Riaperta la Casa di Vincenzo, problema risolto intanto per un mese

Riaperta la Casa di Vincenzo, problema risolto intanto per un mese

Francesca Stornante

Riaperta la Casa di Vincenzo, problema risolto intanto per un mese

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sabato 25 Giugno 2016 - 17:42

Ha riaperto le sue porte il dormitorio per i senzatetto allestito in un'area degli ex Magazzini generali. Dopo 8 mesi di chiusura a causa della necessità di effettuare seri interventi di disinfestazione, padre Pari e la coop S. Maria della Strada, dopo tanto volontariato, hanno ottenuto un mese di affidamento del servizio.

La Casa di Vincenzo ha riaperto. Dopo quasi 8 mesi, la struttura allestita al piano terra degli ex Magazzini generali è tornata a dare un letto e un luogo caldo in cui trascorrere la notte ai senzatetto. Giovedì sera la Casa di Vincenzo si è ripopolata dei clochard che in questi mesi aveva trovato accoglienza presso l’istituto Collereale, grazie alla buona volontà e i sacrifici di padre Francesco Pati e della cooperativa S. Maria della Strada che fin dall’inaugurazione del febbraio 2014 si era occupato della Casa di Vincenzo. E’ stato proprio padre Pati a far sì che il servizio di accoglienza potesse continuare anche quando la struttura allestita presso gli ex Magazzini generali è stata chiusa. Topi e zecche avevano reso gli ambienti impraticabili, servivano interventi di disinfestazione massicci e un isolamento dell’area adibita a dormitorio. Era il 6 novembre del 2015 quando padre Pati comunicava a Palazzo Zanca l’impossibilità di rimanere ancora lì. Trovò la disponibilità dell’Ipab Collereale, allestì le brandine in due locali dell’ex istituto Dina e Clarenza. Doveva essere una soluzione tampone in attesa che il Comune effettuasse i lavori necessari nella vera Casa di Vincenzo. E nel frattempo sono trascorsi quasi 8 mesi. Mesi in cui la cooperativa ha assicurato i servizi in regime di totale volontariato perché da Palazzo Zanca neanche un soldo è arrivato per il servizio di ricovero dei senzatetto. La mancanza del bilancio ha impedito che delle somme potessero essere impegnate per quei servizi, tutto quello che è stato fatto si deve solo a padre Pati e alla coop S. Maria della Strada che hanno permesso che l’importante esperienza avviata dall’amministrazione Accorinti non si trasformasse in un fallimento e in un’amara sconfitta.

Adesso Palazzo Zanca ha firmato un nuovo affidamento, sempre la coop di padre Pati. Un solo mese, perchè comunque adesso manca il bilancio 2016 quindi non si possono fare grandi investimenti. Alla Casa di Vincenzo andranno 7.500 euro che dovranno bastare per rendere i servizi previsti dalla struttura. Una somma e un tempo a disposizione che ovviamente non consentono alcuna programmazione: infatti padre Pati in pochi giorni ha ripulito e sistemato la struttura e acquistato il minimo indispensabile per arredare di nuovo la casa dei clochard, dopo le disinfestazione che ha costretto a buttar via tutti i vecchi arredi. Per questo mese ci si arrangerà con le brandine utilizzate al Collereale e una trentina di sedie. Il futuro resta ancora incerto.

E’ proprio padre Pati a sperare che il Comune possa essere presto nelle condizioni di poter predisporre un bando di affidamento per più anni, in modo tale da consentire una migliore organizzazione e gestione del servizio, al di là di chi se ne occuperà. Senza bilanci però non si va da nessuna parte, così come abbiamo visto per i servizi sociali che ogni mese vanno avanti a suon di proroghe. Anche per Casa di Vincenzo sarà così.

Francesca Stornante

4 commenti

  1. Hombre de barro 26 Giugno 2016 10:52

    Questo la dice lunga su Accorinti e company: I soldi x gli stipendi, per arruolare amici a dito..precari, nutrimenti terrestri e quant altro, SI TROVANO.
    Per noi indigenti… su cui basava il SUO PROGRAMMA ELETTORALE, il cui slogan era cambiamodalbasso, INDIFFERENZA.
    Ora che venga qualche tirapiedi prezzolato a contestarmi… lo aspetto.

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  2. Hombre de barro 26 Giugno 2016 10:52

    Questo la dice lunga su Accorinti e company: I soldi x gli stipendi, per arruolare amici a dito..precari, nutrimenti terrestri e quant altro, SI TROVANO.
    Per noi indigenti… su cui basava il SUO PROGRAMMA ELETTORALE, il cui slogan era cambiamodalbasso, INDIFFERENZA.
    Ora che venga qualche tirapiedi prezzolato a contestarmi… lo aspetto.

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  3. Hombre de barro 26 Giugno 2016 11:38

    Accorinti, non può trovare tempi e modalità migliori per DARE IN BENEFICENZA A PADRE PATI il famoso surplus dello sripendio di insegnante…ne basta una piccola parte, visto che in 3 anni ha accumulato un tesoretto. O forse alla fine li destinerà a qualche associazione amica?

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  4. Hombre de barro 26 Giugno 2016 11:38

    Accorinti, non può trovare tempi e modalità migliori per DARE IN BENEFICENZA A PADRE PATI il famoso surplus dello sripendio di insegnante…ne basta una piccola parte, visto che in 3 anni ha accumulato un tesoretto. O forse alla fine li destinerà a qualche associazione amica?

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