"Corsi d'Oro", reagiscono i difensori: "Siamo sconcertati"

“Corsi d’Oro”, reagiscono i difensori: “Siamo sconcertati”

Redazione

“Corsi d’Oro”, reagiscono i difensori: “Siamo sconcertati”

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venerdì 09 Agosto 2013 - 12:48

Dopo le decisioni del Tdl che ieri ha lasciato aidomiciliari tutti gli indagati dell'operazione "Corsi d'oro". Oggi si registrano le reazioni di alcuni avvocati difensori. "Siamo sconcertati" è il primo commento dei legali di Chiara Schirò, moglie dell'on. Genovese. "Non sussitono più le esigenze cautelari, Daniela D'Urso doveva tornare in libertà" dice l'avvocato Parisi che assiste la moglie dell'ex sindaco Buzzanca. Silenzio invece da parte della Procura che ieri ha visto consolidare il suo impianto accusatorio.

La decisione del TDL, che ieri ha rigettato tutti i ricorsi nell’inchiesta “Corsi d’oro”, ha consolidato l’impianto accusatorio della Procura.
Un primo punto era stato segnato nei giorni scorsi con la conferma dei domiciliari per Cettina Cannavò presidente della Lumen e Nicola Bartolone, vicepresidente dell’Aram e del sequestro di beni per Salvatore Natoli. Ieri i due collegi del Riesame hanno nuovamente lasciato ai domiciliari tutti gli indagati che avevano presentato ricorso e confermato i sequestri di beni. Alle udienze erano presenti il Procuratore aggiunto Ardita ed i sostituti Falvo, Monaco e Carchietti che non hanno commentato le decisioni del Tdl. Hanno reagito, invece, alcuni legali degli indagati che non hanno per nulla condiviso le decisioni dei giudici. I primi a farsi sentire sono stati i difensori di Chiara Schirò, la moglie dell’on Genovese. Gli avvocati Alberto Gullino e Nino Favazzo hanno espresso sconcerto per un provvedimento che definiscono sbagliato ed ingiusto. “Il Tribunale, sostengono i legali, ha perso un’occasione per fare definitiva chiarezza sul nodo centrale posto a fondamento di tutti gli addebiti: la congruità dei canoni di locazione e noleggio praticati agli enti di formazione dalla società amministrata da Chiara Schirò. Congruità confermata da due consulenze di autorevoli professionisti particolarmente esperti nella materia dell’estimo, redatta in maniera indipendente l’una dall’altra e sulla scorta di differenti metodi di stima, a maggior garanzia della genuinità ed attendibilità del risultato: che è stato in ambedue i casi, di assoluta congruità dei canoni praticati”. “Facciamo fatica –hanno detto gli avvocati Gullino e Favazzo- ad immaginare sulla base di quali elementi il Riesame abbia rigettato i ricorsi dopo qualche ora di camera di consiglio dopo due giornate di udienza ed un impegno di circa 20 ore di discussione. Proporremo ricorso per Cassazione avverso il provvedimento per cercare di ristabilire la verità, riconducendo i fatti alla loro reale portata”.
Sulla stessa lunghezza d’onda si è sintonizzato l’avvocato Antonino Parisi legale di Daniela D’Urso, moglie dell’ex sindaco Buzzanca: “La decisione mi ha stupito perché per la signora D’Urso non esistono i presupposti per la carcerazione, a parte il fatto che non sono emerse sue responsabilità. Al di là di come ognuno di noi la pensi stiamo parlando di esigenze cautelari e per mantenerle, in base alle norme di diritto, sono necessarie tre condizioni che in questo caso non esistono. Mi spiego meglio. Per la signora D’Urso non esiste il pericolo di fuga, è impossibile l’inquinamento delle prove poiché la Finanza in questi mesi ha già sequestrato tutto quanto poteva sequestrare sotto forma di documentazione e non esiste la reiterazione del reato poichè l’Ancol non esiste più a Messina ed ha perso l’accreditamento presso la Regione. Dobbiamo anche ricordare che la mia assistita si era licenziata il 3 ottobre scorso”. Più sintetico il giudizio dell’avvocato Marcello Scurria, che assiste l’ex responsabile regionale dell’Ancol Melino Capone: “Dire che non condivido la decisione del Tribunale del Riesame può apparire scontato ma non sono abituato a commettere falli di frustrazione. Per ora mi fermo qui, ne riparleremo in Cassazione”.

