Bimbo romeno muore al Policlinico. "Giulio continuerà a vivere negli occhi degli altri bambini"

Bimbo romeno muore al Policlinico. “Giulio continuerà a vivere negli occhi degli altri bambini”

Veronica Crocitti

Bimbo romeno muore al Policlinico. “Giulio continuerà a vivere negli occhi degli altri bambini”

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mercoledì 16 Ottobre 2013 - 12:08

L'8 ottobre, dopo un arresto cardiaco, era stato trasportato da Ragusa nel reparto di Rianimazione dell'Ospedale Policlinico. Ieri i medici ne hanno constatato la morte cerebrale. I genitori, rumeni che vivono in Italia da 10 anni, hanno deciso di donare i suoi organi.

Ci sono altri bimbi che hanno bisogno di vivere, che devono vivere. Per questo abbiamo scelto di donare gli organi di Giulio”.

Silvio ha gli occhi gonfi mentre parla di suo figlio, il viso rigato dalle lacrime, la sigaretta consumata nel vano intento di sfogare tutte le emozioni.

Aveva compiuto 6 anni a marzo, era un bambino vivace, intelligente, appassionato di macchine, sempre col sorriso sul volto.

Viveva a Ragusa insieme alla sua famiglia, mamma, papà ed il fratellino di un anno e mezzo.

I suoi genitori erano giunti in Sicilia 10 anni fa, migranti, come i migliaia che in questi ultimi giorni stanno sbarcando sulla nostra isola.

“Cercavamo un futuro migliore – dice Silvio – siamo scappati dalla Romania e abbiamo trovato in Italia un posto che ci ha accolti. Ci siamo integrati immediatamente. Giulio, soprattutto, lui era contento di vivere qui”.

Aveva una malattia muscolare fin dalla nascita, che però “non influiva sulla sua qualità di vita”, come conferma la dott.ssa Olivia Penna, anestesista e referente del coordinamento dell’AOU.

Si è evoluto tutto in pochi giorni. Ad inizio ottobre Giulio ha avuto un arresto cardiaco. E’ stato trasportato nel Policlinico di Messina, nel reparto di terapia intensiva, l’8 ottobre.

“Ieri abbiamo constatato la morte cerebrale, abbiamo iniziato un periodo di osservazione – continua la Penna – ed i genitori hanno detto sì alla donazione degli organi”.

L’operazione si è conclusa in mattinata, nella sala operatoria del Padiglione F, dove erano presenti la dott.ssa Penna, la dott.ssa Ferreri dell’UOC di oculistica, insieme all’équipe del prof. Verù (di Catania) e di quella dell’Università Spagnola di Barcellona.

A seguire tutta la delicata fase di mantenimento del donatore è stato il dott. Francesco Puliatti, anestesista e coordinatore locale per il prelievo di organi dell’AOU G. Martino. Con lui ha collaborato la terapia intensiva pediatrica diretta dalla dott.ssa Luisa Gitto e tutto il gruppo del prof. Barberi.

Il fegato è stato donato, attraverso donazione internazionale, a Barcellona, in Spagna – spiega la Penna – i due reni sono andati all’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino ed al Bambin Gesù di Roma, mentre le cornee alla banca degli occhi di Palermo”.

A Torino, in attesa, c’è già una bimba spagnola di un anno, in fin di vita.

Sì, è stata una scelta coraggiosa ma necessaria, perché altri genitori non soffrano come noi”. Silvio continua a piangere.

Sono credenti, cristiani ortodossi, eppure qui non si tratta di religione, si tratta di vita. “Soffriamo tantissimo ma sappiamo che questo gesto salverà altri bimbi come lui. Adesso Giulio continuerà a vivere nei loro occhi.”.

Veronica Crocitti

@VCrocitti

3 commenti

  1. Sono vicino alla famiglia. Il gesto da voi fatto fa vivere il vostro bimbo, bravissimi..

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  2. Bel gesto di umana solidarieta’, purtroppo per la famiglia non si puo’ che ricambiare con un abbraccio virtuale ed una preghiera per il piccolo Giulio.

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  3. Onore e gloria per la scelta della donazione, una preghiera per il piccolo Giulio.
    Per questa gente ci vorrebbe la cittadinanza onoraria ed una medaglia al valor civile!!!

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