"Corsi d'oro": il Tdl rigetta le istanze, confermati domiciliari per tutti e sequestri di beni

“Corsi d’oro”: il Tdl rigetta le istanze, confermati domiciliari per tutti e sequestri di beni

Redazione

“Corsi d’oro”: il Tdl rigetta le istanze, confermati domiciliari per tutti e sequestri di beni

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giovedì 08 Agosto 2013 - 16:00

Nel primo pomeriggio i giudici del Riesame hanno depositato la decisione sui ricorsi presentati dai legali dei sette indagati che restano tutti ai domiciliari. Il collegio ha anche rigettato le istanze relative ai sequestri di beni. Adesso di profilano ricorsi alla Corte di Cassazione.

I giudici del Tribunale della Libertà hanno respinto tutti i ricorsi presentati dai legali dei sette indagati dell'operazione Corsi d'oro. Pertanto restano tutti ai domiciliari poichè, evidentemente, secondo i giudici del Riesame, non sono ancora cessate le esigenze cautelari. La decisione è stata depositata nel primo pomeriggio dopo due giorni di trattazione delle posizioni dei sette indagati che avevano chiesto la scarcerazione. Si tratta di Melino Capone, ex assessore comunale e già responsabile regionale dell’Ancol, Elio Sauta, presidente dell’Aram e della moglie Graziella Feliciotto, di Chiara Schirò, moglie del deputato del PD Francantonio Genovese, Daniela D’Urso, moglie dell’ex sindaco e deputato regionale del PDL Giuseppe Buzzanca, di Natale Lo Presti, responsabile di Sicilia Service srl e Natale Capone, anche lui come il fratello Melino coinvolto nella gestione dell'Ancol. I giudici del Riesame hanno respinto anche il ricorso di Elena Schirò, moglie del deputato regionale del Pd Franco Rinaldi, limitatamente al sequestro di beni. Alle udienze di ieri e martedì erano presenti il procuratore aggiunto Sebastiano Ardita ed i sostituti Camillo Falvo, Fabrizio Monaco e Antonio Carchietti il cui impianto accusatorio continua a reggere completamente. Bisogna, infatti, ricordare che nei giorni scorsi il Tdl aveva rigettato anche le istanze di scarcerazione avanzate dai legali di Concetta Cannavò presidente della Lumen e Nicola Bartolone vicepresidente dell’Aram. A questo punto agli indagati non rimane altro che la strada della Corte di Cassazione per poter recuperare la libertà persa il 17 luglio scorso quando scattarono i dieci arresti da parte di Guardia di Finanza e Polizia.

11 commenti

  1. restate dentro vi fa bene così meditate sul danno ke avete procurato alle persone ke da svariati mesi nn prendono stipendio oltre al danno procurato alla collettività

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  2. e si x questa volta ferie niente a casa ma almeno voi da mangiare ce l.avete e i poveri lavoratori che aspettano gli stipendi io avrei preso un milione di euro sequestrati e li avrei diviso ai lavoratori che non centrano niente e loro pane e cipolla li pane quello di dieci giorni fa che dite amici di TEMPO STRETTO

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  3. A fumaaaaaa

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  4. Rispetto delle decisioni della magistratura. Preoccupa però la cattiveria popolare e la mancanza di “pietas” che non si dovrebbe negare al peggiore dei nemici…. Brutto segno di imbarbarimento sociale.

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  5. Mi puoi dire uno soltanto dei motivi per cui bisognerebbe avere pietà di chi sta nel lusso più sfrenato che forse si sarebbe appropriato di somme ingenti, che forse tu riuscirai a guadagnare nel resto della tua vita lavorativa?
    E la pena detentiva sin qui comminata consente loro di vivere con l’aria condizionata.
    Io forse esagero ma non ne provo neanche per chi ha permesso loro di arricchirsi, e soltanto adesso scopre di non avere incassato lo stipendio da oltre un anno, pretendendo che sia la Regione a mantenere loro il sussidio che gli elargivano per acquisirne la loro complicità presente e futura.

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  6. Cassaintegrato 8 Agosto 2013 18:47

    Giustizia solo questo poi spero in quella divina e li non ci saranno soldi e avvocati ma pianto e stridore di denti. Spero solo che facciano un po di carcere vero.

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  7. Ha ragione pgiuttari, quando parla di “pietas”, sono d’accordo che un cittadino sia un presunto innocente fino a prova contraria. Certo,trascorrere i domiciliari in villa con piscina, camerieri, cuochi, giardinieri, autisti,non dovrebbe essere consentito. La persona agli arresti domiciliari, può interagire esclusivamente con le persone che lo assistono e che abitano con lui e con nessun altro.Lei crede sia così?

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  8. Alessandro Grussu 9 Agosto 2013 08:54

    E c’è persino chi rimpiange i bei tempi di Francantonio e Peppino… Eh già, perché ora trippa per gatti non ce n’è più.

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  9. Compare Francantonio quest’anno il tuo gommone magazzu’ Mx-13,da oltre 300.000,00 euro me lo affitti per andare alle isole???ti prego,tanto tu non lo puoi usare…fammi sapere aspetto risposta!!

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  10. Il mio sogno???? una Piazza chiamata: “piazza della Gogna” o “piazza della Vergogna”. in pieno centro cittadino. una mega struttura dove affiggere i manifesti con le foto dei nostri cari politici che hanno derubato la collettività. così che avranno vergogna uscire di casa. adesso vergogna non ne hanno, non tutti sanno…. ma ogni buon cittadino può passare da quella piazza e vedere chi ci deruba indossando giacca e cravatta. e poi amplierei anche x altri reati.

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  11. CONCORDO CON PINOCCHIO

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