Elezioni politiche, come orientare le nostre scelte esercitando il diritto di voto

Elezioni politiche, come orientare le nostre scelte esercitando il diritto di voto

.

Elezioni politiche, come orientare le nostre scelte esercitando il diritto di voto

. |
mercoledì 03 Agosto 2022 - 16:22

La riflessione dell'avvocato Giuseppe Vitarelli in vista del voto del 25 settembre

di Giuseppe Vitarelli

In vista delle votazioni per l’elezione dei componenti del Parlamento Italiano noi elettori ci poniamo numerose domande. Ci chiediamo effettivamente come orientare le nostre scelte esercitando il nostro diritto di voto, fondamentale e inviolabile. Con l’attuale legge elettorale possiamo scegliere il Partito e la lista che preferiamo, ma non possiamo scegliere il candidato. Pertanto per la scelta dei candidati ci dobbiamo fidare delle valutazioni fatte dagli organi di vertice dei partiti, che hanno il delicato ruolo di selezionare le persone alle quali affidare il compito di fare funzionare correttamente le Istituzioni dello Stato e dare l’indirizzo politico alla pubblica amministrazione, i cui impiegati vengono selezionati con concorsi pubblici nel rispetto della legge, approvata in Parlamento dai rappresentanti politici del popolo sovrano. I partiti dovrebbero organizzarsi con metodo democratico come previsto dall’articolo 49 della Costituzione, in quanto il metodo democratico è un principio fondamentale inviolabile ed immodificabile del nostro sistema costituzionale e del nostro ordinamento giuridico, tanto che è enunciato già nel primo articolo della Costituzione, che stabilisce che la nostra è una Repubblica democratica fondata sul lavoro (articolo 1 della Costituzione) e conclude stabilendo che la forma repubblicana non può essere oggetto
di revisione costituzionale (vedi articolo 139 della Costituzione). Pertanto monarchia e fascismo e qualsiasi forma di regime autoritario è radicalmente incompatibile con la nostra Costituzione, che è stata approvata dai nostri Padri costituenti come soluzione definitiva ed immodificabile per la difesa dal fascismo e da qualsiasi tipo di regime di natura dittatoriale e sovranista.

I candidati scelti dalle segreterie

I partiti politici ci proporranno delle liste con dei candidati da eleggere in parte con il sistema proporzionale, elencati secondo un ordine scelto dai partiti, per cui se quel partito prende un seggio, sarà eletto solo il primo della lista e se prenderà due seggi risulteranno eletti il primo e il secondo della lista, così di seguito secondo l’ordine stabilito dalla dirigenza del partito. Il voto contestualmente sarà dato per i collegi uninominali di natura maggioritaria. I partiti proporranno un nome di un candidato per ogni lista o coalizione di liste, che vengono formate anche per beneficiare del premio di maggioranza, in caso di vittoria delle elezioni. Questo sinteticamente l’aspetto tecnico formale con cui si esercita il diritto di voto. Tra le novità c’è quella che potranno votare i diciottenni anche per i candidati al Senato e che è stato ridotto di circa 1/3 il numero dei parlamentari da eleggere. Ma il 25 settembre la scelta veramente importante è quella che definirei sostanziale, relativa ai contenuti.

La responsabilità dei partiti

Per realizzare un leale rapporto tra partiti e candidati da un lato ed elettori dall’altro, basato sulla buona fede, la correttezza e la trasparenza, per un leale rapporto di collaborazione e di fiducia tra candidati ed elettori, il partito deve proporre un progetto politico coerente con i principi e valori ai quali si ispira, conoscibili leggendo l’atto costitutivo e lo statuto del partito stesso, che sono pubblici e consultabili anche tramite internet. Il progetto si deve concretizzare in un programma di cose concrete da fare, come principalmente creare opportunità di lavoro, come tutti i partiti affermano genericamente di voler fare, e per migliorare la qualità della vita degli italiani elettori. Ma in concreto i partiti devono fare delle scelte in considerazione degli ideali ai quali si ispirano, anche perché in base al tipo di cose che i partiti dicono di volere fare si dovrebbe comprendere quali sono i loro obiettivi e quindi se sono coerenti o quantomeno compatibili con i loro ideali e valori ispiratori. Questo comporta che i rappresentanti dei partiti e i candidati devono essere onesti, nel senso che devono proporre progetti che sanno potere essere realizzati concretamente, in base alla situazione economica e sociale. Ma bisogna anche tener conto della situazione finanziaria dello Stato senza prendere in giro gli elettori, promettendo genericamente milioni di posti di lavoro, pensioni elevate per tutti, riduzione imprecisata delle tasse, senza dirci con quali risorse finanziarie si possono realizzare e con quali scelte economiche, anche in ordine all’intervento dello Stato nell’economia

