Edilizia & Elezioni. Messina la città più vincolata d'Italia

Edilizia & Elezioni. Messina la città più vincolata d’Italia

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Edilizia & Elezioni. Messina la città più vincolata d’Italia

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martedì 31 Maggio 2022 - 13:39

Chi si candida ad amministrare la città deve avere consapevolezza dei gravi problemi che bloccano l'edilizia e deve impegnarsi a risolverli con competenza e determinazione

Abbiamo sentito nuovamente l’Ing. Francesco Triolo, ex presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Messina, ormai ospite fisso di Tempostretto, per la trattazione di argomenti tecnici specialistici, ma che risultano di interesse collettivo in merito alle problematiche edilizie della città. Questa volta il noto professionista richiama l’attenzione dei candidati a sindaco su un tematica di significativa rilevanza per i cittadini e per le concrete possibilità di sviluppo del nostro territorio.

Tantissimi candidati e cinque potenziali Sindaci per cercare di far decollare finalmente Messina. Slogan uguali, come se tutti fossero orientati ad un unico obiettivo: crescita dell’economia passando dal turismo, realizzazione di infrastrutture e servizi e soprattutto tanto lavoro per tutti. In un’unica parola … si punta soprattutto sull’edilizia.

Ma dove finiscono le parole e le buone intenzioni, iniziano i problemi. I propositi ci sono, ma i fatti dimostrano che la materia è troppo complessa. Edilizia è sinonimo di matematica.

Un’equazione si risolve partendo dalla conoscenza dei dati e solo dopo si cercano tutte le possibili soluzioni. Proveremo a dare qualche dato.

A Messina l’edilizia è frenata da troppi vincoli

In tantissimi non sanno che Messina è la città più “vincolata d’Italia”.

Siamo in zona altamente sismica; abbiamo un Piano Paesaggistico esteso a quasi tutto il territorio; esiste la zona protetta (Zps) in relazione alla migrazione dei volatili sull’area dello Stretto; nella fascia compresa tra Paradiso e Mortelle esiste un’altra zona definita Q ove non è possibile occupare “nuovo suolo vegetale”; c’è il vincolo idrogeologico e quello derivante dall’invarianza idraulica e l’impossibilità (se non in zona B) di costruire entro i 150m dal mare.

Se non bastasse, ultimamente la Regione Sicilia (con la complicità di tutte le amministrazioni comunali messinesi succedutesi) ha imposto che quasi l’80% del territorio messinese ricadesse in zona di “attenzione” P.A.I. (Piano di Assetto Idrogeologico) con un inter progettuale e autorizzativo altamente complesso (legato ad un asse Palermo- Catania – Messina).

Abbiamo un Prg vecchio e non più attuale rispetto alle esigenze odierne.

Parte di via La Farina verso Via Acireale (zona centro-sud) (parte bassa), risulta interessata dalle ex zone Asi e Zis. Dal 2012 la Regione Sicilia ha interdetto qualsiasi intervento ad esclusione della normale manutenzione. Da oltre 10 anni si dovrebbero fare dei Piani Attuativi ad oggi mai realizzati.

Oltre un anno fa l’Ordine degli Ingegneri, unitamente a quello degli Architetti, per migliorare e sviluppare “l’edilizia minore” (la vita dell’economia messinese) aveva redatto e fatto approvare anche in Consiglio Comunale la modifica dell’Art.3 delle Norme di Attuazione del Prg (Piano regolatore generale).

Questa disposizione normativa riguarda la disciplina delle opere minori quali la realizzazione di tettoie, giardini di inverno, sottotetti e pertinenze in generale. La modifica consentirebbe una migliore interpretazione tecnica e giuridica in fase di presentazione dell’istanza e al contempo una maggiore estensione della norma.

Le tettoie avranno ad esempio ampiezza di 4m e non più di 3m, potranno essere aperte da solo due lati e non necessariamente da tre. Per i sottotetti la quota più bassa verrebbe portata a 1m anziché gli attuali 87 cm ecc…

La modifica approvata dal Consiglio comunale sarebbe dovuta andare a Palermo (Regione Sicilia) per la definitiva approvazione.

Sembra che la Delibera non sia mai partita da Messina!

Bonus e Superbonus edilizi fermi

Al momento unica cosa fattibile a Messina potrebbe essere l’utilizzo dei Bonus e Superbonus Edilizi in relazione ai fabbricati esistenti. Anche questo caso in pochi sanno che il “sistema” si è bloccato a seguito di opinabili scelte governative che hanno congelato i crediti fiscali di Professionisti e Imprese.

Solo in pochi si stanno occupando del problema, altri lo conoscono, ma non lo comprendono.

Chi parlerà di nuovo Piano Regolatore, Piani Urbanistici, Ponte sullo Stretto, imponenti Infrastrutture costruite con i fondi del PNR, dimostrerà di non conoscere la realtà messinese e continuerà a sperare in qualcosa che sarà oggetto di una prossima campagna elettorale.

Se non riescono a risolvere le cose più semplici, quelle difficili risultano impossibili.

Ing. Francesco Triolo

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