Elenco per la morosità incolpevole, la Prefettura: “Il Comune invii la documentazione completa”

Elenco per la morosità incolpevole, la Prefettura: “Il Comune invii la documentazione completa”

Eleonora Corace

Elenco per la morosità incolpevole, la Prefettura: “Il Comune invii la documentazione completa”

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giovedì 02 Aprile 2015 - 22:24

Nel corso della riunione del Comitato per la sicurezza pubblica, è stato affrontato il delicatissimo tema sociale della morosità incolpevole. Riguardo all’elenco dei morosi incolpevoli redatto dal Comune di Messina, comprendente 18 famiglie, e consegnato alla Prefettura il 25 Marzo scorso, Trotta afferma: “nel trasmettere tale elenco, il Comune dovrà specificare, per ciascun nominativo, ulteriori informazioni”

Bene l’elenco dei morosi incolpevoli, ma deve essere completo. “Il Comune invia al Prefetto gli elenchi dei soggetti che, ai sensi della normativa de qua e all’esito di apposita procedura regolata da bando/avviso pubblico, si trovano in possesso dei requisiti per beneficiare dei contributi previsti dal fondo destinato ai morosi incolpevoli (art. 6 D.L. 31.8.2013, n. 102 convertito dalla Legge 28 ottobre 2013, n. 124), ai fini delle valutazioni funzionali all’adozione delle misure di graduazione programmata dell’intervento della forza pubblica nell’esecuzione dei provvedimenti di sfratto.

A tal fine, nel trasmettere tale elenco, il Comune dovrà specificare, per ciascun nominativo, ulteriori informazioni con particolare riferimento alla composizione del nucleo familiare del beneficiario, alle misure che si prevedono di adottare a suo sostegno, nonché alle cause della morosità incolpevole”. È il monito che la Prefettura lancia al Comune di Messina nel corso della riunione del Comitato per la sicurezza pubblica presieduta dal Prefetto Stefano Trotta questa mattina. Alla riunione hanno partecipato le forze dell’ordine del territorio e membri dello stesso Comune, a tutti loro il Prefetto ha ricordato nei dettagli cosa prevede la normativa vigente in materia di morosità incolpevole.

“Tra i vari argomenti all’ordine del giorno” – spiega in una nota la Prefettura – “è stata affrontata anche la problematica degli inquilini che si trovano in condizioni di morosità incolpevole, dovuta, cioè, ad una sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone locativo per la perdita o consistente riduzione della capacità reddituale familiare”(definizione secondo l’Art.2 comma2, del D.M. del 14 maggio 2014).

Una situazione che accomuna sempre più soggetti e nuclei familiari in questi tempi di recessione in cui non sembrano ancora vedersi i tanto annunciati spiragli per uscire dalla crisi. La maggior parte delle persone in difficoltà ammortizza, al momento, appoggiandosi ai nuclei famigliari, ma c’è chi non gode neppure di questa possibilità. Per questi soggetti, soprattutto famiglie con minori o persone che non godono di ottima salute, il registro delle morosità incolpevoli vuole garantire un margine di protezione contro la minaccia di uno sgombero coatto. A questo riguardo, il Prefetto ha sottolineato “in particolare, la necessità che i comuni ad alta tensione abitativa, tra cui anche Messina, stabiliscano apposite procedure per formare un elenco di soggetti che si trovino in possesso dei requisiti previsti dalla legge per beneficiare dei contributi stanziati dal Governo Nazionale”.