Occorrono proposte concrete e fattibili

Occorre precisare chi deve contribuire equamente ed in quale misura (distinguendo la posizione dei ricchi da quella dei percettori di redditi medi e bassi) secondo criteri di progressività, per affrontare le spese pubbliche per garantire i servizi pubblici di cui tutti abbiamo bisogno (sanità, istruzione, giustizia, trasporti,…) e il buon andamento della pubblica amministrazione. Questo è doveroso e corretto, anche per le previsioni degli articoli 2, 3, 53, 81 e 97 della Costituzione. Occorrono proposte concrete di cose fattibili con indicazione degli strumenti per realizzarle, da proporre con parole chiare, precise e comprensibili per tutti, anche per chi non ha avuto la possibilità di studiare adeguatamente. Il programma proposto agli elettori e sul quale si chiede il consenso elettorale per realizzare cose concrete è fondamentale, perché con il voto sostanzialmente si perfeziona un accordo di natura politica tra partiti ed elettori ed anche tra i candidati proposti dai partiti e gli elettori che si sono fidati. Fermo restando che un rappresentante parlamentare legittimamente esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato, purché onestamente, con disciplina ed onore, nell’interesse generale di tutti gli italiani. Per questo è importante che i partiti scelgano persone perbene verificando preventivamente nei limiti del possibile la loro personalità, quantomeno in base alla loro storia personale. Sul punto tengo a precisare che comunque occorre prudenza, perché non è corretto giudicare le persone con processi mediatici o di piazza, perché i reati si devono accertare nei Tribunali con la massima garanzia di un giusto processo e del rispetto del diritto di difesa (vedi articoli 24 e 111 della Costituzione e corrispondenti norme della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo). Ricordo a me stesso che un processo in piazza, in cui a giudicare è stata una folla influenzata da populisti, che istigavano all’odio sociale, ha condannato a morte tramite crocifissione Gesù Cristo, che incarna i valori dell’Amore, della Pace, della tolleranza e del rispetto della dignità di tutti, nessuno escluso.

Le coalizioni

Tornando al rapporto basato sulla buona fede e correttezza, ritengo che anche le coalizioni si dovrebbero formare con coerenza e quantomeno compatibilità con i principi e valori nei limiti del possibile, raggiungendo accordi ragionevoli, considerando che l’obiettivo è anche quello di vincere le elezioni, tenendo presente il fatto che gli estremismi avvantaggiano di fatto gli avversari politici, che furbescamente si coalizzano al solo fine di vincere pur avendo idee diverse. Inoltre preciso che nella fase di acquisizione di informazioni per decidere per chi votare, svolgono un ruolo fondamentale la stampa e tutti i mezzi di informazione, oggi anche online, che devono sempre comunicare la verità, puntando su adeguati riscontri probatori, nel rispetto del principio fondamentale della libertà di manifestazione del pensiero, che rappresenta un pilastro imprescindibile di un sistema veramente democratico (vedi articolo 21 della Costituzione), ma nel contempo anche nel rispetto della immagine delle persone e della loro dignità. In politica l’oggetto di eventuali accordi di coalizione e programmatici deve comprendere principi, ideali e valori comuni o almeno compatibili ed un progetto di cose concrete da fare nell’interesse generale da proporre agli elettori e su cui chiedere il consenso che si manifesta tramite il voto. La perfezione è impossibile su questa terra, in quanto l’essere umano non è perfetto e nessuna persona umana è depositaria della verità e della giustizia in questo mondo. Bisogna sforzarsi per raggiungere un accordo programmatico che sia il più vicino possibile ai propri ideali, ma rispettando gli altri, perché nessuno è depositario della verità. L’obiettivo è anche quello di convincere la maggioranza dell’elettorato, perché solo governando si può incidere sul futuro nostro e dei nostri figli e nipoti.

