Inaugurato l’Ospedale didattico veterinario: è l'unico del Sud Italia

Inaugurato l’Ospedale didattico veterinario: è l’unico del Sud Italia

Emma De Maria

Inaugurato l’Ospedale didattico veterinario: è l’unico del Sud Italia

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lunedì 20 Maggio 2013 - 15:04

Quattro le unità operative complesse tra medicina interna, chirurgia, riproduzione animale ed anatomia patologica, destinate all’assistenza di animali da compagnia e non convenzionali che consentiranno di garantire un servizio h24 anche nei giorni festivi e prefestivi. Ed inoltre, 27 servizi assistenziali, un’unita di terapia intensiva e sale degenza diversificate per cani, gatti ed animali affetti da gravi patologie infettive

Apre ufficialmente le porte l’Ospedale Didattico Veterinario. La complessa ed articolata struttura, destinata alla cura di piccoli e grandi animali ed alla formazione dei veterinari del futuro, è stata inaugurata questa mattina, presso l’Aula Magna del Dipartimento di Scienze Veterinarie, alla presenza del Rettore, Francesco Tomasello.

Polo sanitario e didattico d’eccellenza, l’Odv rappresenta l’unica struttura ospedaliera didattica presente nel Mezzogiorno d’Italia. Quattro le unità operative complesse tra medicina interna, chirurgia, riproduzione animale ed anatomia patologica, destinate all’assistenza di animali da compagnia e non convenzionali che consentiranno di garantire un servizio h24 anche nei giorni festivi e prefestivi.

Una giornata inaugurale alla quale hanno presenziato gli storici docenti della facoltà di Medicina Veterinaria, tra loro anche l’ex preside Orazio Catarsini. Seduta in terza fila anche la professoressa Adriana Ferlazzo, docente di Fisiologia Veterinaria e candidata rettore, ed il professore Giacomo Dugo, docente di Scienza degli alimenti anch’egli in corsa per la poltrona di piazza Pugliatti, in prima fila ad ascoltare l’intervento di Tomasello.

“Oggi si inaugura un percorso che è destinato a crescere ancora – ha esordito il rettore -, un progetto ambizioso che trae impulso dalla sua base: gli studenti ed il loro profondo amore verso gli animali sono l’anima di questo progetto. Il forte desiderio di conoscenza espresso in questi anni dal corpo studentesco di Scienze veterinarie – ha ricordato Tomasello – ha saputo mettere in moto un percorso virtuoso che ci ha condotti alla realizzazione di un presidio ospedaliero didattico all’interno del polo universitario dell’Annunziata. Formazione e pratica clinica all’interno della medesima sede, oggi sono finalmente realtà – ha rivendicato con orgoglio il rettore uscente – un’esigenza per la realizzazione della quale l’ateneo si mosso attingendo a fondi del proprio bilancio. Un ospedale veterinario non è né più né meno di un Policlinico universitario – ha poi puntualizzato Tomasello – perché il paziente animale non ha nulla di diverso rispetto al paziente umano. Adesso continuiamo a camminare insieme per il raggiungimento di nuovi ed importanti obiettivi: un percorso che non dovrà guardare in maniera esclusivistica però al superamento dell’esame di accreditamento europeo”.

E sul completamento dell’ospedale per grandi animali, passaggio cruciale per la conclusione della procedura di accreditamento, Tomasello aggiunge: “Stiamo lavorando al suo completamento: sono già stati presentati i progetti ed assegnate le risorse”. Infine, lo sguardo del rettore uscente si sofferma sul ruolo dell’istituzione universitaria e sul cammino che la attende: “L’elemento continuità dovrà esserne una caratteristica finalizzata al perseguimento del progresso dell’ateneo; pertanto – ha concluso Tomasello – coloro che ce l’hanno consegnata dovranno essere rispettati. L’università non esiste per i suoi professori; l’università esiste solo per i suoi studenti ai quali devono essere aperte e rese accessibili le porte della conoscenza”.