20 commenti

  1. in galera li dovevano metterli

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  2. MessineseAttento 9 Agosto 2013 13:18

    Anche i cittadini sono sconcertati, infatti chi “distrae” decine di milioni di euro (con l’aggravante che si tratta di soldi PUBBLICI) dovrebbe stare in carcere e non tra le comodità di casa propria. Almeno è così per le persone “normali”. Qui non si tratta di aver preso soldi da società private, qui si tratta di aver distratto denaro destinato al futuro di giovani disagiati.
    Capisco che gli avvocati tirano acqua al proprio mulino, ma anche a questo c’è un limite, soprattutto per ciò che concerne i comunicati stampa.

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  3. Da lavoratore della formazione professionale presumo di sapere in che regie vivano codeste signore e poichè le suddette regie se le sono fatte con i nostri soldi che ormai da tempo immemore non percepiamo stipendi, sarebbe stato il caso che le loro beneamate ferie estive se le facessero a Gazzi e non tra le lussuose mura domestiche!
    Comunque un grazie alla magistratura.

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  4. E DITELO IL GRANDE SILVIO A FATTO SCUOLA MA FINITELA LA LEGGE E LEGGE I MAGISTRATI LIBERI E ATTUANO LE LEGGI BASTA ZITTI ZITTI PENSATE A POVERI IMPIEGATI CHE FERRAGOSTO FARANNO.MA ALMENO SONO LIBERI CITTADINI

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  5. Certo deve essere terribile stare chiusi nella megavilla di genovese a torre faro

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  6. giuseppaarena 9 Agosto 2013 15:32

    vergogna!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  7. brutto il mestiere di avvocato, cercare ad ogni costo di far credere cose che non stanno ne in cielo ne in terra. stranamente questa volta i giudici hanno deciso di fare chiarezza. Spero che i poveri lavoratori senza stipendio da 19 mesi il giorno di ferragosto vadano davanti la loro SONTUOSA villa a manifestare pacificamente il loro disappunto e la loro rabbia.

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  8. Disgustato, sempre di più. Dovrebbero mettersi una maschera dalla vergogna, difendono l’indifendibile. Ma d’altronde siamo in Italia ed in particolar modo a Messina.

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  9. I difensori sono sconcertati???? Ma sconcertato sono io che non riesco a capire come mai sono a casa e non in galera!!! Poi leggi che magari hanno arrestato un padre di famiglia perche per fame ha prelevato del rame, ovvio non si deve fare ma decisamente non si devono rubare milioni di euro per fare i porci comodi propri quando non se ne ha bisogno, non e’ che poverini non sapevano come fare per tirare avanti, xxxxxxxxxxxxxxxxx nell’anima.

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  10. Gli avvocati hanno ragione ad essere disgustati.
    Come si permettono i magistrati a perdere ancora tempo par un’indagine il cui esito è scontato?
    Perchè non si occupano dell’extracomunitario che per fame ha rubato la mela al supermercato?
    Vorrei dire al messinese che non conosco persona normale che possa “distrarre” decine di milioni, quindi non potrà andare in carcere.

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  11. Quando i potenti sono colpiti dai provvedimenti dei giudici, i loro avvocati si s c o n c e r t a n o, si t u r b a n o, vedi anche Ghedini e Coppi per Silvio BERLUSCONI, cui NAPOLITANO dovrà togliere il titolo di CAVALIERE e investirlo di quello di pregiudicato della Repubblica, tale è ogni italiano dopo il terzo grado di giudizio. Per i nostri eroi messinesi della formazione professionale il cammino è ancora lungo, hanno i soldi per arrivare fino alla Cassazione, mentre i poveracci a malapena possono permettersi il primo grado di giudizio, e spesso con l’avvocato d’ufficio.

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  12. Ma gli avvocati perchè non si sconcertavano quando i loro assistiti xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx ? Per cortesia un pò di buonsenso nelle dichiarazioni…

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  13. si..anche noi siamo sconcertati e PROFONDAMENTE SCHIFATI !!!!

