Cgil, FLC ed Fp illustrano i numeri che dimostrano il progressivo smantellamento del servizio sanitario

Cgil, FLC ed Fp illustrano i numeri che dimostrano il progressivo smantellamento del servizio sanitario

Cgil, FLC ed Fp illustrano i numeri che dimostrano il progressivo smantellamento del servizio sanitario

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giovedì 17 Novembre 2011 - 11:15

Nel solo triennio 2010/2012 il Governo nazionale ha tagliato 4 miliardi al settore sanità. Le iniziative delle Cgil proseguiranno domani, venerdì 18 novembre, con volantinaggi davanti alle principali strutture sanitarie della provincia a partire dalle ore 10.00.

Uno studio sullo stato della sanità in provincia: lo hanno presentato questa mattina la Cgil, la FLC e la Fp di Messina nell’ambito della Campagna nazionale “Salute fondamentale diritto” promossa in difesa della sanità pubblica, contro i tagli e l’introduzione di ticket.

“La Cgil ha organizzato questa iniziativa per rivendicare un Servizio sanitario pubblico, di qualità, che abbia livelli di assistenza analoghi su tutto il territorio nazionale – ha detto Lillo Oceano, segretario generale della Cgil di Messina, introducendo la conferenza stampa-. Non può essere che la riorganizzazione della sanità si traduca solo in tagli indiscriminati, riduzione di personale e introduzione di ticket. Occorre una seria riorganizzazione condivisa con le forze sociali e del territorio e non affidata ai soli manager, che assicuri adeguati livelli di assistenza”.
Nel corso della conferenza stampa insieme a numeri e analisi, è stato presentato un video realizzato durante la raccolta dati sulle liste d’attesa dal quale emerge in tutta evidenza l’impossibilità per un cittadino che ha urgenza di un esame diagnostico, d’attendere i tempi lunghi della sanità pubblica. “Minimo tre mesi di attesa, ticket il cui importo si avvicina al costo per effettuare privatamente lo stesso esame nell’arco di pochi giorni. È così che si uccide la sanità pubblica”, ha spiegato Clara Crocè, segretaria generale della Fp Messina che ha puntato poi il dito sul Commissario Poli che “nonostante le ripetute richieste di incontro formulate dalle organizzazioni sindacali, sta procedendo tra tagli e accorpamenti senza confrontarsi con alcuno. Un meccanismo inaccettabile visto che si parla di salute dei cittadini”.
Nel solo triennio 2010/2012 il Governo nazionale ha tagliato 4miliardi al settore sanità, “Tagli lineari che non hanno prodotto riqualificazione della spesa ma solo una diminuzione dei LEA, i livelli essenziali (ovvero Minimi) di assistenza”.
Per Cgil ed FP la politica dei Tagli lineari ha penalizzato soprattutto le regioni, come la Sicilia, sotto Piano di rientro perché anziché puntare alla riqualificazione della spesa e sulla rimodulazione dei servizi, ha imposto un meccanismo di taglio indiscriminato alle risorse che ha prodotto una caduta verticale nell’assistenza ai cittadini.
In Sicilia, infatti, l’analisi del Piano 2007/2009 evidenzia che, anziché agire sulle cause dei disavanzi, si è ricorso a ricavi aggiuntivi per oltre il 50%: addizionali fiscali, ticket e fondo statale.
Ad oggi la Sicilia ha raggiunto solo parzialmente i propri obiettivi. L’unico obiettivo centrato è la riduzione della spesa farmaceutica mentre risultano ancora da raggiungere (e quindi da completare nel triennio 2010/2012) la creazione dei PTA cioè quella Rete territoriale di assistenza che avrebbe dovuto giustificare e sopperire al taglio dei posti letto; la riorganizzazione dei servizi di urgenza ed emergenza; la revisione della Rete ospedaliera.

Le iniziative delle Cgil proseguiranno domani, venerdì 18 novembre, con volantinaggi davanti alle principali strutture sanitarie della provincia a partire dalle ore 10.00.

Alla conferenza stampa oltre a Lillo Oceano e Clara Crocè erano presenti il responsabile del Dipartimento salute della Cgil di Messina, Franco Di Renzo e la segretaria generale della Flc Messina, Graziamaria Pistorino.

