Europee, Stancanelli a Messina: "Fratelli d'Italia polo attrattivo per riaggregare il centro destra"

Europee, Stancanelli a Messina: “Fratelli d’Italia polo attrattivo per riaggregare il centro destra”

Rosaria Brancato

Europee, Stancanelli a Messina: “Fratelli d’Italia polo attrattivo per riaggregare il centro destra”

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giovedì 23 Maggio 2019 - 08:54

"Le Europee sono determinanti per gli equilibri futuri del governo e Giorgia Meloni ha fatto una scelta coraggiosa"

Sogno un’Europa diversa rispetto a quella di oggi, che ci affligge, quest’ Europa dei tecnocrati che ha causato la nascita di un sentimento di antieuropeismo. Sogno un’Europa che sia incontro tra le diverse tradizioni dei popoli, che sia unita per la difesa comune ma che tuteli le differenze tra i Paesi, come negli Stati Uniti”.

Il senatore Raffaele Stancanelli, ex sindaco di Catania, ex deputato, con un curriculum politico che lo ha visto sempre nell’area della destra, è la “carta” sulla quale ha puntato Giorgia Meloni in Sicilia per farne un “laboratorio” politico che porti a ricompattare le ragioni del centro destra anche al governo nazionale.

A Messina per la campagna elettorale il senatore Stancanelli ribadisce come, a dispetto di come i cittadini percepiscano le Europee questa competizione è invece determinante sia per i futuri scenari del governo che per gli assetti dei partiti e per gli equilibri nelle coalizioni.

Fino al 2014 le Europee erano viste come un modo per accompagnare i politici al pensionamento. E’ stato Renzi a capirne l’importanza. Poi ha sbagliato tutto. Queste Europee sono determinanti per gli equilibri politici, abbiamo un governo nazionale che vede Lega e M5S l’un contro l’altro su tutto. Fratelli d’Italia diventa in questo contesto un polo attrattivo per quanti si riconoscono nel centro destra ma non trovano riferimenti né nella Lega, che rappresenta gli interessi del Nord ed il solo voto di protesta, né in Forza Italia che vuole aprirsi ad una parte del Pd. Giorgia Meloni ha fatto una scelta coraggiosa puntando a costruire la nuova casa del centro destra”.

Quando ha accettato di candidarsi in Fratelli d’Italia per le Europee di domenica Stancanelli era consapevole dello strappo che avrebbe consumato con Musumeci, dopo gli anni e le battaglie che li hanno visti insieme sin dalla nascita di Diventerà Bellissima. Al Congresso di febbraio infatti Musumeci ha dettato una linea al movimento invitando gli esponenti di Diventerà Bellissima a non candidarsi in nessuna lista e a non esprimere ufficialmente alcun sostegno. Se questo da un lato ha messo al riparo da ripercussioni il governo regionale alle prese con una maggioranza instabile, dall’altro però ha lasciato “liberi tutti”, creando confusione e strategie di vario genere.

E’ stato un errore questo di Musumeci secondo me, un errore anche per il futuro del movimento politico. Adesso infatti i singoli hanno sposato l’una o l’altra candidatura, più o meno ufficialmente. Io sono l’uomo che ha lavorato per la riaggregazione del centro destra e la mia candidatura, anche adesso è vista in questo modo. Non dimentichiamo inoltre che la Meloni è stata determinante per ricompattare il centro destra su Musumeci”.

Sì pontista senatore Stancanelli spiega che solo con la realizzazione dell’opera Messina riuscirebbe a tornare quella che era prima del 1908, crocevia di traffici commerciali e porto centrale nel Mediterraneo.

Sogna un centro destra riunito in grado di governare il Paese ed è certo che “anche i siciliani si renderanno conto della truffa mediatica del M5S. Guardi, loro linciano le persone. Ho scoperto che sono stato inserito nella lista dei delinquenti. E sa perché? Perché da sindaco di Catania ho ricevuto, per responsabilità oggettiva, un’ammenda di 4 mila euro. Un locale comunale non era risultato in regola con la normativa. Io, che ero sindaco, ho pagato un’ammenda per responsabilità oggettiva. Eppure ai 5stelle è bastato per definirmi delinquente. Sanno solo infangare le persone perbene. Non ho macchie nella mia carriera. Ma i siciliani si stanno rendendo conto che dietro la macchina mediatica c’è il nulla”.

Rosaria Brancato

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