Alla porta lavoratori ed anziani di Casa Serena, che chiude a dicembre

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Alla porta lavoratori ed anziani di Casa Serena, che chiude a dicembre

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sabato 17 Novembre 2012 - 08:09

Il commissario straordinario Croce mette in pratica gli annunciati tagli a spese e personale. I primi a pagare saranno gli anziani ed i dipendenti delle cooperative

Casa Serena è destinata a chiudere. Questa l’intenzione espressa dal commissario straordinario di palazzo Zanca Luigi Croce, che ha già messo per iscritto questa sua volontà, recapitando una nota al dirigente comunale ai servizi sociali, Salvatore De Francesco.

«Nel prendere atto di quanto segnalato circa la carenza della struttura Casa Serena di requisiti igienico-sanitari, di sicurezza degli impianti e di conformità agli standards regionali – scrive Croce – non si può non pervenire alla conclusione che la struttura vada chiusa». Da quanto si legge nel documento , sembrerebbe che il commissario arrivi a questa conclusione motivato dall’impossibilità, dovuta alla carenza di risorse finanziarie, di avviare i lavori di adeguamento delle struttura di via Sciva , che è già stata centro di un’inchiesta della Procura e di ispezioni da parte di alcuni consiglieri comunali.

In realtà, tra le righe viene fuori anche un’altra motivazione, che trova giustificazione nell’annunciata necessità di tagliare spese e purtroppo personale. Non è un caso, infatti, che a fine anno, il contratto della cooperativa Azione Sociale scadrà e, dunque, i lavoratori potranno essere messi alla porta senza troppi problemi. Croce scrive a De Francesco: «Vorrà pertanto provvedere entro la data del 31 dicembre 2012, termine di scadenza del contratto di affidamento del servizio alla cooperativa Azione Sociale alla sistemazione degli anziani in altra struttura o comunque avvertire i parenti della prossima chiusura della casa di riposo perché provvedano al ricovero dei congiunti altrove».

Un novo dramma sociale è dietro l'angolo, anzi un doppio dramma: quello degli anziani che si ritroveranno in mezzo ad una strada e quello dei lavoratori della Cooperativa, circa una settantina, che dal primo gennaio saranno senza un lavoro. (Danila La Torre)

11 commenti

  1. E GLI OSPITI, DOVE VANNO ??

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  2. altro giro altra chiusura. Bene

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  3. Piu’ leggo e rileggo l’articolo, più si rafforza in me un’idea, questa : vanno riesaminati a fondo i bilanci comunali degli ultimi anni e gli atti relativi della struttura di riposo. Ripeto, a fondo e da tecnici competenti in materia. Certamente verranno a galla dati molto significativi.

    NATURALMENTE, DIREI CHE QUEL CHE FA IL DR. CROCE, IN QUESTO MOMENTO, … RAPPRESENTA, QUANTO MENO, COME SI DICE …. UN ATTO DOVUTO.

    P.S : mi ricordo che anni fa un professore della SDA BOCCONI, ci ricordava, a lezione, dell’esistenza di ideogramma in lingua cinese, con due significati oppposti : crisi ed opportunità.

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  4. Sembra facile.
    Sembra molto facile con un colpo di penna o con quattro telefonate cancellare una struttura con una storia?
    Sembra molto facile sdradicare una famiglia dalle loro abitudini dalle loro cose portandoli direttamente alla morte?
    Sembra facile mandare sull’astrico centinaia di dipendenti con a carico familiari, mutui prestiti?
    A me sembra utopia pura; certo qualcosa occorre fare per ritrovare la serenita sia negli anziani che in coloro che da una vita li assistono chiamandoli spesso mamma o papà.
    Occorre chiedere a chi negli anni se ne è infischiato della Struttura, ma credo che sicuramente non si debba chiedere ne agli anziani ne ai dipendenti e nemmeno alla Cooperativa Azione Sociale che secondo me ha fatto bene negli anni non facendo mancare niente agli ospiti di Casa Serena.
    Commissario Croce dica che ha scherzato per favore, non è possibile questa chiusura.

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  5. evvai, così i soci in affari del +++++++++++saranno contenti perchè le loro case di cura si riempiranno di vecchietti.

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  6. MADDOCCO Antonino 17 Novembre 2012 12:39

    Ma cosa vi aspettavate…tutti a gioire….ahahahahah…poveri illusi….I POTERI FORTI SONO SEMPRE PRESENTI E NON SI TOCCANO

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  7. Come volevasi dimostrare….hanno inviato la “CROCE” e questi sono i “CHIODI”….lo stesso principio MONTIANO tagliamo e buona notte cu campa campa e cu mori mori….per fare questo basterebbe anche un ragazzino di 10 anni…ricostruire è un lavoro che ne Croce ne Monti sono in grado di fare….mettiamoci al lavoro e riprendiamoci la Città e la Nazione….NON VOTATE MAI PIU’ PER I VECCHI PARTITI METTIAMOCI LA FACCIA E FACCIAMONE DI NUOVI…PROPONIAMO IDEE NUOVE ….UNA NUOVA FILOSOFIA DI BUSINESS LEGATA AD UNA NUOVA FILOSOFIA DI VITA CHE RIPARTA DALL’AMBIENTE E LA SOLIDARIETA’ SOCIALE….se non lo facciamo ADESSO sarà troppo tardi lavoremo a 300€ al mese come i cinesi che si impiccano negli stabilimenti della APPLE…..RITROVATE L’ORGOGLIO E LA VOGLIA DI FARE MESSINESI L’INIZIO DELLA FINE E’ COMINCIATO….