Al professore Antonio Pugliese, presidente dell’Ospedale Didattico Veterinario e docente di Clinica Medica Veterinaria, il compito di illustrare funzioni e potenzialità del polo sanitario: “Celebriamo il raggiungimento di un traguardo di indiscusso valore per l’ateneo peloritano – ha esordito il docente – la piena operatività di una struttura complessa ed articolata vocata all’assistenza di piccoli e grandi animali ed alla formazione dei giovani professionisti del futuro. Un eccellenza, sul piano della formazione e dell’impiego di strutture diagnostiche e strumentali, che ha visto l’Università di Messina protagonista di un notevole e gravoso impegno finanziario – ha spiegato Pugliese – grazie al quale si sono potute porre in essere le basi per il concretizzarsi del percorso di accreditamento del corso di laurea in Medicina Veterinaria in seno alla Comunità accademica europea: un obiettivo che saremo in grado di centrare nel corso del prossimo anno. E’ il dato tangibile di un accademia che ha fatto propria un’esigenza sempre più vasta e sentita nell’opinione pubblica, legata alla necessità di usufruire un servizio sanitario adeguato per i propri fedeli compagni di vita”.

L’ospedale veterinario consta di ben 27 servizi assistenziali, di un’unita di terapia intensiva e di sale degenza diversificate per cani e gatti e per animali affetti da gravi patologie infettive.

Soddisfatto il professore Santo Cristarella, presidente dell’Azienda Zootecnica, che pragmaticamente rivolge lo sguardo al superamento di quelle lacune che consentiranno alla struttura, di fatto operativa dallo scorso 18 febbraio, di entrare a pieno regime: “Siamo in attesa di dotarci di ulteriori strumenti diagnostici – ha spiegato – tra questi una apparecchiatura Tac, per l’acquisto della quale è in corso l’espletamento relativo bando di gara”.

Azienda Zootecnica, attigua ai locali del plesso ospedaliero, per il completamento della quale sono stati già stanziati 300 mila euro: “Tra ottobre e novembre del prossimo anno – ha assicurato Cristarella – la struttura verrà così ultimata”.

L’intervento del professore Massimo De Majo, direttore sanitario dell’Odv, si è soffermato invece sulle attività inerenti ruolo e funzione del personale medico: “L’Ospedale didattico rappresenta uno strumento scientifico e tecnologico all’avanguardia del nostro Dipartimento che dovrà essere punto di riferimento per il territorio ed elemento di compartecipazione – ha precisato – una realtà che prevede il coinvolgimento diretto dei docenti dei settori clinici, dalle 9 alle 20, e la presenza di quattro professori a contratto per la turnazione notturna, festiva e prefestiva. Un servizio assistenziale che consentirà agli studenti, supervisionati e guidati da docenti, ricercatori e professionisti, di poter caratterizzare il proprio percorso formativo professionale”.

Questi i numeri dell’Odv: 8 sale visita, 3 sale operatorie, 2 sale radiologiche dotate di strumentazioni di radiologia digitale, una sala per esami ecografici, una area di primo soccorso, un laboratorio di analisi, una sala visita dedicata agli animali esotici, sale degenza per cani e gatti e per animali affetti da gravi patologie infettive, una camera destinata alla specie equina, sala d’attesa, accettazione ed una sala necroscopica.

A chiudere la giornata inaugurale, l’intervento del professore Antonio Panebianco direttore del Dipartimento di Scienze veterinarie: “La mia memoria non può non ricordare i momenti che hanno preceduto la progettazione di questa facoltà: un precorso difficile segnato da impasse che però non hanno smorzato il nostro entusiasmo e ci hanno condotti a questa giornata che ci vede protagonisti, insieme ai nostri studenti ed ai nostri ricercatori, di un cammino ormai segnato”.

Il Maestro Togo, al secolo Enzo Migneco, ha fatto sapere l’ex Direttore Amministrativo, Pino Cardile, donerà gratuitamente all’Università di Messina un’opera a tema, in ricordo dell’inaugurazione, che verrà sistemata all’interno dell’Ospedale Veterinario.

Emma De Maria

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