Un milione e duecento mila firme che gridano insofferenza verso l'attuale sistema politico

Un milione e duecento mila firme che gridano insofferenza verso l’attuale sistema politico

Un milione e duecento mila firme che gridano insofferenza verso l’attuale sistema politico

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venerdì 07 Ottobre 2011 - 12:12

La proposta di referendum elettorale è una battaglia contro i partiti, compresa l’opposizione, ai quali questa legge fa comodo

Un milione e duecento mila firme per il referendum contro il “porcellum” sono l’ennesima prova che l’Italia sta andando in una direzione diversa da quella verso cui guardano i nostri politici. Come il vecchio detto, gli italiani indicano la luna e i politici guardano il dito. Anzi, in questo caso le dita dei loro piedi. Proprio non ci riescono più a comprendere “il popolo”. Ci metto il Pd in testa che anche su questo fronte ha perso un’occasione di credibilità. Sotto il suo naso, nonostante i vari tentativi di salire sul carro alla fine, quando si respirava aria di vittoria, si è visto passare un milione e duecentomila persone che hanno detto a chiare lettere: questa legge “porcata” non la vogliamo. Se hanno firmato in tanti è un segnale che la pensano così in molti di più. Io ho firmato. Sono per le preferenze, ma quel che meno mi ha fatto piacere sono state le considerazioni di chi sostiene che il ritorno alle preferenze equivarrebbe al sud al “ritorno” ai voti alle mafie. Ma perché, oggi le mafie non controllano più niente, sono scomparse grazie al “porcellum”? E al nord, dove le cosche da anni fanno gli affari migliori con i politici locali, vogliamo dire che sono tutti amministratori emigrati da Calascibetta? Le mafie riescono oggi a controllare, più che gli elettori, direttamente gli eletti. Tralasciamo la considerazione dell’homo meridionalis come una sorta di troglodita incapace di votare e bisognoso di qualcuno con spirito paterno che decida per lui. Secondo questa logica è stato un bene eliminare le preferenze per evitare che gli imbecilli votanti del sud si lasciassero intimidire dalle cosche e finissero per il riempire il Parlamento di chissà di quali loschi individui. Meno male che grazie al porcellum abbiamo schivato il pericolo e godiamo invece di eletti di specchiata moralità scelti per noi da quattro segretari di partito dopo accurate selezioni. Grazie alla maturità di chi ha scelto per noi ci troviamo in Parlamento persone che, mentre l’Italia crolla, hanno un’unica ossessione: evitare che Silvio (e company) finiscano in galera, far sì che tutti, dal primo all’ultimo sfuggano non solo al carcere, ma anche alla giustizia ed al processo e persino ad una multa per eccesso di velocità. Mentre l’economia europea rischia di crollare come un castello di carte, litigano su chi salvare dalle manette e poi, per criteri insondabili, concedono l’arresto per Papa, Pdl, lo stesso giorno lo negano per Tedesco, Pd, e un mese dopo lo negano per Milanese,Pdl, senza che ci sia una logica dietro tutto questo, ma solo l’isterìa del momento. Siamo stati talmente maturi d’aver portato in Parlamento gente che pur di salvare la poltrona e le mille indennità, cambia casacca e si vende per un mutuo e poi la ricambia e la ricambia e la triscambia senza pudore. Siamo talmente furbi d’aver eletto chi taglia pensioni,lascia i precari alla fame e poi siede comodamente al ristorante del Senato dove camerieri in livrea servono spigole a 2 euro e 50. Le pagine dei giornali sono diventate pagine di gossip al punto che dal parrucchiere non va più a ruba Novella 3000 ma Repubblica. Abbiamo ministri che nell’annunciare il via libera ai licenziamenti selvaggi raccontano barzellette a luci rosse ai sindacati seduti al tavolo, ministri che durante un convegno insultano i precari a 500 euro al mese, ministri divenuti ministri lo spazio di un mattino giusto per evitare la galera, ministri che hanno case che non si