Il verdetto: in questo momento a Pace non si possono scaricare rifiuti, via ai lavori

Il verdetto: in questo momento a Pace non si possono scaricare rifiuti, via ai lavori

Francesca Stornante

Il verdetto: in questo momento a Pace non si possono scaricare rifiuti, via ai lavori

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mercoledì 30 Aprile 2014 - 15:50

Aspa, Arpa e Provincia non hanno dubbi, il sito di Pace deve essere adeguato per poter stoccare rifiuti a terra. Disposti una serie di interventi necessari per poter depositare non più di 200 tonnellate al giorno, sempre in casi di emergenza. Lungo vertice a Palazzo Zanca dopo il sopralluogo congiunto.

Si corre ai ripari. Perché un errore effettivamente è stato commesso e adesso bisogna evitare le conseguenze. La piattaforma di Pace così com’è in questo momento non può essere utilizzata come sito di stoccaggio dei rifiuti, come invece stabilisce l’ordinanza firmata dal Sindaco Renato Accorinti nel giorno della vigilia di Pasqua. E’ vero che i riflettori su Pace si sono accesi solo in seguito a quell’ordinanza, nonostante in questi giorni tutti a Palazzo Zanca abbiano dichiarato che anche prima quel sito veniva regolarmente utilizzato per depositare l’immondizia dei messinesi in barba a ogni norma. E’ anche vero però che a mente lucida, e passata l’emergenza legata alle festività pasquali, non si poteva certo continuare a far finta che fosse tutto a posto. A dare una scossa probabilmente anche le tantissime polemiche piovute sull’assessore Daniele Ialacqua e su un’amministrazione che dovrebbe essere la più ambientalista che Messina abbia mai avuto e che invece si è attirata le ire anche dei compagni ecologisti, in testa i Verdi con Raffaella Spadaro. Fatto sta che il tavolo tecnico di ieri, il sopralluogo di oggi alla piattaforma di Pace e il lunghissimo vertice alla fine del sopralluogo hanno portato una serie di novità che non fanno altro che confermare che bisogna assolutamente “metterci una pezza”.

La lunga mattinata dedicata ai rifiuti è iniziata con il sopralluogo che ha portato a Pace l’assessore Ialacqua, il commissario di Messinambiente Alessio Ciacci e il dirigente Roberto Lisi, tecnici di Asp, Arpa e Provincia. La visita è servita per toccare con mano qual è la situazione, capire cosa sta accadendo e soprattutto se determinate scelte fatte dall’amministrazione comunale possono mettere a rischio la salute pubblica e l’ambiente. Tutte le osservazioni sono state poi discusse per oltre tre ore nell’ufficio dell’assessore Ialacqua e sono state messe nero su bianco le decisioni scaturite che adesso il Comune dovrà mettere in atto e che rappresentano l’impalcatura su cui si dovrà basare la nuova ordinanza che il sindaco dovrà firmare perché in quella della vigilia di Pasqua mancano troppi passaggi importanti, servono integrazioni e correzioni.

La premessa è toccata al dirigente Lisi di Messinambiente, che ha fatto il punto della situazione spiegando che al momento in città c’è una quantità di depositi abusivi di rifiuti tale da causare emergenza sanitaria. Una condizione che obbliga dunque a trovare soluzioni immediate. Messinambiente sta anche avviando la richiesta di autorizzazione alla Regione di deposito preliminare alle attività di trasbordo dei rifiuti, autorizzazione che una volta ottenuta manderà in cantina l’ordinanza del Sindaco che invece vale solo in situazioni di emergenza. Inoltre è stato stabilito che entro 15 giorni saranno ripristinate le adeguate barriere a protezione del suolo e le pendenze del piazzale per separare i liquidi che possono scaturire dai rifiuti dalle acque meteoriche. Sarà riattiva la vasca già presente nel sito per il percolato e serviranno interventi per la rete che evita che i rifiuti vengano seminati sulle colline intorno a causa del vento.

Queste rassicurazioni hanno convinto tutti gli Enti a dare il via libera all’utilizzo di Pace. Ma a precise condizioni. L’Asp ha sottolineato il rischio di un’emergenza sanitaria e dunque ha sollecitato il Comune a disporre tutte le misure cautelative. Più duro il responso dell’Arpa che ha confermato che in base al sopralluogo la piattaforma non dispone delle condizioni per tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini, dunque bisogna procedere a realizzare immediatamente tutte le opere atte a contenere le emissioni. Sempre dall’Arpa un altro ammonimento: l’ordinanza deve chiarire quantità de rifiuti che è possibile scaricare a terra e tempi di permanenza.

