Scende dall'albero l'imprenditore edile che minacciava il suicidio

Scende dall’albero l’imprenditore edile che minacciava il suicidio

Scende dall’albero l’imprenditore edile che minacciava il suicidio

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mercoledì 02 Maggio 2012 - 12:24

L’uomo fin dall'alba teneva in mano una corda e chiedeva che gli venisse consegnato il denaro per il lavoro eseguito nella villa (nella foto). Il proprietario della struttura, l'avv. Carlo La Spina e' intervenuto specificando i contorni della vicenda

L’imprenditore edile di Patti Carmelo Mazzeo, 45 anni, che minacciava il suicidio all’interno della villa dove ha eseguito dei lavori, di cui però non gli è stato riconosciuto il pagamento e’ sceso dall’albero su cui si era arrampicato minacciando di togliersi la vita impiccandosi. Ha in mano una corda e ha chiesto al proprietario della casa, l’avv. Carlo La Spina, di consegnarli il denaro, circa 50 mila euro. La polizia e i vigili del fuoco, che sono sul posto, stanno cercando di farlo desistere, ma l’uomo non ha intenzione di cedere.

Sulla delicata vicenda dove ancora non si riesce a raggiungere un compromesso, interviene però il proprietario della villa sita a Ganzirri, in contrada Ingegneri, l’avv. Carlo La Spina, che fornisce la propria versione dei fatti spiegando, passaggio dopo passaggio, quanto accaduto questa mattina.,
“Oggi 2 maggio 2012 alle h. 8.30, venivo chiamato dai giardinieri i quali mi avvisavano che presso la mia abitazione sita in Messina Vill. Ganzirri Cont. Ingeneri, vi era un uomo, posto su un albero che inveiva contro di loro, affermando che oggi, nella casa non si poteva lavorare. Accorrevo chiamando la polizia e il mio avvocato. Giunto sui luoghi mi rendevo conto che si trattava del sig. Carmelo Mazzeo, alla società del quale, nel 2010 avevo conferito l’appalto per l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione di un fabbricato di circa 330 mq. L’appalto era stato conferito per € 400.000,00 più iva, considerato che si trattava di mera esecuzione delle opere da eseguirsi con materiali forniti direttamente da me committente, (quali infissi interni ed esterni, pavimentazioni, rivestimenti, sanitari), e pertanto non a carico dell’impresa, e quindi per un prezzo addirittura superiore ad € 1.000,00/mq. Le opere avrebbero dovuto essere consegnate entro il 1 giugno 2011. All’esito dei lavori, conclusisi, solo nel mese di febbraio 2012 e rimasti per altro parzialmente incompleti, provvedevo a indicare i vizi per l’esecuzione delle opere, e contestavo la richiesta formulata dall’impresa che chiedeva un saldo di € 45.000,00 sul minore importo di € 15.000,00 da me ancora dovuto.
Si dava seguito ad una trattativa transattiva e , tenuto conto dei vizi delle opere, delle eventuali e parziali opere in più, offrivo all’impresa transattivamente la somma di € 20.000,00, che ero pronto a corrispondere in data odierna. Già da oltre un anno, avevo interrotto ogni rapporto con il sig. Carmelo Mazzeo , il quale aveva manifestato molteplici volte comportamenti aggressivi o comunque assolutamente inammissibili al punto da costringermi a non recarmi più in cantiere. Avendo mantenuto un rapporto formale con il fratello Gino Mazzeo, dopo averlo invitato, date le continue pressioni, ad attivare un procedimento di consulenza tecnica preventivo, così da far accertare i vizi e stimare quanto dovuto a saldo per le opere eseguite, ho formulato comunque la suddetta offerta transattiva, proprio al fine di liberarmi dalle continue pressioni alle quali ero sottoposto. Il sig. Mazzeo Carmelo si introduceva, nonostante tutto, in casa mia, e inscenava la suddetta surreale e incresciosa situazione, facendosi trovare sull’albero, e minacciando pubblicamente di buttarsi se io non avessi immediatamente provveduto a corrispondergli la somma di € 50.000,00, peraltro non dovuta, esercitando pubblicamente una ingiusta e incresciosa pressione. A tutela della mia dignità e della mia immagine mi riservo di agire nelle sedi opportune”.

Avv. Carlo La Spina

(FOTO STURIALE)

8 commenti

  1. avv.paghi,….fate i gradassi con gli “strazzati””

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  2. Astenersi lettori,
    una situazione simile non può essere allo stato oggetto di commenti, speriamo che tutto si risolva nel migliore dei modi.

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  3. QUESTI ACCADIMENTI SONO QUOTIDIANI, NELLA CITTA’ DI TUTTI COSTRUTTORI, PROGETTISTI, MURATORI. E’ IL TRIONFO DELLA MEDIOCRITA’.

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  4. Non conoscendo i fatti è avventuroso tirare conclusioni.Istintivamente però il titolare dei lavori non mi lascia insensibile.
    Camus

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  5. … non voglio fare di tutta l’erba un fascio ma…. trattandosi di avvocato…. ” u signuri minni scanza e libera!!!”

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  6. ciro l'angolo 2 Maggio 2012 15:00

    abbocati!

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  7. Ma se non fosse stato avvocato…..

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  8. Tagliati gli alberi
    ecco perchè il Corso Cavour è stato ripulito i nostri rappresentanti istituzionali per paura di vedere emulate simili proteste hanno potato i rami…ma per placare le proteste occorre tagliare le spese tagliando vecchi e nuovi esperti…

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