Controllando una nota societa' attiva a Panarea, la Guardia Costiera ha scoperto un impianto fuori legge nel barellonese

Un impianto di smaltimento del barcellonese continuava a trattare rifiuti e materiale di scarto malgrado non avesse più le necessarie autorizzazioni. Lo hanno scoperto la Capitaneria di Porto di Milazzo e la Direzione distrettuale antimafia di Messina.

L’impianto, multato, smaltiva una gran mole di materiale, ben al di sopra di quanto risultasse dalla documentazione dei mezzi che andavano a conferire. Quando la Capitaneria ha eseguito il controllo insieme ai tecnici dell’Arpa, ad esempio, l’impianto ospitava almeno il triplo del materiale indicato nelle schede ufficiali. Adesso gli investigatori mirano a scoprire come e dove è stato “buttato” il materiale non trattato in impianto, che comunque non era più in regola da tempo. Ma soprattutto che potenziale inquinante ha avuto.

Trentasei gli indagati per illecito smaltimento, multati per 13 mila euro. L’indagine è scattata perché la Capitaneria di porto di Milazzo era stata insospettita dallo stano andirivieni dei mezzi, da Panarea al barcellonese, di una nota ditta operante nell’arcipelago. Hanno cosi’ scoperto altre numerose imprese che utilizzavano l’impianto barcellonese.