IL DOSSIER :

Riduzione posti letto
In provincia di Messina, nel periodo 2010, l’Asp passa da 869 a 882 posti letto (+ 13) con una forte riconversione di posti letto nel periodo 2008-2010 (i pl per acuti passano da 815 a 794 <21, i pl di lungodegenza da 32 a 48 >16, i pl di riabilitazione da 22 a 40 >18 e pl post acuzie da 54 a 88>34).L’azienda Papardo/Piemonte subisce una riduzione passando da 575 a 543 (- 32 posti letto) e l’azienda Policlinico da 793 a 692 posti letto (- 100).
L’unico processo di riorganizzazione che va avanti nel settore dell’emergenza è quello della trasformazione dell’ex 118 in una nuova società – la SEOS- operazione con la quale si trasferiscono gli esuberi di personale sul pubblico con la previsione di assunzione di 400 operatori entro il 31/12/2011.

Rete territoriale/PTA
La riorganizzazione della Rete territoriale con la creazione dei PTA che doveva precedere il taglio dei posti letto risulta in forte ritardo. Nella Provincia di Messina entro il 31/12/ 2012 avrebbero dovuto nascere 6 PTA di cui 2 ex novo e 4 dalla rifunzionalizzazione di 4 plessi esistenti. In particolare avrebbero dovuto essere trasformati in Pta (presidi territoriali di emergenza):
• il presidio ospedaliero di Barcellona entro il 31 /12/ 2010
• il presidio ospedaliero di Lipari entro il 31/12/2011
• il presidio ospedaliero di Mistretta entro il 31/ 12/2010
• il presidio ospedaliero di s. Agata di Militello entro il 31/12/2012.
Ad oggi non è avvenuta alcuna trasformazione mentre via stampa il neo commissario Poli annuncia l’abbandono del progetto PTA e punta sulla creazione di non meglio precisati ospedali riuniti.

Liste d’attesa
Tra il 9 e il 14 novembre un team della Fp/Cgil di Messina ha effettuato un’indagine sulle liste di attesa dalla quale è emerso che – solo l’azienda Papardo/Piemonte e l’ASP di Messina hanno dei Centri unici di prenotazione come previsto dalla legge, mentre l’azienda ospedaliera Policlinico dispone di un unico numero di telefono dal quale vengono effettuate solo alcune prenotazioni. Ricordiamo che il Programma operativo della Regione parla di un Centro unico di Prenotazione regionale. Sul versante servizio poi, i tempi di attesa telefonica per la prenotazione per Asp e Pap/Piem, sono piuttosto lunghi (da un minimo di 10 minuti fino a 30 con frequenti cadute di linea). Al Policlinico tempi di attesa da 1 minuto a 19 ma non è possibile prenotare per tutti gli esami.
Sul versante tempi di attesa per gli esami, ancora una volta si lamentano tempi eccessivamente lunghi soprattutto sulla diagnostica d’emergenza e preventiva.

Qualche esempio:
Ecografia mammella: – Policlinico 22 febbraio 2012
– Papardo/Piem. Marzo 2012

Mammografia bilaterale:- Policlinico 1 anno
– Papardo/ Piem. 25/01/2012

Visita cardiologica: Policlinico, marzo 2012; Papardo/Piem NP

Risonanza magnetica nucleare del torace con contrasto:
– Papardo/Piem febbr 2012
– Policlicnico, Giugno 2012

Risonanza magnetica della colonna(con e senza contrasto):
– Policlinico, Marzo 2013
– Papardo/Piem giugno 2012

FOTO STURIALE

2 commenti

  1. ma a cosa servite voi sindacati??? perchè non guardate all’interno della sanità stessa gli sprechi che ci sn e impoegnatevi ad eliminarli anche voi…..lavoratori assunti chissà come, o assunti non per necessità ma per motivi politici….cari sindacati la casta siete pure VOI!!!!

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  2. La Fauci Salvatore 18 Novembre 2011 08:05

    Mentre venivano effettuati tutti questi tagli e riduzioni il sindacato CGIL esisteva? Adesso si vogliono risolvere i problemi della sanita’ con conferenze stampa e volantinaggio? A proposito volantini che una volta letti davanti alle strutture di sanita’ andranno a sporcare le nostre vie cittadine! Complimenti gran bella iniziativa. Saluti.

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