreditati e l’assessore Razza ha partecipato alla conferenza dei servizi per l’operazione screening) l’obiettivo è approvare già domani la richiesta della dichiarazione dello stato d’emergenza che deve essere trasmesso al Consiglio dei Ministri, cui spetta la decisione per il conferimento dei poteri speciali.

Non è un caso infatti che si stia procedendo a Messina con l’ordinanza per l’emergenza igienico-sanitaria e le relazioni dell’Arpa nonché l’operazione screening che sarà avviata la prossima settimana sono di vitale importanza.

Una situazione di estrema criticità igienico-sanitaria è uno dei pilastri sui quali si regge una dichiarazione dello stato d’emergenza.

L’assessore Razza anche ieri ha confermato quanto già dichiarato sia dal suo collega di governo Falcone che dallo stesso Musumeci e cioè il sostegno della Regione per quanto di competenza. Com’è noto il ministro Salvini ad agosto definiì il suo dicastero “alleato del sindaco in questa battaglia contro la vergogna delle baracche”.

Alla documentazione potrebbe anche aggiungersi la relazione dell’Asp del 2007 che testimonierebbe come già 11 anni fa la situazione fosse talmente grave da allarmare l’allora prefetto Alecci al punto da presentare una denuncia in Procura.

Già domani quindi la giunta Musumeci potrebbe dare il via libera alla richiesta da inoltrare a Roma, dove De Luca conta anche di avere il sostegno delle due forze di governo, Lega e M5S.

“L’assessore Razza ha compreso la gravità del caso- dha dichiarato ieri De Luca-Non si tratta soltanto delle presenze nelle baracche di circa ottomila persone ma in quei luoghi ci sono intere generazioni e quindi la questione riguarda un’entità maggiore. Dopo l’incontro, considerata la gravità della situazione, le Istituzioni hanno un elemento in più per valutare in termini positivi la nostra richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza e soprattutto mettere a disposizione gli strumenti indispensabili poiché la questione assume una gravità sottovalutata nel tempo. Il piano delle risorse finanziarie è un profilo che non mi preoccupa perché le risorse ci sono, le abbiamo individuate in circa 230 milioni di euro complessivi e abbiamo colto la volontà politica per sbloccarle; probabilmente mancherà ancora qualcosa, ma è ovvio che in questo caso chiediamo allo Stato che finalmente ci dia anche il sostegno economico rispetto a quello che è un atto dovuto, mi permetto di dire, per quanto riguarda la dichiarazione dello stato di calamità”.

Il sindaco quindi ribadisce che lo Stato deve intervenire come atto dovuto, anche come atto risarcitorio rispetto a quanto in oltre mezzo secolo ci è stato tolto e, per la verità, anche nella fase post terremoto, come purtroppo ben evidenziarono, sia pure inutilmente i promotori di un ddl del 1960 rimasto quasi lettera morta.

Rosaria Brancato

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