Un incontro al giorno… per togliere i tir di torno. E la Cartour deve cambiare orari

Un incontro al giorno… per togliere i tir di torno. E la Cartour deve cambiare orari

Marco Ipsale

Un incontro al giorno… per togliere i tir di torno. E la Cartour deve cambiare orari

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lunedì 16 Settembre 2013 - 16:08

Riunione interlocutoria a palazzo Zanca tra il sindaco Accorinti e il comandante Ferlisi. Domani un nuovo incontro anche con l’assessore Cacciola e il dirigente Pizzino. Mercoledì a colloquio con gli autotrasportatori. Ma si rimane fermi sulle decisioni prese: i tir devono andare a Tremestieri

E’ stata una riunione interlocutoria, durante la quale sono state ribadite le scelte dalle quali non si torna indietro. Protagonisti il sindaco Renato Accorinti e il comandante della Polizia Municipale, Calogero Ferlisi. Obiettivo sempre lo stesso: far rispettare l’ordinanza che vieta ai tir l’utilizzo della rada San Francesco, se non in casi eccezionali previsti dall’apposita normativa.

Domani un nuovo incontro, stavolta anche col dirigente del Dipartimento Mobilità, Mario Pizzino, l’autore della nota che ha scatenato la reazione degli autotrasportatori. Tutti insieme saranno di fronte ai rappresentanti dei camionisti mercoledì, per un confronto che dovrà evitare le ripercussioni preannunciate dalla categoria.

Ed allora è bene concordare al meglio la linea comune, per la quale l’amministrazione chiede il supporto di tutti. L’estromissione dei mezzi pesanti dalle strade cittadine è uno degli obiettivi principali per rendere Messina più vivibile e più sicura.

Operazione che passa dalla riapertura della seconda invasatura del porto di Tremestieri, ma che già adesso va affrontata, evitando le “furberie” di quei conducenti che, vista l’offensiva da parte della Polizia Municipale, hanno pensato bene di spostarsi sul viale Gazzi e di riversarsi poi in città sino alla rada San Francesco.

Proseguono, a tal proposito, i controlli quotidiani da parte della Polizia Municipale, anche se diminuiscono le infrazioni sui viali Boccetta ed Europa. Un solo tir multato sul viale Gazzi, perché sorpreso in orario vietato dalle 7 alle 9.30. Quattordici, invece, i mezzi pesanti sanzionati sul viale Boccetta.

Per procedere al potenziamento di questo servizio, però, è stato necessario trascurarne altri. Su tutti, il contrasto alla sosta “selvaggia”. Ecco allora che il consigliere comunale Libero Gioveni propone di affidare il controllo dei parcheggi agli ausiliari del traffico “ai sensi della sentenza numero 22676 dell’8 luglio 2009 della Corte di Cassazione”. Secondo questa interpretazione, agli ausiliari non spetta solo il compito di controllare la sosta a pagamento, ma anche quella dei “veicoli in sosta al di fuori degli stalli a pagamento, o che sostano su marciapiedi o negli angoli, o nei posti riservati alle persone invalide o al carico-scarico merci ecc”.

C’è poi il nodo Cartour, la nave Messina – Salerno che utilizza il molo Norimberga. Anch’essa andrà spostata a Tremestieri, ma solo tra qualche anno, quando verranno realizzate le nuove invasature. Per il momento, allora, è necessario che si proceda ad alcune modifiche. Il transito dei mezzi pesanti, infatti, coincide spesso con gli orari di uscita dalle scuole e il caos viario è accentuato. Il sindaco Accorinti è intenzionato a concordare nuovi orari con Caronte e Tourist, per far sì che il passaggio avvenga nelle ore notturne.

(Marco Ipsale)

15 commenti

  1. Ogni sera percorro il viale europa per tornare a casa e vedo tir fermi in attesa evidententemente che se ne vadano i vigili, un tir che ha imboccato la via cesare battisti e tanto altro. Io non riesco a credere che in un corpo di polizia municipale che conta oltre 300 unità non si riescano a reperire 10 unità da dislocare nel seguente modo: 2 agenti allo svincolo tremestieri, 2 allo svincolo san filippo, 2 allo svincolo di gazzi, 2 allo svincolo messina centro e 2 allo svincolo di boccetta. Mi sembra molto semplice, inoltre il vero problema dei tir in città non è rappresentato da chi si imbarca a san francesco ma bensì da chi sbarca a san francesco, e qui la colpa è di che permette ai tir di imbarcarsi su navi non dirette a tremestieri.

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  2. B r a v o GIOVENI, finalmente un Consigliere Comunale che studi i documenti e trasforma le idee in proposte amministrative realizzabili. Adesso rimane lo scoglio della burocrazia comunale, ecco perchè urge al più presto un nuovo SEGRETARIO COMUNALE estraneo alle logiche di Palazzo Zanca.

