Slot mob in un bar di San Saba. Addio alle macchinette “mangiasoldi”

Slot mob in un bar di San Saba. Addio alle macchinette “mangiasoldi”

Slot mob in un bar di San Saba. Addio alle macchinette “mangiasoldi”

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martedì 16 Giugno 2015 - 07:09

Cittadini mobilitati per il buon gioco contro le nuove povertà e dipendenza dall’azzardo. Un premio ai titolari del bar che da alcuni anni hanno tolto le slot machine perché non volevano più vedere i loro clienti e dipendenti che si rovinavano al gioco

Un bar senza slot ha più spazio per le persone. E’ lo slogan dello Slot Mob, il primo a Messina e il 104esimo in Italia. Appuntamento domenica 21 giugno alle ore 17 presso il bar Oasi Azzurra di San Saba.

Promosso dal Movimento dei Focolari a Messina e sostenuto da numerose altre associazioni, Slot Mob #104 Messina, intende premiare il bar di San Saba che da alcuni anni ha tolto le slot machine perché i proprietari non volevano più vedere i loro clienti e dipendenti che si rovinavano al gioco. Alle 18 sarà consegnata la targa di ringraziamento ai titolari del bar.

“Diciamo no – scrivono gli organizzatori – all’azzardo in cui ogni anno si buttano 90 miliardi di euro, soldi sottratti all’economia sana del Paese. Diciamo no ad un sistema che si giustifica con la scusa di voler combattere il sistema dell’azzardo illegale, con scarsi risultati. Non è con la legalizzazione che si eliminano le illegalità. L’attuale gestione dell’azzardo rappresenta un sistema alimentato dallo Stato che – con un perverso meccanismo – con i pochi soldi che incassa vuole curare i malati che concorre a produrre. E intanto alimenta le lobby dell’azzardo (italiane) che stabiliscono le loro sedi nei paradisi fiscali esteri.

Il Movimento Slot Mob si muove a livello locale e nazionale per sostenere gli esercenti che dicono no all’azzardo, per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema e per prendere posizione sulle diverse iniziative politiche. A livello nazionale, per esempio, ha fortemente contestato la bozza di decreto per la regolamentazione dell’azzardo. Lo ha fatto non solo presentando le proprie osservazioni al sottosegretario all’Economia Baretta (che ha la delega per l’azzardo) ma anche pubblicando un appello, con la campagna “Mettiamoci in Gioco” e altri movimenti, che in quattro punti esprime una parte delle istanze di Slot Mob: divieto di pubblicità, conferma dei poteri normativi agli enti locali in materia di azzardo, cura della patologia a carico dello Stato (e non dell’azzardo), moratoria di nuovi giochi.

“Il risultato delle nostre comuni e forti posizioni – conclude il Movimento – è che il premier Renzi, già pronto a portare in Consiglio dei ministri il decreto per farlo approvare così come era, ha preferito prolungare di sei mesi il termine per dare modo di ripensare a quanto già scritto, che è vergognoso. Vogliamo far sentire la nostra voce anche a Messina e ci auguriamo che siano numerosi gli amministratori locali che si uniranno allo Slot Mob”.

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