Faro 85 senza stipendi da novembre, la cooperativa propone un piano di rientro

Faro 85 senza stipendi da novembre, la cooperativa propone un piano di rientro

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Faro 85 senza stipendi da novembre, la cooperativa propone un piano di rientro

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lunedì 07 Aprile 2014 - 13:56

Incontro tra il presidente della coop che gestisce il Don Orione e i sindacati.Sul tavolo l'emergenza stipendi, la Faro 85 ha proposto un piano di rientro che dovrebbe portare il primo salario nella settimana di Pasqua. Adesso saranno i lavoratori a valutare la proposta.

Se tutto va bene potrebbero ricevere lo stipendio di novembre durante la settimana di Pasqua. Per tutte le altre mensilità arretrate ci sarebbe un prospetto che adesso potranno vagliare direttamente i lavoratori. E’ questa la situazione degli operatori della cooperativa Faro 85, cooperativa che ad oggi gestisce il Don Orione. Senza stipendi ormai da mesi, con un arretrato record che conta sei salari non corrisposti e fino ad ora poche speranze di riuscire a ottenere i soldi che spettano loro di diritto. A squarciare dubbi e timori che i lavoratori si trascinano da mesi la riunione che questa mattina ha messo allo stesso tavolo il presidente della Faro 85 e i sindacati. L’incontro è servito per fare un po’ di chiarezza sulla situazione debitoria che la cooperativa ha maturato nei confronti dei suoi dipendenti e capire quali sono le iniziative che si intendono mettere in atto per uscire da una crisi ormai al limite.

A spiegare l’esito dell’incontro la segretaria della Fp Cgil Clara Crocè. “Il presidente Fortuna ha illustrato ai sindacati le azioni intraprese e da intraprendere per risanare l’attività e dare ai lavoratori quanto dovuto. Nello specifico è stata presentato un piano di rientro degli stipendi che il sindacato intende porre all’attenzione del personale”.

Il piano prevede questa modalità di corresponsione degli stipendi: nella settimana di Pasqua verrà effettuato il pagamento dello stipendio novembre 2013; al 31 maggio quello di dicembre e 13 mensilità; al 3 giugno i mesi arretrati di gennaio e febbraio; al 31 luglio le mensilità di marzo e aprile, mentre dal mese di agosto in poi gli stipendi verranno pagati a 90 giorni.

Il sindacato però vuole a questo punto confrontarsi con gli operatori.“Pur apprezzando lo sforzo della Faro85 – affermano la segretaria generale della FP CGIL Clara Crocé e il Responsabile aziendale Gianluca Gangemi – la parola passa ai lavoratori, a cui presenteremo il piano stilato dalla cooperativa. Dopo i problemi vissuti a causa del ritardo accumulato nel pagamento degli stipendi, riteniamo corretto sia il personale ad esprimere il proprio giudizio ed eventualmente dare assenso all’iniziativa della Faro 85”.

All'incontro anche il segreterio della Cisl Fp. “Riteniamo – sostiene Calogero Emanuele – si sia fatto un buon lavoro senza ricorrere ad altre forme di tutela dei lavoratori ma, soprattutto, senza registrare disagi e disservizi nei confronti degli utenti ospiti del Don Orione. L’incontro è servito a riprendere le corrette relazioni sindacali con la cooperativa che negli ultimi tempi si erano incrinati. Su questo versante le parti si sono impegnate ad incontrarsi periodicamente e ad affrontare le problematiche di volta in volta con grande senso di responsabilità e chiarezza nei rapporti”.

Altro nodo da sciogliere con la cooperativa è quello relativo al monte debitorio che la Faro 85 ha maturato con altri lavoratori nel frattempo transitati in altre cooperative che gestiscono i servizi sociali messinesi. “Quando la Faro 85 ha rinunciato agli appalti dell’assistenza domiciliare disabili e a cag non ha pagato il tfr e altri emolumenti ai suoi dipendenti che ancora attendono” ha spiegato Clara Crocè. Il presidente ha assicurato che si istituirà un altro tavolo di confronto per discutere anche di questo aspetto, la rassicurazione è che si tenterà di pagare il tfr entro il mese di giugno.

