Bruno De Vita reintegrato alla presidenza del Parco Fluviale dell’Alcantara

Bruno De Vita potrebbe tornare alla guida del Parco Fluviale dell’Alcantara. L’incarico gli era stato affidato nell’agosto del 2012, mettendo fine alla lunga fase di commissariamento dell’ente, ma nell’estate successiva il presidente Rosario Crocetta aveva revocato il mandato, dopo che De Vita era rimasto invischiato nello scandalo “Grandi Eventi” che ha riguardato 17 funzionari della regione Sicilia.

Per De Vita nel giugno 2013 sono dunque scattati gli arresti domiciliari. L’ex capo di gabinetto vicario dell’assessore regionale al Turismo un mese dopo è tornato in libertà su decisione del Tribunale del Riesame, ma l’incarico alla presidenza del Parco Fluviale è rimasto sospeso. Il Consiglio di Giustizia Amministrativa, a cui il taorminese ha fatto ricorso, ha stabilito che De Vita può essere reintegrato alla guida degli uffici di Francavilla di Sicilia.

Il nome di Bruno De Vita era tornato alla ribalta in queste ultime settimane nella politica taorminese. Il sindaco Eligio Giardina lo aveva proposto come nuovo liquidatore alla guida dell’Asm, riconfermando quella fiducia che già aveva dimostrato quando, all’indomani delle elezioni comunali, lo aveva designato assessore al bilancio, incarico che non poté neanche cominciare a causa dell’arresto. Sfumato anche l’incarico alla municipalizzata di Taormina, a causa delle voci indiscrete sul suo conto, ora De Vita può liberamente tornare ad occupare il suo posto di presidente del Parco.

G. Br.