Casa Serena non chiude, arriva la soluzione tampone

Casa Serena non chiude, arriva la soluzione tampone

Francesca Stornante

Casa Serena non chiude, arriva la soluzione tampone

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lunedì 31 Dicembre 2012 - 14:32

Vertice decisivo oggi in Prefettura. E' stata concessa la proroga di un mese, il 3 gennaio iniziano i lavori di messa a norma, alcuni anziani verranno trasferiti provvisoriamente, cassa integrazione a rotazione per i lavoratori, in attesa di riaprire la struttura a tutti gli effetti.

Casa Serena non chiude. Non chiuderà oggi e non chiuderà almeno per tutto il mese prossimo. Questa è la certezza assoluta che è venuta fuori dal vertice straordinario che alle 13 ha riunito in Prefettura il Commissario Croce, l’esperto Dalmazio, il Dirigente del Dipartimento Servizi Sociali De Francesco, i sindacati. Il Prefetto Trotta, assente perché fuori Messina, ha comunque coordinato tutto affinché si riuscisse ad evitare il peggio per la struttura di Montepiselli, per gli anziani che ci vivono e per i lavoratori. Quella individuata oggi è una soluzione tampone, ma basta per aprire quello spiraglio che serviva per iniziare un percorso che scongiuri la chiusura. E’ stato deciso che ci sarà la proroga di un mese per garantire la prosecuzione del servizio. Il Dirigente De Francesco sta già preparando la determina e valutando i costi di questa proroga alla luce del fatto che Casa Serena ha un costo che si aggira sui 350 mila euro mensili. Lo sgombero degli anziani comunque è stato scongiurato. Oggi tutti dovevano abbandonare Casa Serena. Così non sarà. C’è però un dettaglio da non sottovalutare. Perché comunque in questi 30 giorni si dovrà lavorare per ridurre il numero degli anziani presenti nella struttura a 50 per motivi di sicurezza. Ad oggi sono una settantina gli ospiti di Casa Serena, portarli a 50 significa poter effettuare gli interventi di messa a norma mantenendo buona parte degli anziani all’interno e sfruttando solo il primo piano della struttura non contravvenendo così alle prescrizioni imposte. Si individueranno dunque gli anziani che possono sopportare meglio il trasloco, trasloco che comunque sarà solo temporaneo perché nel frattempo si darà il via agli interventi di messa a norma di Casa Serena. I primi, come annunciato già nei giorni scorsi, inizieranno il prossimo 3 gennaio e si tratta di quelli già appaltati per 80 mila euro e che si riferiscono alla messa a norma dell’impianto antincendio. Nel frattempo si cercherà di individuare quelle risorse di cui si è tanto parlato in questi mesi, circa 800 mila euro che dovrebbero essere stati già destinati alla casa di riposo e che serviranno per gli altri lavori. L’obiettivo è di finire tutto entro il mese di aprile e restituire a Casa Serena quella serenità che ormai era solo nel suo nome. Sul fronte occupazionale adesso inizierà una fase delicata che vedrà ancora una volta faccia a faccia sindacati e cooperativa. Dalla riunione di oggi è emerso che per i dipendenti della cooperativa Azione Sociale, già licenziati, si cercherà la strada che arrechi il minor danno economico possibile. Si sta valutando l’ipotesi di avviare la cassa integrazione a rotazione per questi mesi di lavori in cui nella struttura servirà meno personale perché minore sarà il numero degli anziani presenti. Anche loro però rientreranno a pieno regime quando la struttura sarà sistemata e riaprirà a tutti gli effetti battenti. Nel pomeriggio il Presidente della Regione Crocetta è andato a trovare gli anziani di Casa Serena e i lavoratori. Forse ha voluto vedere con i suoi occhi cosa significa Casa Serena, ha voluto incontrare quegli anziani così tenaci che l'hanno accolto con grande entusiasmo. Si chiude dunque con una notizia positiva il 2012 per Casa Serena, dopo questi ultimi mesi di vero dramma. Non è la soluzione in cui si sperava ma è comunque un modo per non distruggere l’esistenza di tutti quegli anziani che abbiamo visto difendere con le unghie e con i denti quel picco angolo di pace che si chiama Casa Serena. Non si poteva rimanere indifferenti davanti a quei volti segnati dal tempo e solcati da lacrime che nessuno avrebbe voluto vedere. Adesso inizia una fase importante per Casa Serena, i riflettori dovranno rimanere accesi per non ritrovarsi tra due mesi di nuovo al punto di partenza. Questi ultimi giorni del 2012 hanno dimostrato all’intera città di Messina, che era sull’orlo del dissesto economico, di quanto il tempo sia prezioso e non va sprecato. Adesso si spera non venga sprecato quello per la sistemazione di Casa Serena. (Francesca Stornante)

Un commento

  1. 1)Dopo Casa Serena, messa a norma di tutto l’ospedale Piemonte
    2) liberare le aree militari del centro e costruiamo la cittadella giudiziaria, con sezioni, civili e penali, aula bunker, un mare di posti macchine per avvocati e assistiti: liberiamo il centro-città dalle macchine.
    3)recuperare alla città lo spazio Fiera con intelligenza.
    4) e così via…..aggiungete voi il resto!
    facciamo diventare Messina Città degna civile e dignitosa!

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