Duferco al pontile di Giammoro. Uil: "Bravo Mega, c'erano malelingue"

Duferco al pontile di Giammoro. Uil: “Bravo Mega, c’erano malelingue”

Redazione

Duferco al pontile di Giammoro. Uil: “Bravo Mega, c’erano malelingue”

martedì 12 Settembre 2023 - 11:30

Il segretario Tripodi premia la politica del presidente dell'Autorità Portuale e bacchetta "la malevola e velenosa narrazione da parte di qualcuno"

“La richiesta di concessione per la gestione del nuovo Pontile di Giammoro formalizzata dalla Duferco all’AdSP dello Stretto guidata dal presidente Mega rappresenta un’ottima notizia per tutto il nostro territorio”.

Così Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina.

“E’ opportuno evidenziare – dice Tripodi – che la rilevante disponibilità manifestata dalla Duferco non era affatto scontata e, anzi, sovverte clamorosamente la malevola e velenosa narrazione, fatta filtrare incessantemente e in maniera tendenziosa da qualche ben determinato soggetto, secondo la quale era pressoché impossibile rendere operativo il nuovo Pontile di Giammoro nell’attuale condizione infrastrutturale. Invece, con profonda soddisfazione, prendiamo atto che la Duferco si è ufficialmente impegnata ad effettuare ingenti investimenti per quasi 22 milioni di euro e a procedere all’assunzione di 20 lavoratori che a regime diventeranno 50 nuovi posti di lavoro. Si tratta di impegni non banali e decisamente apprezzabili che meritano la giusta valorizzazione”.

“Auspichiamo che la nuova presenza della Duferco come operatore logistico al servizio del territorio contribuisca a diradare le tante nubi che, negli ultimi tempi, si sono pesantemente addensate in merito alle prospettive future dell’adiacente acciaieria di proprietà della stessa Duferco che sta vivendo una fase di difficoltà che si proiettano sui lavoratori impegnati nel sito. Contestualmente, è opportuno evidenziare che questa novità premia la convincente strategia portata avanti dal presidente dell’AdSp, Mario Mega, riguardo il futuro del Pontile di Giammoro”.

Pertanto, la Uil “esprime profonda soddisfazione per la scelta di prospettiva effettuata dalla Duferco e auspica che il dossier burocratico relativo alla concessione del Pontile di Giammoro si chiuda celermente in maniera tale da procedere a strettissimo giro con gli investimenti e le nuove assunzioni” ha concluso Ivan Tripodi.

Cisl: “Opera strategica”

«La formalizzazione della richiesta di gestione del Pontile di Giammoro da parte della Duferco è un passaggio importante che fa ben sperare sulla tenuta del sistema industriale dell’intera provincia». Ad affermarlo è il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi, che aggiunge come «sarà importante che questa opera strategica sia a disposizione dell’intero territorio per produrre quel valore aggiunto che quella area può offrire. C’è la necessità, però, di investimenti strutturali e infrastrutturali per poter rendere attrattivo il territorio a nuovi insediamenti ma soprattutto sia di supporto alle attività attualmente presenti sul territorio».

La Cisl, da diversi mesi, pone l’accento sulla necessità di riprendere e dare nuovo slancio alle aree industriali ed artigianali della provincia di Messina. Dall’area di Larderia alla zona Asi di Giammoro e quelle della zona tirrenica, il pontile può diventare l’occasione per molte realtà produttive di essere finalmente competitive sul mercato internazionale. «Occorre lavorare per una giusta ricaduta occupazionale e di sviluppo per tutta la provincia – sottolinea Alibrandi – il pontile deve diventare una infrastruttura a servizio delle aziende e del lavoro dell’area industriale. E chi otterrà la concessione dovrà garantire, oltre all’applicazione dei contratti di lavoro nazionali siglati dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sul territorio nazionale, anche la buona manutenzione dell’opera affinché resti sempre funzionale e in uno stato adeguato alle necessità delle imprese. Su questo aspetto tutti coloro che hanno un ruolo, anche le parti sociali, hanno l’obbligo di vigilare. Bisogna evitare quel dumping contrattuale che rischierebbe di cannibalizzare il valore aggiunto che questa opera deve rappresentare per il territorio. Il pontile dovrà, inoltre, essere attrezzato, serviranno investimenti ma siamo convinti che questo potrà essere un punto di forza di tutta l’area».

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