Anomalie nell'assistenza domiciliare disabili, Cisl e Uil contro la coop Alba

Anomalie nell’assistenza domiciliare disabili, Cisl e Uil contro la coop Alba

Anomalie nell’assistenza domiciliare disabili, Cisl e Uil contro la coop Alba

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mercoledì 02 Aprile 2014 - 17:22

Le Funzioni Pubbliche di Cisl e Uil denunciano una gestione poco trasparente dei lavoratori e del servizio da parte della coop Alba del servizio di assistenza domiciliare disabili e chiedono al Comune di avviare subito una verifica.

Mentre non si sono ancora esaurite le polemiche sulle ultime novità che riguardano il futuro dei servizi sociali e si attende con trepidazione la pubblicazione dei nuovi bandi, arriva una durissima denuncia. A lanciare l’allarme sono Cisl e Uil che parlano di “anomalie nella gestione del servizio di a assistenza domiciliare disabili gestito dalla Cooperativa Alba”. Secondo i segretari generali di Cisl Fp e Uil Fpl, Calogero Emanuele e Giuseppe Calapai, “la contrattualizzazione dei lavoratori avviene con una distribuzione del numero di ore diversificato con scelte assai discutibili che hanno ingenerato doglianze e proteste da parte dei lavoratori”.

“Addirittura – denunciano Emanuele e Calapai – a lavoratori particolarmente privilegiati è stata operata un incremento orario a discapito di altre lavoratori aventi gli stessi requisiti. E’ necessario che nei bandi di prossima stesura venga disciplinato il ricorso alle sostituzioni dei lavoratori e nel contempo venga prevista una vera vigilanza sulla qualità del servizio erogato all’utenza. La gestione poco trasparente delle sostituzioni dei lavoratori e dello scorrimento in graduatoria in violazione dell’anzianità di servizio espletato per conto del Comune, a parità di qualifica e senza alcuna motivazione, oltre che violare le procedure e norme contrattuali e i principi di legalità e dell’equità, finisce per determinare un clima di tensione fra i lavoratori che può avere conseguenze anche sull’utenza. Già alcuni lavoratori hanno dato luogo a vertenze per effetto del mancato rispetto della graduatoria da parte di talune cooperative e non vorremmo che questo generi ulteriori ricorsi e contenzioni anche in previsione dell’affidamento dei nuovi servizi”.

Per le Federazioni del Pubblico Impiego della Cisl e della Uil è necessaria una maggiore trasparenza anche nei passaggi di gestione, al fine di consentire non solo continuità lavorativa ma anche esperienza professionale e considerato che la tematica dei passaggi dei lavoratori deve essere ben tenuta in considerazione dal Comune vista anche la più volte espressa volontà di garantire i lavoratori di Casa Serena nei passaggi futuri di gestione di altri servizi.

“Non possiamo pensare – sostengono Emanuele e Calapai – di danneggiare ingiustificatamente i lavoratori aventi diritto ne rischiare di generare un clima di tensione e di contrapposizione. C’è bisogno di maggiore trasparenza nei prossimi passaggi di gestione e per questo chiediamo chiedono al Direttore Generale, all’Assessore ai Servizi Sociali e al Dirigente dei Servizi Sociali di disporre una verifica nel rispetto delle graduatorie sulla base dell’anzianità di servizio a parità di qualifica e della conformità dei contratti di lavoro di tutti gli operatori che gestiscono i servizi per conto del Comune”.

La Cgil però replica a muso duro alle affermazioni di Emanuele e Calapai sulle graduatorie del servizio di assistenza disabili. “E’ utile precisare che durante il passaggio di gara dalle tre cooperative uscenti Nuove solidarietà, FARO 85 e Azione Sociale verso la cooperativa subentrante ALBA, ha partecipato anche la CISL in rappresentanza di uno sparuto gruppo di lavoratori della FARO 85. Mentre la UIL non è mai stata presente in quanto non rappresenta alcun lavoratore. “Grazie all’approvazione rigida della norma capitolato di appalto sono stati assunti 55 lavoratori sulla scorta dell’anzianità di servizio. Gli esuberi dal numero 55 al numero 70 sono stati assunti con contratti a 18 ore – dichiarano Clara Crocè Segretaria Generale della FPCGIL e il direttivo aziendale dei lavoratori di ALBA – grazie alla donazione delle ore dei lavoratori che hanno rinunciato alla sottoscrizione del contratto di a 38 ore, pur di mantenere i livelli occupazionali. Considerato il numero elevato degli utenti e le assenze per malattia 104, ferie, e quant’altro, i lavoratori considerati esuberi dal n. 55 al numero 70 vengono impegnati dalla cooperativa per un numero superiore di ore. Per tali motivi, la FPCGIL ha già richiesto alla cooperativa la variazione dei contratti da 18 a 30 ore. La FP CGIL non consentirà la guerra tra i lavoratori”.

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