Scegliere in modo veramente libero

Facendo esclusivamente battaglie di principio presumendo di essere dalla parte del giusto, si ottiene il risultato di fare vincere sempre gli avversari politici, restando sempre in minoranza, e di fare decidere agli avversari politici, che hanno idee diverse dalle nostre, il nostro destino. Conoscendo coalizioni e soprattutto programmi concreti realizzabili, dai quali si possono desumere gli obiettivi e conseguentemente i valori che li ispirano, potremo scegliere in modo veramente libero, se i candidati rispetteranno il principio di buona fede e correttezza, come imposto dal nostro ordinamento giuridico, in conformità al dovere di solidarietà politica, economica e sociale di cui all’articolo 2
della Costituzione, per realizzare giustizia sociale, eguaglianza sostanziale, rispetto delle libertà costituzionali e dei diritti fondamentali inviolabili delle persone e della loro dignità. Preciso che richiamo gli articoli della Costituzione perché contiene le regole fondamentali stabilite dai nostri Padri costituenti, sempre attuale nei suoi principi fondamentali, perché frutto di un accordo tra le varie componenti culturali e politiche del popolo sovrano, tra le culture liberali, socialiste e cattolico democratiche, in contrapposizione al fascismo, che produce autoritarismo, intolleranza e violenza come strumento di lotta politica, seminando odio sociale, conflitti, distruzione e morti. Rispettare i principi della nostra Costituzione è l’unica strada percorribile per garantire a tutti Pace, Sicurezza e rispetto delle Libertà e dei Diritti di tutte le persone e della Dignità umana. Inoltre occorre fare attenzione anche alle idee dei partiti sulle riforme con cui si vuole cambiare l’architettura costituzionale, basata sulla separazione dei poteri dello Stato (Legislativo, Esecutivo e Giudiziario) e sul sistema parlamentare, che è stato scelto dai Padri costituenti pensando, a mio avviso giustamente, di impedire così qualsiasi tentativo di restaurazione di un regime autoritario antidemocratico. Non a caso il sistema di Repubblica democratica di natura parlamentare è preferito dalla Germania e dall’Italia, che rispettivamente hanno subito disgraziatamente e pesantemente gli effetti del nazismo e del fascismo.

Esercitare il diritto di voto

Naturalmente per cambiare le cose che non condividiamo dobbiamo andare a votare tutti per essere padroni del nostro destino, perché la sovranità appartiene al popolo, che elegge i propri rappresentanti in Parlamento, i quali approvano le leggi che contengono le regole per la pacifica convivenza civile nel rispetto della Costituzione e dell’ordinamento europeo, contenenti le norme giuridiche che devono essere applicate dai giudici nei casi concreti nel rispetto della legge, della Costituzione e dell’ordinamento dell’Unione Europea, sempre in nome del popolo sovrano, che esercita la sovranità nelle forme e nei limiti della Costituzione Repubblicana Democratica (articolo 1 della Costituzione).
La maggioranza parlamentare degli eletti il 25 settembre 2022 avrà il potere di concedere la fiducia al nuovo Governo del Paese e di revocargliela in qualunque momento.
Aspettiamo di conoscere i programmi elettorali…

2 commenti

  1. …DA LEGGERE PRIMA DI ENTRARE IN CABINA ELETTORALE… NON APRIRE LA SCHEDA… RICONSEGNARLA COSI’ COME L’AVETE RICEVUTA AL SEGGIO … AMEN !!!

    2
    1
  2. Tra le indicazioni che avete dato mancano alcune cose fondamentali che l’elettore deve anche sapere e cioè le soglie di sbarramento affinché un partito o una coalizione possa concorrere per avere eletti i propri candidati. Alla Camera dei Deputati nel collegio plurinominale un partito deve superare lo sbarramento del 3% dei voti a livello nazionale mentre una coalizione di partiti il 10% dei voti, sennò non eleggono alcun deputato. Al Senato, invece, il conteggio dei voti viene fatto su base regionale e per l’attribuzione dei seggi previsti nei collegi plurinominali occorre superare il 20% dei voti di coalizione o del singolo partito per concorrere all’assegnazione dei seggi previsti nella regione. Per quanto riguarda i collegi uninominali, quindi quelli che rappresentano una coalizione o un singolo partito, il seggio viene attribuito al più votato. Non si può effettuare il voto disgiunto, cioè votare un partito al plurinominale e votare un candidato diverso all’uninominale. Infine credo che sia un consiglio utile da dare all’elettore che le liste definite ‘fai da te’ presentate da un soggetto o da associazioni locali senza nessun collegamento con coalizioni nazionali, pur nella libertà di voto del singolo elettore, non incidono sulla scelta del parlamento nazionale.

    1
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007