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  14. In un mondo normale sareste tutti e tutte in carcere, gli onorevoli colpevoli di tanta infamia tutti in gattabuia, i beni e dico tutti i beni messi a copertura del maltolto e i liquidi messi a disposizione dei dipendenti che attendono gli stipendi da anniiiiiiiii, si anni, 17 mesi sono quasi un anno e mezzo…
    Tutto questo radio popolo già lo sapeva, ai magistrati e’ servito il tempo delle indagini, loro non danno retta alla “vox populi “, questo e’ giusto, ora perché non dare mandato a procedere contro i reali mandanti di questo reato?? Perché attendere oltre?? Cosa o chi sta’ giocando con questi equilibri??
    In un paese normale le porte dei due parlamenti sarebbero sbarrate per voi, in un paese normale due politici normali si sarebbero dimessi e magari si sarebbero trasferiti sulla luna…

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  15. puzza di bruciato 9 Agosto 2013 20:08

    Devono portare indietro i soldi….

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  16. Lo sconcerto non serve a nulla, basterebbe poggiare i piedi ben a terra e rendersi conto che con pochi soldi al mese devo campare una famiglia composta da quattro persone. Mi sento fortunato per avere un lavoro ma guardandomi in giro vedo il peggio. Questi signori “politici” e questi signori “avvocati” che si arrampicano sugli specchi sporchi cosa vogliono dimostrare? Cosa vogliono farci credere? Che sono dei xxxxxxxxxxx lo abbiamo capito tutti, per il resto ci affidiamo alla giustizia e solo dopo sapremo come finirà. Intanto con i loro soldi pubblici, cioè soldi nostri, si potrebbero pagare i dipendenti ATM, ATO, MESSINAMBIENTE, e a tutti quei lavoratori che ogni giorno e sotto il sole cocente partono da casa per un tozzo di pane, lavorano otto ore, non hanno villa con piscina a seguito ne camerieri, ma forse riescono a pagare la luce e l’acqua.

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  17. C’è da rimanere veramente “sconcertati”, ma anche stupiti dalla mancanza di fantasia degli avvocati.
    Non si dice più “vengono meno le esigenze di custodia cautelare”, ma “agibilità politica” o anche “agibilità sociale”. Dei principi del foro (anche il foro alla Totò, ovvero quello della banda del buco) devono aggiornarsi con un linguaggio, specialmente quello giuridico, in continua evoluzione.
    In realtà anch’io sono molto preoccupato per l’abbronzatura dei signori e delle signore in questione,e S C O N C E R T A T O per l’agibilità “natatoria” delle loro barchette e per l’agibilità “calpestabile” delle loro ville, ma confido che, essendo “recluse” nelle loro casettine dotate di comfort adeguati, non avranno poi a patire molto rispetto agli altri detenuti talmente privilegiati ….da trovarsi in carceri normalissime.

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  18. In un paese normale gli avvocati non si sarebbero sognati di “difendere” i loro assistiti attraverso le dichiarazioni rese alla stampa. In un paese normale non sarebbe stato possibile commettere i reati che hanno commmesso e che adesso a tutti i costi si cerca di far credere che non siano stati commessi. L’avvocato ha il dovere morale di difendere il suo assistito, ma non quello di trasformarlo in innocente quando la colpevolezza è lampante ed evidente. Se è vero che la giustizia è uguale per tutti che vadano a scontare la loro pena nelle patrie galere, anzichè in lussuose ville con piscina e servitù. Le signore ed i rispettivi mariti, dinanzi alla legge, devono essere uguali a tutti gli altri. E’ anche vero che in un paese normale non sarebbe esistito un Berlusconi, tale da ritenersi al di sopra di ogni tipo di giustizia.

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  19. Sconcertante è il fatto che gli sono stati concessi gli arresti domiciliari, e non mi pare neanche che si sia fatta una mappatura dei beni di questi signori, e credo anche visto le ingenti somme che un bel sequestro cautelativo dei beni sia obbligatorio al fine di tutelare una eventuale sentenza di condanna. E credo anche che sia civile e democratico che i signori mariti si dimettano dalle cariche pubbliche, e che i partiti sospendano temporaneamente i rapporti con questi signori, fino a quando la magistratura emette la sentenza. Vero qui siamo a Messina ridicolo pensare quello che farebbero in paesi civilizzati …………

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  20. Arresti domiciliari, magari con piscina nel giardino. Mi dispiace, sono costernato. L’accanimento verso questa brava e stimata gente non lo capisco!

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