Rilancio Unione Valli joniche, appello del presidente ai 5 Comuni fuoriusciti

Rilancio Unione Valli joniche, appello del presidente ai 5 Comuni fuoriusciti

Carmelo Caspanello

Rilancio Unione Valli joniche, appello del presidente ai 5 Comuni fuoriusciti

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martedì 20 Novembre 2018 - 07:07

Carpo auspica il rientro di S. Teresa di Riva (in attesa di vagliare la questione). Discorso a parte per i quattro centri che fanno parte dell'Unione del Nisi, che non ha mai funzionato ed è congelata dal 2009 da un ricorso al Tar

S. TERESA DI RIVA – Si riaccende il dibattito sul rilancio dell’Unione dei Comuni delle Valli joniche dei peloritani. Un rilancio che passa attraverso il rientro nell’ente sovracomunale di cinque Comuni fuoriusciti nel corso degli ultimi lustri: quelli della Valle del Nisi (Alì, Alì Terme, Fiumedinisi e Nizza di Sicilia, che hanno creato una propria Unione) e S. Teresa di Riva, il centro più importante per numero di abitanti e a livello commerciale.

Il presidente dell’Unione delle Valli Joniche, Armando Carpo (sindaco di Mandanici), ha lanciato un appello agli amministratori dei paesi interessati affinché tornino sui propri passi per intraprendere un nuovo percorso. La fuoriuscita di S. Teresa nel 2015, per volere dell’allora sindaco di S. Teresa di Riva Cateno De Luca, divise territorialmente in due l’Unione delle Valli joniche: da una parte Furci, Roccalumera, Pagliara e Mandanici e dall’altra S. Alessio Siculo e i paesi della Valle d’Agrò (Limina, Antillo, Savoca, Casalvecchio, Forza d’Agrò e Roccafiorita).

In mezzo, S. Teresa di Riva, che da sola fa quasi 10mila abitanti. Il sindaco santateresino, nonché deputato regionale, Danilo Lo Giudice al momento non prende decisione. E’ in attesa di vagliare la questione con il resto della squadra e dei collaboratori. Solo dopo se ne saprà di più. Il dibattito ha riacceso i riflettori anche sulle problematiche che riguardano l’Unione della Valle del Nisi. Che non funziona. “Anzi – taglia corto il sindaco di Fiumedinisi, Giovanni De Luca – non ha mai funzionato in quanto è stata congelata a soli due mesi dalla sua istituzione da un ricorso al Tar, con relativa sospensiva (dicembre 2009) da parte degli allora consiglieri di minoranza di Fiumedinisi.

Ora, dopo ben 9 anni – chiosa De Luca – quel ricorso è andato definitivamente in perenzione e dunque per noi è possibile ripartire, in tutti i sensi, da zero dopo anni di attesa ed inattività. Fin dall'inizio del mio mandato ho posto particolare attenzione a questa vicenda ed oggi, finalmente, ne siamo venuti a capo, infatti a breve arriverà anche la conferma della disponibilità di parte delle somme del vecchio contributo del 2009 da parte dell'Assessorato regionale autonomie locali, che ci consentirà di riavviare le varie procedure amministrative. Verrà anche modificato lo statuto dell'Unione – spiega De Luca – per permettere anche al Comune di Alì, che nel 2009 non ebbe la votazione favorevole da parte del consiglio comunale, di entrare a far parte della stessa e non rimanere, di fatto, isolato da questo punto di vista. Resta inteso che, come assicurato dal sottoscritto all'attuale presidente dell'Unione delle Valli Joniche dei Peloritani, la collaborazione per finalità comuni ed utili alla collettività sarà sempre ampia e costante”.

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