Unione dei Comuni jonici, il presidente Prestipino passa il testimone a Di Cara. Oggi l'elezione

Unione dei Comuni jonici, il presidente Prestipino passa il testimone a Di Cara. Oggi l’elezione

Carmelo Caspanello

Unione dei Comuni jonici, il presidente Prestipino passa il testimone a Di Cara. Oggi l’elezione

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venerdì 08 Aprile 2016 - 06:24

Il passaggio di consegne giunge in un momento travagliato dell’ente, caratterizzato da spaccature e annunci di ricorso al Tar in seno al Consiglio in seguito alla revoca della vice presidenza a Melina Scarcella

Cambio al vertice dell’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei peloritani. Il testimone della presidenza dell’ente sovra comunale che annovera undici paesi membri passerà questa sera dal sindaco di Pagliara, Domenico Prestipino, a quello di Forza d’Agrò, Fabio Di Cara. La riunione dell’assemblea dei sindaci è stata convocata per le 19 nei locali della sede amministrativa dell’Unione a Rocchinere, frazione di Pagliara. All’ordine del giorno figura solo l’elezione del Presidente dell’Unione. Che giunge in un momento travagliato dell’ente, caratterizzato da spaccature e annunci di ricorso al Tar in seno al Consiglio in seguito alla revoca della vice presidenza a Melina Scarcella, per un vizio di forma nell’elezione avvenuta due anni addietro. Una situazione incresciosa, che nei giorni scorsi ha portato alla vicepresidenza del consesso Rosario Trischitta al termine di una seduta convulsa.

Sull’argomento è intervenuto il presidente del Consiglio, Francesco Moschella, il quale sostiene che “l’annullamento della delibera di nomina del consigliere Scarcella è avvenuto in autotutela per vizi riscontrati dal segretario dell’Unione e successivamente confermati da un parere tecnico (e non politico) dell’assessorato regionale agli Enti locali (richiesto da Sarcella tramite lettera inviata al Prefetto di Messina). Non vi è nessuna motivazione personale – incalza Moschella – alla base della votazione ma la finalità era ed è esclusivamente tecnica (ovvero sanare un atto viziato) e nei confronti di Scarcella non vi è nessun pregiudizio personale da parte di alcuno dei componenti della Giunta o del Consiglio. Vorrei sottolineare – conclude Moschella – non sussiste alcuna spaccatura all’interno del Consiglio poiché non esistono nemmeno maggioranza e minoranza”.

Non sono mancate le reazioni al comunicato di Moschella. Innanzitutto perché se il problema fosse stato puramente formale si sarebbe potuta rieleggere Scarcella spegnendo sul nascere ogni polemica. Ma così non è stato. Inoltre lo scontro in seno al consesso è evidente al punto che in cinque hanno abbandonato l’aula, è stato annunciato un ricorso al Tar e la revoca della vicepresidenza di Scarcella è passata con soli 5 voti (su 22 consiglieri).

Carmelo Caspanello

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