Elezioni UniMe per il rettore, seconda sfida tra Limosani e Spatari in un clima acceso

Elezioni UniMe per il rettore, seconda sfida tra Limosani e Spatari in un clima acceso

Redazione

Elezioni UniMe per il rettore, seconda sfida tra Limosani e Spatari in un clima acceso

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lunedì 27 Novembre 2023 - 07:22

Riflettori puntati sulla votazione di oggi dalle 8 alle 20 per scegliere il nuovo rettore dell'Università di Messina. Moschella alleato con la candidata

MESSINA – Sfida all’ultimo voto. Limosani o Spatari? E venne il giorno della seconda votazione per eleggere il rettore o la rettrice dell’Università di Messina. Si vota dalle 8 alle 20 di oggi. 539 per l’economista Michele Limosani e 502 voti per l’ordinaria di Medicina del lavoro Giovanna Spatari. Uno dei due sarà il rettore dei prossimi sei anni all’Università di Messina: 2023-2029.

Il direttore del Dipartimento di Economia avanti di 37 voti sulla presidente della Società italiana di medicina del lavoro ma non è bastato per vincere al primo turno. Più lontano il costituzionalista Giovanni Moschella, con 125 preferenze, che si è ritirato e ha stretto un accordo con la professoressa Spatari. Da qui una giornata di scontri accesi, sabato prima della domenica di silenzio elettorale, con gli attacchi del professore Limosani e la replica dei due avversari.

Lo scontro Cuzzocrea-Navarra

Non sono mancati gli accenni nella polemica tra “continuità” e “discontinuità”, alle figure degli ex rettori Cuzzocrea e Navarra. Il sostegno a Spatari, da parte del gruppo che fa riferimento al primo, e l’appoggio del secondo a Limosani sono diventati l’occasione per tornare sullo scontro accesissimo, in questi anni, tra i due. E chiunque vincerà dovrà non solo pacificare gli animi, piuttosto tesi, e rilanciare l’immagine dell’Ateneo, in un momento d’indagini e veleni, ma anche dimostrare la propria indipendenza e i primi tempi sarà un osservato speciale da chi non l’avrà votato.

Risulterà eletto il candidato che avrà ottenuto la maggioranza dei voti validamente espressi. Le schede bianche costituiscono voti validi. Lo scrutinio è segreto e l’elezione si considera validamente effettuata qualora vi abbia partecipato la maggioranza degli aventi diritto al voto. In caso di nulla di fatto si andrà al ballottaggio il prossimo 1 dicembre. Nel caso in cui nessun candidato consegua la maggioranza prescritta, si fa luogo al ballottaggio tra i due candidati che hanno riportato il maggior numero dei voti. La votazione di ballottaggio è valida qualunque sia il numero dei votanti. In caso di parità, è eletto il candidato con maggiore anzianità nel ruolo.

Per le votazioni sono stati individuati 12 seggi elettorali, tutti nel plesso centrale dell’Università. Per favorire la più ampia partecipazione al voto da parte dell’elettorato attivo, è stato istituito un servizio bus navetta dai vari Poli verso il plesso centrale e viceversa.

La composizione dell’elettorato

L’elettorato attivo interessato all’elezione del 23 novembre è così composto (si fa presente che i dati potrebbero subire lievi variazioni, quelli definitivi saranno pubblicati il giorno della prima votazione): professori di ruolo, ricercatori a tempo indeterminato 874 – voto pieno; ricercatori a tempo determinato, di cui all’art.24 comma 3, lett. b) della legge 240/2010, 139 – voto pieno; Dirigenti amministrativi 6 – voto pieno; Ricercatori a tempo determinato, di cui all’art. 24 comma 3, lett. a) della legge 240/2010, n. 137 (voto ponderato al 30%), voti equivalenti n. 41; Personale tecnico-amministrativo, lettori e collaboratori esperti linguistici n. 930 (voto ponderato, 25% del n. complessivo dei professori di ruolo e dei ricercatori a tempo indeterminato), voti equivalenti n. 218; Studenti, dottorandi, assegnisti e specializzandi regolarmente iscritti n. 15536 (voto ponderato, 30% del numero complessivo dei rappresentanti degli stessi in S.A. CdA e nei Consigli di Dipartimento n. 246), voti equivalenti n. 74.

Al primo turno hanno votato 2373 aventi diritto, voti equivalenti 1181, così suddivisi:

957 tra docenti, ricercatori TD (art. 24 comma 3, lett. B) e dirigenti amministrativi;

129 ricercatori TD (art. 24 comma 3, lett. a), voti equivalenti 39;

779 tra componenti del personale T-A, lettori e collaboratori esperti linguistici ,voti equivalenti 183;

508 tra studenti, dottorandi, assegnisti e specializzandi, voti equivalenti 2.

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