F.St.

4 commenti

  1. COMMENTO APERTO A NINO MANTINEO. Nella vicenda della Cooperativa Sociale FARO 85 c’è tutto il fallimento del sistema delle cooperative nella gestione dei servizi sociali a Messina, SCARSI SERVIZI resi ai messinesi bisognosi e SCARSI STIPENDI ai soci lavoratori. Cosa ci può essere di peggio? Sulla rifondazione dei SERVIZI SOCIALI, RENATO sindaco si gioca una buona parte del suo successo elettorale. Ricordo due punti del suo programma, sono molto impegnativi. 1) PARTECIPAZIONE e TRASPARENZA nella stesura del Piano di Zona, da realizzarsi secondo criteri OGGETTIVI e VERIFICABILI di RILEVAZIONE dei bisogni, PIANIFICAZIONE degli interventi, definizione delle PRIORITA’. 2) Applicazione di un criterio di VALUTAZIONE SOCIALE per i progetti realizzati con finanziamento comunale. Adozione di VALUTAZIONE INTEGRATA di RICADUTA TERRITORIALE. Caro assessore, lei avrà in testa le risorse da destinare ai SERVIZI SOCIALI nel Bilancio di Previsione 2014, vorremmo sapere l’importo, ma anzitutto a che punto siamo del programma, il mandato non parla di bandi di gara con le caratteristiche del passato, sempre vinte dalle solite coooperative. Aspetto una sua risposta.

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  2. Chi deve pagare gli stipendi ai Lavoratori e nonlo fa?
    Gradirei una risposta.
    George.

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  3. RINFRESCHIAMOCI LA MEMORIA. Il primo link è relativo alla determina dirigenziale del 24 giugno 2013, un nano secondo prima dell’insediamento di RENATO sindaco, inerente la proroga del servizio di gestione di Casa Serena, per il solo mese di luglio, alla Cooperativa Azione Sociale. L’importo è di €249.999,96, IVA del 4% compresa(circa €10.000), €160 al giorno per ciascuno dei 50 anziani, non corrispondente a quello ricavato dal ribasso a base d’asta di €6.414.252 IVA compresa per VENTI MESI, €205 al giorno per anziano, una differenza di €45. Leggetela ci sono altre notizie interessanti https://www.google.it/search?q=bandi+di+gara++casa+serena+messina&hl=it&gbv=2&oq=bandi+di+gara++casa+serena+messina&gs_l=heirloom-serp.3…11988.13508.0.15298.8.6.0.0.0.0.180.520.0j3.3.0….0…1ac.1.34.heirloom-serp..7.1.180.Gkh-gncSJcs. Il secondo collegamento è un’articolo di un cronista d’inchiesta molto conosciuto per il suo rigore professionale, Enrico Di Giacomo, serve per conoscere una parte della storia dei SERVIZI SOCIALI a Messina http://www.enricodigiacomo.org/wp-content/themes/edg/print.php?riga=16347.

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  4. GEORGE fa domande pertinenti, e maliziose allo stesso tempo. Come sappiamo le Cooperative Sociali hanno rango costituzionale, da qui il loro originale inserimento nel Codice Civile, incluse nelle società a capitale variabile e a scopo mutualistico. I lavoratori o meglio i SOCI LAVORATORI dipendono direttamente dal punto retributivo e contrattuale dalla cooperativa, quelli di Messina hanno una peculiarità, si versano direttamente la quota parte di contributi previdenziali all’INPS, sarebbe interessante sapere perchè, scarsa fiducia? Nei bandi di gara di deve distinguere l’importo finalizzato al costo del lavoro dei SOCI LAVORATORI da quello generale di amministrazione, proprio per salvaguardare questi particolari lavoratori.

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