Addetto stampa dell’Asp, il sindacato va in Procura

Addetto stampa dell’Asp, il sindacato va in Procura

Rosaria Brancato

Addetto stampa dell’Asp, il sindacato va in Procura

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sabato 12 Gennaio 2013 - 09:29

Così come dichiarato da Giuseppe Gulletta nella lettera indirizzata al commissario Manlio Magistri e rimasta senza alcuna risposta, il timore del sindacato dei giornalisti è che il bando “sia stato scritto come un abito su misura per qualcuno”

Lo strano caso del concorso per un posto di addetto stampa all’Asp5 di Messina finisce in Procura. A presentare un esposto al procuratore capo Guido Lo Forte è stato, dopo una serie di proteste cadute nel vuoto, il segretario provinciale dell’Assostampa, Giuseppe Gulletta.
Nella denuncia il segretario del sindacato dei giornalisti ripercorre le tappe della selezione pubblica bandita a dicembre dall’Azienda sanitaria provinciale per il conferimento dell’incarico di addetto stampa e che presentava una serie di anomalie anche rispetto alla legge 150 che disciplina il settore.
“Nell’avviso- scrive Gulletta– sono contenute norme di espletamento che presentano alcuni profili di illegittimità rispetto alle leggi statali e regionali che regolano la materia degli uffici stampa nella Pubblica amministrazione”.
Ad esempio nel bando si richiede il possesso del diploma di laurea in scienze della Comunicazione o titolo equipollente in virtù dell’art. 9 della legge 150/2000, che invece prevede soltanto l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti. Il possesso della laurea è un titolo aggiuntivo e non esclusivo e solo per gli incarichi di Capo Ufficio Stampa. L’azienda sanitaria inoltre “ha dimenticato” di convocare, come invece previsto anche dalla stessa legge 150 cui fa esplicito riferimento il bando, le organizzazioni sindacali di categoria, ovvero l’Assostampa. Il sindacato unico dei giornalisti non è stato interpellato né durante la predisposizione del bando né successivamente, quando, a selezione pubblicata, l’organizzazione sindacale ha protestato chiedendo un incontro e l’annullamento in autotutela del provvedimento.
L’avviso chiede inoltre di indicare nel curriculum formativo e professionale “tutti gli elementi utili ai fini della valutazione della qualità professionale ed esperienza” che il candidato deve produrre, senza tuttavia indicarne la natura, la tipologia e soprattutto i criteri per attribuire i punteggi relativi in maniera chiara, certa ed univoca. Eppure, sempre la legge 150 citata dall’Asp chiarisce che esistono criteri precisi per il punteggio e per l’assegnazione. Insomma, così come dichiarato da Giuseppe Gulletta nella lettera indirizzata al commissario Manlio Magistri e rimasta senza alcuna risposta, il timore del sindacato dei giornalisti è che il bando “sia stato scritto come un abito su misura per qualcuno”. In questo caso, ci si chiede che senso ha fare una selezione e non utilizzare il vecchio metodo della consulenza o della chiamata diretta. Altre anomalie riguardano poi la nomina di una Commissione che dovrebbe valutare in un colloquio i candidati, senza però prevedere che sia il sindacato ad indicarne un componente, ma lascia all’Asp l’esclusiva prerogativa di sceglierli. Nulla si sa in merito ai criteri di composizione della graduatoria proprio perché nulla si sa sui criteri di valutazione del curriculum. Ultima nota, l’avviso è la fotocopia (salvo ovviamente la data) del precedente bando emesso nel 2012 e finito al centro di un ricorso al Tar e al Cga, inoltrato da alcuni candidati nonché oggetto delle stesse contestazioni da parte del sindacato dei giornalisti. Proprio per questo il segretario dell’Assostampa, per evitare il ripetersi degli stessi silenzi, ha deciso di rivolgersi direttamente alla Procura.
Tra l’altro, sottolinea Gulletta, nessun esito ha avuto la richiesta di sospensione in autotutela dell’avviso de quo inviata al Commissario dell’Asp di Messina pertanto “Si chiede al procuratore capo Guido Lo Forte di valutare l’esistenza di eventuali ipotesi di reato nella vicenda esposta”.
Rosaria Brancato

3 commenti

  1. ma come mai l’Assostampa non interveniva quando si assumemevano giornalisti alla regione , non si sa come e con quali criteri ???????????

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  2. vecchia logica sempre attuale .

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  3. Assostampa dovrebbe pensare ai collaboratori dei giornali sfruttati …

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