sa chi gliele compra e chi gliele affitta. Ministri per i quali Napolitano non vuol mettere la firma di nomina (non per antipatia personale ovviamente), ma poi diventano ministri ugualmente, nonostante le accuse di concorso in associazione mafiosa, e poi, quando viene votata in aula la mozione di sfiducia al ministro Romano, votano a suo favore non solo il Pdl, ma anche la Lega che odia Roma ladrona, e i radicali del Pd, così, giusto per fare un dispetto agli alleati comunisti. C’è un ministro che ormai mostra il dito medio per commentare qualsiasi cosa, dal pranzo che non gli è piaciuto al suo parere sulla manovra finanziaria. Nei giorni scorsi ha sollevato un vespaio di polemiche il fatto che Cicciolina, compiuti 60 anni, essendo un ex deputata, prenderà la pensione di 3 mila euro, esattamente come tutti gli altri ex, compresi quelli che hanno intascato mazzette o che sono stati deputati per un giorno. Cicciolina, 20 anni fa, è andata in parlamento con le preferenze e non perché qualcuno l’ha messa in una lista bloccata. E’ stata scelta dai suoi elettori, che l’hanno amata come pornostar e votata, non è stata nominata da un segretario di partito. Geppy Cucciari su La7 ha fatto una domanda al pubblico a casa: secondo voi se Cicciolina avesse fatto politica oggi invece che una pensione da ex parlamentare l’avrebbe presa da ex ministra? Ebbene il 97% degli italiani ha risposto sì. Allora io mi chiedo: siamo stati più maturi nel votare con le preferenze Cicciolina 20 anni fa o la pletora di avvocati di Berlusconi messi lì per pagare il suo onorario con i nostri soldi? O i medici di Berlusconi, l’igienista dentale, il trainer, i presentatori, le vallette, i consulenti, gli amici degli amici. Siamo stati maturi a votare in Sicilia la moglie di Fassino che non ha mai messo piede in questa terra, o i figli di, il fratello di, il cugino di, l’autista di, il portaborse di? E allora, me la volete spiegare dove sta questa differenza tra i meridionali che votano chi gli dicono i mafiosi e gli italiani che non sanno neanche chi hanno votato fino a scoprirlo il giorno in cui un’ intera Camera ha detto che Berlusconi ha telefonato in piena notte in questura a Milano per liberare la nipote di Mubarak arrestata per furto? Questi deputati che hanno asserito che Ruby Rubacuori è la nipote di Mubarak e sono pronti a rifarlo davanti alla Corte Costituzionale, davanti a Dio ed al mondo intero, sono la dimostrazione della nostra maturità????? Siamo sicuri che non riusciremmo proprio a votare di meglio, neanche noi del sud, in cambio di un paio di scarpe o sotto la minaccia di un mafioso? Siamo davvero sicuri che questa classe dirigente che organizza i festini per il padrone sia la migliore possibile? Davvero non meritiamo di meglio di deputati accusati d’aver incassato tangenti, dato appalti in cambio di escort, pilotato gare? Ma ci volete restituire il diritto di sbagliare con la nostra testa? E di trovarci in Parlamento, se non persone rette, almeno libere dal ricatto? Posso avere il piacere di eleggere liberamente Scilipoti con la mia testa e non pentirmi quando scopro che da sinistra è passato a destra e tiene in coma vegetativo un governo? Perché è questa la democrazia. Votare una pornostar liberamente, non trovarsela lì perché qualcuno ha deciso di metterla al posto di una bruttina, magari grassa, magari bassa, o diversamente bella. Sono certa che anche i meridionali, notoriamente mafiosi e immaturi, preferiscono scegliersi le pornostar da soli.

Rosaria Brancato

2 commenti

  1. mi dispiace di non avere potuto apporre la firma mia e della mia famiglia,ma sarò presente al VOTO.

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  2. Il nostro diritto di esprimere le preferenze è sacrosanto!

    Abbiamo il diritto di poter sbagliare nell’eleggere una persona poco adatta ma anche quello di poterci correggere la volta successiva!

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