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  8. Salvatore Vernaci 17 Novembre 2012 13:14

    CASA SERENA non può chiudere, va messa a norma, certo! e la soluzione c’è, e ritengo anche immediata.
    Nella qualità di Direttore dei Servizi sociali, Presidente il Prof. Felice Cascio, avevamo affrontato il problema della messa a norma e trovata la soluzione, tramite Projet Financing. Fu redatto anche il relativo progetto. Non fu avviata, per via della scadenza del mandato del Presidente. Perché non riprendere tale soluzione? Perché non si emani, con immediatezza, un BANDO DI PROJECT FINANCING per la selezione del Concessionario, in possesso dei requisiti di legge, per l’adeguamento, a norma di legge, della struttura e gestione di CASA SERENA, ai sensi dell’art.. 153, comma 1 e seguenti del D.Lgs. n.163/2006 s.m.i., fissando il rapporto con il concessionario per un determinato numero di anni.
    In questo modo il finanziamento è a totale carico del concessionario, che dovrà essere onerato, oltre che della gestione di Casa Serena, pure della manutenzione dell’edificio per l’intera durata della concessione.
    Chiudere Casa Serena, ritengo che sia una decisione azzardata e che vada presa solo se non vi siano altre vie d’uscita.

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  9. Non pensavo di poter condividere un commento, specie se proveniente da “Asso (di bastoni) 36) su problematiche inerenti i servizi sociali. Sarò breve e conciso nelle argomentazioni che affronto. Al 31 dicembre 2007 l’allora commissario regionale dr. Gaspare Sinatra, ci mandò a casa sostituendo il consiglio di amministrazione dell’istituzione per il servizi sociali, all’epoca presieduto dal dr. Elio sauta con una commissione commissariale (termine di nuova coniugazione) presieduta dall’avv. salvatore Vernaci, ed Il dr. Gaetano Saja, allora responsabile del ervizio economico finanziario dell’istituzione che è stato sostituito col dr, Antonio Torrisi, ragioniere generale del Comune di Messina. Dal verbale di consegne al 31/12/2007 è stato evidenziato che tutte le fatture, dico tutte come non sarà difficile dimostrare, presentate dalle cooperative sociali riferite alle prestazioni contrattualmente effettuate durante il mese di dicembre 2007 erano state già pagate. Come primo atto la commissione commissariale ed il ragioniere generale del Comune di Messina dr. Antonio Torrisi è stato quello dell’approvazione del Bilancio economico di previsione 2008, redatto falsamente in quanto prevedeva un trasferimento del Comune a copertura dei costi sociali pari a e 15.569.000,00 e non di € 12.800.000,00, come comunicato dallo stesso Sinatra con nota del 14/12/2007 assunta in entrata dall’Istituzione per i servizi sociali in data 24/12/2007 protocollo n. 3648. Il detto che dice “chi bene incomincia è alla metà dell’opera” anche questa volta non trova smentita. Siamo all’inizio dello smantellamento dei servizi sociali con gravi danni non solo economici, ma sopratutto sociali. Attendiamo le successive mosse del dr. Croce il quale ha il privilegio di avere una famiglia, una casa ed una rispettosa pensione che gli assicura il futuro e lo mette al riparo delle alterne vicende che condizionano gli anziani costretti a ricorrere all’assistenza sociale che le comunità cittadine hanno il dovere di assicurare. .

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  10. La chiusura di Azione Sociale, e di Casa Serena, è un problema molto importante e serio. In tutta la vicenda, sulla quale evito miei pensieri personali, non può escludersi che il mandare a casa i dipendenti di Azione Sociale poteva leggersi tra determinati e significativi fatti. Seguo le disavventure di un mio cliente e, per quanto gli è capitato, avevo già dedotto (e segnalato) che si poteva celare tale obiettivo. “Mandare tutti a casa” prima o poi. Questo è quello che sta capitando, poi. Aprite gli occhi e, pensate, che la crisi non si scaccia con altre persone messe sulla strada e che, già per se, hanno delle grosse difficoltà andare ad andare avanti? E se all’orizzonte ci fosse un nuovo miraggio (nuova società cooperativa) con apposito orientamento politico volto alla eventuale volontà di attirare le attenzioni di coloro che oggi stanno per essere mandati a casa? Chiaramente le mie sono riflessioni, fatte alla luce della mia modesta esperienza, e chiaramente senza fare specifiche accuse nei confronti di nessuno. Vigilate e meditate gente, soprattutto meditate. Ma prima di ogni cosa aprite gli occhi.

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  11. A questo punto, in vista di queste ennesime chiusure ed ulteriori perdite di posti di lavoro, la domanda al Dott. Croce è spontanea: “E’ giusto chiudere “Casa Serena” con conseguenti disagi per anziani e serie preoccupazioni per i dipendenti, e non dichiarare il dissesto al Comune di Messina, per salvaguardare un’intera classe politica che è stata un fallimento per l’intera città?”. Si chiude Casa Serena per carenza di risorse? Dott. Croce, dichiari il dissesto al Comune, così spazziamo via questa classe politica inetta, e si può ripartire da zero. Che la Magistratura contabile faccia il suo corso e colpisca i responsabili del disastro, a cominciare dai dirigenti, esecutori servili di un più servile potere politico.

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