L’elenco, una volta redatto, deve essere trasmesso dai Comuni alle Prefetture, cosicché quest’ultime potranno predisporre la graduazione programmata dell’intervento della forza pubblica nell’esecuzione degli sfratti, “che non potrà prescindere – sottolineano dalla Prefettura – di un’attenta valutazione di quanto posto in essere dai Comuni per assicurare il passaggio da casa a casa dell’inquilino moroso incolpevole”. Insomma, a giudizio della Prefettura l’elenco dei morosi incolpevoli – che allo stato attuale comprende diciotto famiglie – giunto negli uffici prefettizi il 25 Marzo scorso da parte di Palazzo Zanca, non può essere reso esecutivo, poiché ancora mancante di tutta la documentazione necessaria. A tal proposito il Prefetto ha invitato il Comune affinché provveda a trasmettere l’elenco definitivo dei soggetti che si trovino in possesso dei requisiti previsti dalla legge per beneficiare dei contributi di morosità incolpevole. L’elenco inoltre, dovrà essere completo di tutti gli elementi “necessari ed utili per le valutazioni che il Prefetto stesso dovrà effettuare”.

Una risposta implicita, questa, anche al sindacato Unione Inquilini che venerdì 27 Marzo ha scongiurato uno sfratto ai danni di una famiglia in Via Panoramica. In quest’occasione Antonio Currò, membro del sindacato, aveva pubblicamente sollecitato il Prefetto a dare concretezza all’elenco dei morosi incolpevoli redatto dal Comune e giunto nel Palazzo del Governo pochi giorni prima. Questo perché la famiglia in questione, il cui nucleo famigliare è composto anche da due minori di quattro e dodici anni, rientra tra quelle riconosciute nell’elenco dei morosi incolpevoli. La famiglia in questione, grazie alla mediazione del sindacato,ha guadagnato tempo fino al 30 Aprile, ma per la definitiva attuazione dell’elenco serve, evidentemente, ancora qualche passaggio. I requisiti richiesti dalla Prefettura sono:

Ricordiamo che la definizione e tutela della morosità incolpevole è stata sancita da due decreti ministeriali ed uno regionale. Le cause ammesse di morosità incolpevole, come si può apprendere dalla nota riassuntiva diramata dalla Prefettura, sono la perdita del lavoro a causa di licenziamento, la consistente riduzione dell’orario di lavoro ( a seguito di accordi aziendali o sindacali); la cassa integrazione ordinaria e straordinaria che limiti notevolmente la capacità reddituale, il mancato rinnovo di contratti; cessazione dell’attività di libero professionista o di impresa per cause di forza maggiore; malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato o la riduzione del reddito familiare o un notevole impiego dello stesso per fronteggiare spese mediche/assistenziali.

I requisiti per l’accesso ai contributi siglati nell’Art.3, D.M. del 14 maggio 2014 stabiliscono, inoltre, che il reddito I.S.E non deve essere superiore ai 35 mila euro ( o reddito derivante da regolare attività lavorativa con un valore I.S.E.E. non superiore a 26 mila euro). Bisogna inoltre essere destinatari di una minaccia di sfratto ed essere titolari di un contratto di locazione regolare per un immobile in cui si risiede da almeno un anno. Si deve inoltre essere cittadini comunitari o avere in alternativa un regolare permesso di soggiorno. Non si può essere, infine, titolari di diritto di proprietà di un altro immobile. Tra le richieste verranno avvantaggiate quelle che registrano all’interno del nucleo familiare la presenza di un membro della famiglia over 70, un minore d’età, una persona con invalidità di un minimo del 74%, persona in carico ai servizi sociali o all’Asp per l’attuazione di un progetto assistenziale individuale. L’Art. 5, D.M. del 14 maggio 2014, sancisce, inoltre, le priorità che saranno prese in considerazione nel valutare le domande per la concessione dei contributi, in questo senso saranno favoriti gli inquilini destinatari di sfratto esecutivo per morosità incolpevole, che sottoscrivano con il proprietario dell’alloggio nuovo contratto di locazione a canone concordato; inquilini la cui ridotta capacità economica non consente il versamento della cauzione per la stipula di un nuovo contratto di locazione; e inquilini che dimostrino la disponibilità del padrone dell’alloggio di consentire al differimento dello sfratto.

Eleonora Corace

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