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  3. fanno quello che vogliono da sempre, mentre chi di dovere chiacchiera

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  4. trascurare la sosta selvaggia?
    ma quando mai è stata combattuta. Se non si riesce a liberare la corsia di auto perennemente parcheggiate ( non in sosta) sul viale san martino , il centro della città dove è impossibile dire che mai un vigile abbia visto. Una carreggiata di sei corsie ridotta a quatto causa tram, percorribili solo una per parte. Vogliamo anche evidenziare le auto ferme proprio sotto il semaforo con le opzioni di svolta o dritto? li si aspetta non meno di tre volte il rosso. il tutto sotto gli occhi di tutti e con l’espressione dei scaltroni pronti a risponderti ” ma chi bboii? Sembrano sciocchezze, ma questo è cambiare messina dal basso, è giusto difenderci dall’invasione dei tir, ma prima smettiamo di calpestare questa citta, la nostra citta schiacciandola come una cicca di sigaretta e poi sputarci sopra.

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  5. Da quando l’ing. Vincenzo Franza rintuzzò il dirigente della polizia municipale Calogero Paolo Ferlisi sulla questione dei mancati controlli sui tir in città, ecco fiorir decine e decine di verbali ai bisonti della strada. Mi chiedo e chiedo: i vigili capitanati o meglio generalati da Ferlisi non facevano allora il loro dovere? A Messina si dice che il pesce puzza dalla testa. Sarebbe opportuna una commissione di inchiesta per accertare per questo caso le eventuali responsabilità della polizia municipale a tutti i livelli!
    Suum cuique tribuere.

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  6. LA SENTENZA DICE L’ESATTO CONTRARIO

    ecco la sentenza

    CASSAZIONE CIVILE n.22676/2009

    CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

    SEZIONE SECONDA CIVILE

    Motivi della decisione

    Con l’unico motivo, il ricorso denuncia la nullità della sentenza impugnata, in relazione all’art. 360, nn. 3 e 5, c.p.c., per violazione e falsa applicazione dell’art. 17, 132° co., l. n. 127/1997, ed omessa, insufficiente e contraddittoria motivazione, avendo ritenuto applicabile all’ausiliare del traffico dipendente comunale la disposizione che limita il potere degli ausiliari dipendenti delle società concessionarie della gestione dei parcheggi all’accertamento delle violazioni in materia di sosta commesse all’interno delle zone oggetto di concessione.

    Il motivo è fondato.

    L’art. 17, 132° co., L. 15 maggio 1997, n. 127, ha attribuito ai Comuni la possibilità di conferire, con provvedimento del sindaco, funzioni di prevenzione ed accertamento delle infrazioni in materia di sosta ai dipendenti comunali od ai dipendenti delle società di gestione dei parcheggi, entro i confini delle aree oggetto di concessione. La stessa norma dispone che la procedura sanzionatoria e l’organizzazione del servizio sono di competenza degli uffici o comandi a ciò preposti e che i gestori possono esercitare tutte le azioni necessarie al recupero delle evasioni tariffarie e dei mancati pagamenti.

    Ai sensi del successivo 133° co., l. cit., le stesse funzioni sono conferite al personale ispettivo delle aziende esercenti il trasporto pubblico di persone, il quale può anche svolgere funzioni di prevenzione e accertamento in materia di circolazione e sosta sulle corsie di trasporto pubblico.

    L’art. 68, 1° co., l. 23 dicembre 1999, n. 488, ha successivamente chiarito che l’art. 17, 132° e 133° co., l. 127/1997, “si interpretano nel senso che il conferimento delle funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni, ivi previste, comprende, ai sensi del Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285, articolo 12, comma 1, lettera e), e successive modificazioni, i poteri di contestazione immediata nonché di redazione e sottoscrizione del verbale di accertamento con l’efficacia di cui agli articoli 2699 e 2700 c.c.” e che queste funzioni, “con gli effetti di cui all’articolo 2700 c.c., sono svolte solo da personale nominativamente designato dal sindaco previo accertamento dell’assenza di precedenti o pendenze penali, nell’ambito delle categorie indicate dalla citata Legge n. 127 del 1997, articolo 17 commi 132 e 133”, disponendo, altresì, che a detto personale “può essere conferita anche la competenza a disporre la rimozione dei veicoli, nei casi previsti, rispettivamente, dal Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285, articolo 158, lettera b) e c), e comma 2, lettera d)”.

    Da detta normativa emerge che il legislatore ha inteso conferire agli ausiliari del traffico, ai fini di semplificazione dell’attività amministrativa, il potere di prevenire ed accertare infrazioni al codice della strada in alcune ipotesi tassative.