La Provincia si è dichiarata favorevole all’uso della piattaforma come sito di stoccaggio ma solo dopo gli interventi di sistemazione, soprattutto la vasca per caratterizzare il percolato e le reti antivento.

Alla fine si è deciso che la quantità massima di immondizia che si potrà depositare a terra non deve superare le 200 tonnellate al giorno e che lo stesso cumulo non potrà rimanere per più di 48 ore nell’area di stoccaggio. Tutti gli Enti hanno confermato che la quantità massima indicata sia sostenibile per l’ambiente, ovviamente in regime di emergenza.

Tutto questo sarà inserito nella nuova ordinanza. Criteri, tempi, quantità e modalità che mettono dei paletti all’utilizzo del sito di Pace, ma che prima di tutto impongono lavori immediati per rendere la struttura adatta a questo tipo di operazioni. Questo ovviamente significa che fino ad oggi non lo è stata. Un errore che l’amministrazione Accorinti avrebbe potuto evitare semplicemente disponendo prima controlli e sopralluoghi. Qualcuno direbbe “meglio tardi che mai”. Quando però ci sono in gioco la salute dell’ambiente e dei cittadini certe scelte devono essere ponderate con attenzione.

Francesca Stornante

4 commenti

  1. Come sempre, Accorinti ha dimostrato la sua superficialità, firmando un’ordinanza che non avrebbe potuto e dovuto firmare.

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  2. Come sempre, Accorinti ha dimostrato la sua superficialità, firmando un’ordinanza che non avrebbe potuto e dovuto firmare.

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  3. invelatosempre 30 Aprile 2014 21:11

    Beh, 200 tonnellate per 2 giorni fanno 400 tonnellate… ad occhio dovrebbe bastare per mantenere pulito il centro, mentre la periferia al solito potrà produrre il suo percolato sul suolo intorno ai cassonetti.
    Questo percolato di periferia deve essere particolarmente prezioso visto che, quando finalmente “si ricordano” di raccogliere i rifiuti dimenticati da giorni, si guardano bene dallo spazzare, lavare e disinfettare le aree perimetrali ai cassonetti (come si fa in ogni città al mondo in condizioni di normale funzionamento del servizio, figuriamoci in emergenza), in modo che la popolazione se ne possa beare. Naturalmente in barba ai 14 milioni di euro messi in bilancio proprio per questo.
    E tanto per ricordare quanto questa Amministrazione tenga alla periferia e a una raccolta ecologica dei rifiuti, non si sa niente degli sgravi sul compostaggio domestico, riguardanti soprattutto le case con giardini e non quelle al centro, che dovrebbero farsi carico delle minori entrate. E questo, a dimostrazione della sensibilità del Nostro Sindaco riguardo le povere necessità dei grandi proprietari immobiliari della città. Meno male che c’è Accorinti a pensarci!
    Piccoli particolari che fanno notare quanto poca sarebbe stata la differenza tra questa Amministrazione, dura e pura e un altra, con Calabrò o Garofalo sindaci.
    Questa città non ha speranze.

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  4. invelatosempre 30 Aprile 2014 21:11

    Beh, 200 tonnellate per 2 giorni fanno 400 tonnellate… ad occhio dovrebbe bastare per mantenere pulito il centro, mentre la periferia al solito potrà produrre il suo percolato sul suolo intorno ai cassonetti.
    Questo percolato di periferia deve essere particolarmente prezioso visto che, quando finalmente “si ricordano” di raccogliere i rifiuti dimenticati da giorni, si guardano bene dallo spazzare, lavare e disinfettare le aree perimetrali ai cassonetti (come si fa in ogni città al mondo in condizioni di normale funzionamento del servizio, figuriamoci in emergenza), in modo che la popolazione se ne possa beare. Naturalmente in barba ai 14 milioni di euro messi in bilancio proprio per questo.
    E tanto per ricordare quanto questa Amministrazione tenga alla periferia e a una raccolta ecologica dei rifiuti, non si sa niente degli sgravi sul compostaggio domestico, riguardanti soprattutto le case con giardini e non quelle al centro, che dovrebbero farsi carico delle minori entrate. E questo, a dimostrazione della sensibilità del Nostro Sindaco riguardo le povere necessità dei grandi proprietari immobiliari della città. Meno male che c’è Accorinti a pensarci!
    Piccoli particolari che fanno notare quanto poca sarebbe stata la differenza tra questa Amministrazione, dura e pura e un altra, con Calabrò o Garofalo sindaci.
    Questa città non ha speranze.

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