Troppe irregolarità nelle domande, il Comune ha bisogno di tempo e la protesta continua

Troppe irregolarità nelle domande, il Comune ha bisogno di tempo e la protesta continua

Troppe irregolarità nelle domande, il Comune ha bisogno di tempo e la protesta continua

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lunedì 05 Agosto 2013 - 19:00

Andrà avanti a oltranza l'occupazione delle tre famiglie che da venerdì vivono tra i corridoi di Palazzo Zanca. L'assessore Mantineo cerca una soluzione tampone, sulla vicenda interviene Cittadinanzattiva.

“Il problema degli sfrattati al Municipio è molto delicato e va attenzionato, perché se si apre la maglia che chi protesta e va al Comune, ottiene l’alloggio, allora il Sindaco ha finito di “ vivere”, di amministrare”. Lo scrive oggi Cittadinanzattiva che interviene sulla vicenda delle tre famiglie che da giovedì notte vivono a Palazza Zanca. Due di loro sono sotto sfratto, un’altra vive in un garage senza sanitari. Da anni aspettano un alloggio popolare, hanno fatto regolare domanda ma pochi giorni fa hanno scoperto che al momento il Comune ha deciso di stoppare la graduatoria perché sembrano esserci troppe irregolarità. Di 200 domande esaminate ben il 95% è risultato falso, questo ha spinto l’amministrazione a valutare tutto con più calma. Nel frattempo però le famiglie De Tommaso, Ferrara e D’Arrigo non andranno via da quei corridoi. Non hanno intenzione di mollare il presidio, nonostante l’assessore alle politiche sociali Nino Mantineo abbia chiaramente spiegato loro che ci vorrà ancora qualche giorno per sbrogliare una matassa che al momento risulta ingarbugliata. Le tre famiglie sostengono di avere tutti i documenti in regola, negli uffici di Palazzo Zanca si sta controllando anche questo. In ogni caso serve una soluzione tampone che però loro pare non vogliano accettare se non prima avranno certezza assoluta di uscire da lì con una casa.

Il Procuratore cittadino di Cittadinanzattiva ricorda però all’amministrazione che le tre famiglie vanno, con immediatezza, prese in carico dal Servizio Sociale. Devono farsi speditamente gli accertamenti del caso (stato di fatto, dove fino ad oggi hanno abitato, situazione reddituale, rapporti lavorativi, esistenza o meno di parenti), e poi decidere di conseguenza. “Il Comune ha il Regolamento per l'erogazione dell'assistenza in favore di persone che si trovano in stato di bisogno e pertanto ha il dovere di dare aiuto ed assistenza. Come? O cercando di reperire un’abitazione, o concedendo un contributo di assistenza generica, di modo che i soggetti si trovino un alloggio, stipulino regolare contratto e chiedano poi il contributo locativo. Oppure trasferire, temporaneamente, questi nuclei in un albergo con oneri a carico del Comune, nelle more di trovare una soluzione condivisa!.

Al di là di tutto questo, per Cittadinanzattiva, il Comune dovrebbe effettuare subito un monitoraggio di tutti gli appartamenti di sua proprietà o dell’Iacp, dati in assegnazione, verificando se risultino tutti occupati, se coloro che l’abitano siano gli effettivi assegnatari e se abbiano, cosa molto importante, ancora il possesso dei requisiti di legge; effettuare un monitoraggio degli appartamenti sfitti e della disponibilità dei proprietari alla locazione; adattare scuole in disuso o caserme a casa albergo ed a dormitorio pubblico”.

3 commenti

  1. la verità è come la cacca..prima o poi sale a galla….
    ..a questo punto mi viene da chiedermi..dov’è l’ex assessore ai servizi sociali così prodigo di consigli subito dopo l’elezione di Accorinti? Ovviamente il rimprovero non è mirato solo a lui..ma a tutti quelli che fino ad ora hanno fatto e disfatto…

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  2. Quattro sono regolari!!!!!! E’ una buona notizia, bisognerebbe ripartire da qua, tenere quelle regolari e rimettere in gioco tutte le altre.
    Però non consideriamo quel 95% come gente furbetta in senso cattivo. Sappiamo che nella guerra tra “poveri” a cui il comune di Messina e in generale la “politica” costringe le persone… e le “obbliga” alla ricerca di santi in paradiso e punteggi vari anche se, in situazioni normali i loro diritti sarebbero certi senza necessità di “furbate”, sappiamo che UN DIRITTO DIVENTA ANSIA CHE IL PROPRIO LEGITTIMO DIRITTO VENGA SCAVALCATO.
    Il problema è politico quindi e forse ancora prima strutturale, dei criteri di selezione.
    A questi problemi non si può rispondere con “archiviazioni per sovrannumero” quando ancora non si è controllato la veridicità delle domande pervenute. In tal modo al danno si unisce la beffa.
    E’ l’analogo delle richieste dei finanziamenti .. solo perché ci sono senza considerarne l’utilità del richiederli. L’esperienza di chiunque è a contatto con la realtà è che spesso si hanno richieste di case popolari anche se non se ne avrebbe bisogno solo per il fatto che comunque se ne avrebbe diritto.
    Ed è ormai un “classico metropolitano” a Messina il fatto che molti pur avendo una casa (e anche più di una) comunque si tenevano la “baracca” per poter continuare ad avere diritto ad una prossima casa popolare.
    In un contesto malsano di sottoboschi e favoritismi politici.. le dichiarazioni di Cittadinanzattiva appaiono risibili: Non credo che andare al Comune a protestare sia una cosa piacevole, e men che meno sia divertente trasferirsi a vivere nei corridoi di un palazzo comunale.
    Magari, se si rinunciava a qualche “orpello superfluo” nella vara magari l’assessore Mantineo avrebbe potuto pagare l’affitto per qualche mese a quelle tre famiglie nell’attesa di sbrogliare “la matassa”.
    ASSESSORE MANTINEO.. CI VUOLE CORAGGIO E FANTASIA!

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  3. Peppe Vallera 6 Agosto 2013 10:07

    Le domande false e/o irregolari vanno cestinate.
    Se poi sono stati prodotti dati falsi o mendaci l’amministrazione ha il DOVERE di trasmettere gli atti alla Magistratura, per fare avviare un’indagine.
    Annullare la graduatoria in autotutela?
    E perchè?
    Forse accorinti è venuto a conoscenza di atti che possono danneggiare l’amministrazione?
    O forse la graduatoria è stata redatta in dispregio della Legge, mettendo l’amministrazione nella condizione di danneggiare qualche avente diritto, che dalla graduatoria stessa verrebbe danneggiato, esponendo il Comune ad azioni di rivalsa?
    Se le domande fasulle o irregolari ammontano al 95% di quelle presentate, ciò significa che l’annullamento danneggerebbe il 5% che si è comportato onestamente.
    O forse tra quel 95% si annidano elementi che a tutti i costi DEVONO avere assegnate le abitazioni IACP?
    E chi sono?
    E, soprattutto, perchè devono avere assegnate abitazioni a cui non hanno diritto?
    Vediamo se questo sindaco sarà capace di applicare la legge e se riuscirà a fare qualcosa di buono, oltre il fumo che ha fatto finora.
    Vedendo come si è comportato finora dico di no.
    Giuseppe Vallèra

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