    Una prima ipotesi è costituita dalle infrazioni concernenti la sosta di autoveicoli nelle aree soggette a concessione di parcheggio, in ordine alla quale le funzioni di prevenzione ed accertamento possono essere svolte dagli stessi dipendenti della società concessionaria.
    Una seconda, concernente la sosta nell’ambito del territorio del Comune, nella quale le funzioni di prevenzione ed accertamento delle relative infrazioni sono attribuite ai dipendenti comunali.
    Una terza, si riferisce agli ispettori delle aziende di trasporto pubblico urbano, ai quali è conferito il controllo della sosta non solo sulle corsie riservate ai mezzi pubblici, ma anche nell’intero territorio comunale.

    Ne consegue che la sentenza, avendo premesso che il verbalizzante era “un dipendente comunale con attribuzione di ausiliario del traffico”, non poteva escludere la legittimità dell’accertamento da parte sua della violazione al divieto di sosta dei veicoli nella locale via Traiana da parte dell’opponente sul duplice rilievo che la via non era inclusa tra le “Zone individuate da dare in gestione a parcheggio” nel capitolato apposito redatto dal Comune e che tale capitolato costituiva parte integrante del contratto di appalto per la gestione dei parcheggi, NON TROVANDO L’ESERCIZIO DA PARTE DEGLI AUSILIARI DIPENDENTI COMUNALI DELLE FUNZIONI DI PREVENZIONI ED ACCERTAMENTO DELLE INFRAZIONI IN MATERIA DI SOSTA NELL’AMBITO DEL TERRITORIO DEL COMUNE IL LIMITE DELLA SOGGEZIONE DELLE AREE A CONCESSIONE DI PARCHEGGIO, CHE CARATTERIZZA INVECE IL CORRISPONDENTE POTERE DEI DIPENDENTI DELLA SOCIETÀ O DELLE SOCIETÀ CONCESSIONARIE.

    Alla fondatezza del motivo seguono la cassazione della sentenza ed il rinvio della causa, anche per le spese del giudizio di legittimità, al Giudice di pace di Civitavecchia in persona di altro magistrato.

    P.Q.M.

    Accoglie il ricorso e cassa la sentenza impugnata con rinvio, anche per le spese, al Giudice di Pace di Civitavecchia in persona di altro magistrato.

    Così deciso in Roma l’8 luglio 2009.

    DEPOSITATA IN CANCELLERIA IL 29 OTTOBRE 2009.
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    Si evince da tale sentenza che:
    1. il verbalizzante, come indicato nella sentenza, era “un dipendente comunale con attribuzioni di ausiliario del traffico”, E NON UN DIPENDENTE DI UNA SOCIETÀ ESTERNA NÉ UN ISPETTORE DELL’AZIENDA DI TRASPORTO PUBBLICO, NON RIENTRAVA NELLE LIMITAZIONI DI COMPETENZA PREVISTE PER QUESTE DUE CATEGORIE. E CIOÈ L’AREA DEI PARCHEGGI, PER I SEMPLICI AUSILIARI, E LE CORSIE RISERVATE AL TRASPORTO PUBBLICO, PER GLI ISPETTORI.
    2. Secondo la legge 127/97, infatti, i comuni possono con un provvedimento del sindaco, attribuire funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di sosta sia a dipendenti comunali che a dipendenti delle società di gestione dei parcheggi, ATTENZIONE–>PER QUESTI ULTIMI PERÒ LIMITATAMENTE ALLE SOLE AREE PREVISTE PER I PARCHEGGI. E LE STESSE RESTRIZIONI VALGONO PER IL PERSONALE ISPETTIVO DELLE AZIENDE DI TRASPORTO PUBBLICO CUI SONO CONFERITE FUNZIONI DI PREVENZIONE E ACCERTAMENTO IN MATERIA DI CIRCOLAZIONE E SOSTA MA SOLTANTO ALL’INTERNO DELLE CORSIE RISERVATE AL TRASPORTO.
    3. L’ente si esporebbe a violazioni di carattere amministrativo ma soprattutto contrattuale da parte dei soggetti illegittimamente utilizzati
    4. inoltre: Le violazioni in materia di sosta che non riguardino le aree contrassegnate con le strisce blu e/o da segnaletica orizzontale e non comportanti pregiudizio alla funzionalità delle aree distinte come sopra precisato, non possono essere legittimamente rilevate da personale dipendente delle società concessionarie di aree adibite a parcheggio a pagamento, seppure commesse nell’area oggetto di concessione (ma solo limitatamente agli spazi distinti con strisce blu)” (Cassazione Civile, sezioni unite, sentenza del 9 marzo 2009, n. 5621).

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  7. “Obiettivo sempre lo stesso: far rispettare l’ordinanza che vieta ai tir l’utilizzo della rada San Francesco, se non in casi eccezionali previsti dall’apposita normativa”.

    ridicoli, anzi R I D I C O L I !

