L'effetto trampolino dei Peloritani, ecco perché a Messina piove tanto col maestrale

L’effetto trampolino dei Peloritani, ecco perché a Messina piove tanto col maestrale

Daniele Ingemi

L’effetto trampolino dei Peloritani, ecco perché a Messina piove tanto col maestrale

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venerdì 04 Novembre 2022 - 07:01

La città di Messina è una delle più piovose quando prevalgono le correnti dal Nord Ovest

Come abbiamo spiegato in questo articolo finalmente sabato arriverà la pioggia su gran parte del territorio siciliano, in modo particolare sul messinese. Visto la tipologia di perturbazione, a carattere freddo, la città di Messina potrebbe essere interessata da precipitazioni, a tratti anche abbondanti. Anche dopo l’allontanamento del fronte freddo. In questi casi, quando il fronte della perturbazione si allontana verso la Grecia, il tempo va gradualmente a migliorare, con l’arrivo delle schiarite e la rotazione dei venti dai quadranti settentrionali, fra nord-ovest e nord. Ma nonostante l’allontanamento della perturbazione e l’apertura di ampie schiarite, l’instabilità residua, lasciata in eredità dalla stessa, sarà in grado di dare luogo ad acquazzoni, a tratti anche intensi, per buona parte del prossimo weekend.

L’effetto trampolino dei Peloritani con le piogge da NW

In questi casi il gioco dell’orografia dei rilievi messinesi, in particolare dei Peloritani, con il solito “effetto trampolino” alle correnti da Nord-ovest è fondamentale per creare l’ambiente adatto alla formazione di nuvoloni carichi d’acqua sopra la città. In queste situazioni i venti umidi da NW, in discesa dal Tirreno, incontrando i rilievi dei Nebrodi e dei Peloritani tendono ad ascendere verso l’alto formando enormi nuvoloni cumuliformi dall’aspetto torreggiante. Spesso è proprio grazie a questa “ascesa” orografica che le particelle d’aria vengono aspirate fino allo strato di aria molto instabile, dove è presente la libera convezione che farà continuare a salire la singola particella d’aria, fino a quando la stessa non si raffredderà e raggiungerà la stessa temperatura dell’ambiente circostante. Questa dinamica spesso è all’origine dei grossi cumuli e cumulonembi che si sviluppano sul versante sopravento dei Peloritani, e che poi, superando il crinale, vengono spinti dal vento dominante in quota verso lo Stretto e la città di Messina, scaricando brevi ma intensi acquazzoni, estremamente localizzati in singoli quartieri. Questi sistemi nuvolosi di natura orografica solitamente scaricano gran parte delle precipitazioni in aree molto ristrette, mentre tutto attorno non si verifica nemmeno un piovasco e magari esce anche il sole.

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