E’ rottura definitiva tra Buzzanca e Udc. Il sindaco: «Se non ci sono le condizioni per andare avanti si torna a votare»

E’ rottura definitiva tra Buzzanca e Udc. Il sindaco: «Se non ci sono le condizioni per andare avanti si torna a votare»

E’ rottura definitiva tra Buzzanca e Udc. Il sindaco: «Se non ci sono le condizioni per andare avanti si torna a votare»

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lunedì 14 Novembre 2011 - 19:50

Ennesimo botta e risposta tra il sindaco e D’Alia. Il senatore centrista: «Buzzanca pensa alle dimissioni e vuole scaricare ad altri la responsabilità?». Il primo cittadino: «Per proseguire devo capire chi sono i miei alleati»

Stavolta la rottura sembra davvero definitiva. Il matrimonio forzato tra l’Udc e il sindaco Buzzanca pare essere arrivato ad un passo dal divorzio. Ed è difficile considerare una semplice coincidenza il fatto che ciò accada nei giorni successivi a due fatti apparentemente distanti: la caduta del governo Berlusconi e la nuova sentenza della Corte Costituzionale sul doppio incarico. La crisi di Palazzo Zanca era nell’aria, adesso è scoppiata e per la prima volta in tre anni Buzzanca non esclude l’ipotesi di elezioni anticipate. Andiamo con ordine. Sabato durante l’assemblea provinciale dell’Udc Gianpiero D’Alia aveva sferrato un duro attacco al sindaco “alleato”, parlando di bilancio comunale «sovrastimato», definendolo, insieme al presidente della Provincia Ricevuto, «servo sciocco» del Governo romano e invitandolo a fare una scelta tra le cariche di sindaco e di deputato. La prima reazione di Buzzanca è arrivata stamattina: «Sentirò le forze politiche che sostengono l’amministrazione – la sua dichiarazione – vedrò, anche alla luce delle vicende nazionali, se sussistono o meno le ragioni dell’alleanza». Al tempo stesso l’analisi (condivisibile) si è spostata sul fatto che «l’Udc ha quattro assessori e il vicesindaco», come dire: se il bilancio è sovrastimato, i suoi esponenti non se ne sono accorti? E sul doppio incarico: «Non mi farò dettare l’agenda da D’Alia».

Nel pomeriggio la miccia accesa è definitivamente esplosa. «Non capisco – ha dichiarato D’Alia in un comunicato stampa – la ragione per la quale l’onorevole Giuseppe Buzzanca si stia agitando così tanto per alcune mie dichiarazioni rese nel corso del congresso cittadino dell’Udc. Dopo la sentenza della Corte costituzionale è infatti scontato, a meno che i suoi avvocati non l’abbiano informato, che il sindaco debba esercitare l’opzione sulla scelta dell’incarico ed in tempi molto rapidi. Una reazione di questo tipo si può giustificare solo se Buzzanca stia pensando alle dimissioni, in modo da fuggire dalle sue responsabilità e, così scaricare su altri, responsabilità che, invece, sono solo sue. In ogni caso – conclude D’Alia – se Buzzanca, per calcolo personale, vuole lasciare la poltrona di sindaco, anche il presidente della Provincia regionale di Messina, Nanni Ricevuto, deve lasciare l’incarico, poiché entrambi sono frutto di un accordo politico che verrebbe meno per scelte del Pdl».

La seconda e ultima reazione di Buzzanca è di quelle che segnano una svolta in questo mandato amministrativo: «Queste secondo voi sono dichiarazioni da alleato o da avversario? Parliamoci chiaro, per continuare ad andare avanti devo sapere chi sono i miei alleati. C’è una continua crisi in consiglio, l’Udc un giorno è maggioranza e un giorno è opposizione, Fli e Mpa sono definitivamente passati all’opposizione. Se non ci sono le condizioni, torniamo a votare a marzo, ad aprile. E io mi ricandido, non scappo. Ma come faccio ad andare avanti così? Questi sono giorni di grande amarezza per me, a causa dell’indagine per il disastro di Giampilieri. Il giorno dopo dai miei alleati mi sarei aspettato solidarietà, e invece sono stato definito servo sciocco e falsario». Ecco perché, stando anche alle parole del sindaco, l’ipotesi di elezioni anticipate, già in primavera, è tutt’altro che lontana. I rapporti tra Udc e Pdl non sono mai stati idilliaci, la presenza dei centristi in Giunta a volte è sembrata quasi “estranea”. Adesso sembra essere arrivato il momento della resa dei conti.

6 commenti

  1. buzzy ,buzzy questi non sono tarallucci.A casa devi andare e li devi restare,ciao

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  2. x la redazione.Non avete una foto migliore di Buzzy? Per favore non mi fate dormire la notte vedendo il collo storto e la faccia da “SERVO,SCIOCCO E FALSARIO” .lo ha detto lui,non io.

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  3. D’alia se per caso dovessi leggere questo commento….ricordati che sei stato uno di quelli che ha votato contro il taglio dei privilegi ai deputati del Parlamento …tu come tutti i tuoi colleghi siciliani….che ..non ti bastano quelli di soldi adesso vuoi pure quelli del Comune??????????

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  4. ommetto, non ti ha salvato nemmeno l’elmetto …..

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  5. bonanno giuseppe 15 Novembre 2011 08:40

    Caro Luksis, non mi pare, forse sei male informato o non leggi credo che sia Terzo polo, PD, IDV sono per la riduzione del parlamento e per i tagli alla Politica, chiaramente ti do ragione per l’abolizione delle Province.

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  6. Questa corsa alla riduzione della politica non mi piace e non mi affascina, soprattutto oggi che una manovra di palazzo ha portato al governo un tecnico che non ha nessun mandato popolare. Non vorrei che di antipolitica in antipolitica si arrivasse a un nuovo Ducetto! Bene la razionalizzazione dei costi della politica, ma attenti: dietro l’angolo ci sono i banchieri coi loro interessi che spesso noi coincidono con gli interessi del popolo!

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