    E’ un’ordinanza, cosa ci vuole per farla rispettare? Trovare un metodo automatico e che non preveda eccezioni.

    Il problema non è di difficile soluzione. Non bisogna risalire al bosone primordiale e neanche ricordare tutti i vincitori del festival di Castrocaro

    Adesso sono arrivati alle partite di Guardie e Ladri. I tir che si nascondono e poi zac.. svicolano dai “controlli” mentre le macchine della polizia municipale si appostano nei punti strategici (secondo loro) pronti ad acchiapparli…

    Maledetto tir ti prenderò..
    Capitano Kirk il Tir alieno si è occultato in un anfratto spaziotemporale.
    Tenente Ura, indica una riunione sul ponte di comando, il Tir Klingoniano stavolta non deve sfuggirci!

    Non hanno i tir un dispositivo satellitare simile a quello delle navi?
    Non esistono le telecamere come per l’autovelox?
    Non passano i tir dalle autostrade?

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  8. Libero Gioveni, L’uomo che ha presentato più interrogazioni dei punti interrogativi disponibili.
    Prima ancora di aver capito quale è il problema lui presenta una interrogazione, così quasi in via cautelativa.
    ha scoperto il metodo per risolvere i mali del mondo: “LA LIBERA INTERPRETAZIONE COATTA”:
    Un metodo che ti permette di interpretare a favore della tua libera interpretazione ferrea qualsiasi norma.

    Un METODO che, se anche per nulla risolutivo, ti permette visibilità anche quando non c’è nessun tombino otturato, nessuna sagra della foglia di mirtilo, nessun cumulo di monnezza sotto la finestra di quel povero anziano.

    Un METODO infallibile con il quale adattare le leggi alla propria utilità che fa apparire necessario quello che non ha senso:
    ESEMPIO1) AUTO IN DOPPIA SOSTA, in base ad una opportuna rilettura della norma 12345 possiamo chiamare gli ausiliari della sosta per multarle
    ESEMPIO2) Manca l’acqua dai rubinetti? IN base alla norma 45678 possiamo chiamare le segretarie d’azienda per intimare ai rubinetti di far passare l’acqua.
    ESEMPIO3)BUS MANCANTI? Una libera interpretazione della norma 76543 ci permetterà senza dubbio di chiamare gli addetti alle pulizie di palazzo Zanca per poter sostituire gli autisti.

    Pensavate che quelli del pensiero Libero elaborassero che magari i problemi della doppia fila sono legati alla mancanza dei parcheggi e alla mancanza di un gratta e sosta per la sosta temporanea?

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  9. ma sig.Sindaco che ci vuole. Nominiamo dieci esperti di giochi a nascondino (a gratis) li mimetizziamo sulle strade ed appena il tir passa segniamo il numero di targa ed il verbale è fatto. Dai sindaco predicatore ( a dire che ti ho votato) nomina velocemente altri “sperti”

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  10. Molto difficile egregio signore, come lei ben sa mentre possiamo calcolare le esatte distanze al fotofinish fino al milionesimo di millimetro non riusciamo ancora a montare le famigerate macchine fotografiche a fisarmonica sui nostri velocipedi a vapore.

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  11. Ma telecamere no?

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  12. solo chiacchiere, non riusciranno fare nulla, nonostante la buona volontà, ormai il sistema è talmente radicato che è impossibile cambiarlo, salvo eventi sconvolgenti.La cartour nel frattempo se ne deve andare altrove, altro che cambiare gli orari!!

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  13. Si toccano gli interessi di chi ha dominato in tutti questi anni Messina, penso che il caro Renato abbia i giorni contati, quindi che si sbrighi a fare in fretta prima che lo fanno fuori dal comune, c’è un ricorso che potrebbero far vincere o qualche cavillo per cacciarlo si trova. Vedo come anche diversi articoli di questo sito vadano contro il neo-sindaco, vuol dire che ci sono pressioni esterne, ovvio, Renato è uno che da fastidio e si è sempre messo in prima fila per difendere chi è in minoranza e per fare il bene della città non di certo per qualche imprenditore senza scrupoli e senza nessun interesse se non quello del suo portafogli.
    Spero ci sia una coesione di massa per difenderlo. Adesso comincia il difficile e sarà chiaro di che pasta sono fatti i messinesi e se c’è ancora qualche speranza per questa città.

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  14. personalmente sono anche dipsosto a difendere accorinti, ma faccia qualcosa di concreto, dato che dopo le chiacchiere elettorali i fatti concreti scarseggiano

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  15. si devono portare via da messina,sia le macchine che i tir.dove sta scritto che il sign. xxxxxx si deve affacciare dal balcone di casa sua e vedere lo scempio che crea giorno per giorno.

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