Il cambiamento climatico, gli scenari nel mondo e le piogge intense in Sicilia
La distribuzione delle precipitazioni in Europa, così come nel nostro piccolo orticello fra Sicilia e Calabria, è influenzata dalla corrente a getto (jet stream), un flusso di venti ad alta quota che guida le perturbazioni atmosferiche che nascono ad ovest del continente. In questo inizio del 2025 il jet stream sembra aver assunto una configurazione anomala, con una traiettoria più meridionale rispetto alla norma. Questo spostamento è dovuto a variazioni nella differenza di temperatura tra l’Artico e le latitudini medie, un fenomeno noto come amplificazione artica. Il riscaldamento globale riduce questa differenza, rendendo il jet stream più ondulato e persistente in certe posizioni.
Posizionandosi più a sud la corrente a getto lascia il Nord Europa (Scandinavia, Regno Unito, Irlanda) sotto l’influenza di alte pressioni persistenti. Queste bloccano l’arrivo delle perturbazioni atlantiche, che normalmente portano piogge. La siccità è aggravata da temperature sopra la media, che aumentano l’evapotraspirazione, prosciugando ulteriormente il suolo. I dati indicano che nel 2025, paesi come Svezia, Norvegia e Regno Unito hanno registrato precipitazioni inferiori del 40-50% rispetto alla media stagionale, con un deficit di neve (Equivalente Idrico Nivale, SWE) del -27% rispetto alla mediana 2011-2023.

La traiettoria meridionale del jet stream favorisce l’arrivo di perturbazioni atlantiche o mediterranee verso il Mediterraneo centrale e meridionale. Inoltre, le basse pressioni si formano più frequentemente nel Mediterraneo a causa di questi blocchi della circolazione atmosferica. Queste basse pressioni attirano aria umida, generando piogge intense, soprattutto in Sicilia, dove eventi recenti hanno registrato accumuli significativi, come i 227 mm a Pachino nel gennaio 2025.
In Sicilia, le piogge recenti hanno parzialmente alleviato la siccità estrema del 2024 (che ha colpito il 69% del territorio), ma non sono sufficienti a ricaricare completamente gli invasi nella parte occidentale dell’Isola. Mentre sulla Sicilia orientale le abbondanti precipitazioni degli ultimi mesi hanno provveduto a ricaricare le principali sorgenti, riportandole ai livelli pre-siccità.

Effetti del cambiamento climatico
Il cambiamento climatico amplifica questi fenomeni estremi. Nel Mediterraneo, il riscaldamento globale aumenta la frequenza di eventi piovosi intensi ma irregolari, alternati a periodi di siccità prolungata. Al contempo, nel Nord Europa, la riduzione delle precipitazioni è legata a un cambiamento nei pattern climatici, con anticicloni più persistenti che bloccano le piogge. Studi recenti, come quello pubblicato su Environmental Research Letters (2023), confermano che il riscaldamento globale amplia le zone di alta pressione e aumenta l’evapotraspirazione, aggravando la siccità.
Oscillazioni climatiche globali naturali
Fenomeni come La Niña o variazioni nell’Oscillazione Nord Atlantica (NAO) possono influenzare questi pattern. Nel 2025, una fase debole di La Niña potrebbe aver contribuito a spostare le perturbazioni verso sud, favorendo piogge nel Mediterraneo e lasciando il Nord Europa più secco. La NAO in fase positiva tende a mantenere le perturbazioni atlantiche a latitudini più basse, coerentemente con le osservazioni attuali. Una buona notizia per la Sicilia, che ha recuperato buona parte del deficit pluviometrico accumulato negli ultimi anni, eccetto la parte più occidentale, dove le precipitazioni sono state meno frequenti è più irregolari fra l’autunno e l’inverno. Tale trend probabilmente proseguirà fino a inizio giugno.
