Impresa messinese di costruzioni evade 1.500.000 di euro: denunciato il titolare dalla GdF

Impresa messinese di costruzioni evade 1.500.000 di euro: denunciato il titolare dalla GdF

Impresa messinese di costruzioni evade 1.500.000 di euro: denunciato il titolare dalla GdF

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martedì 27 Marzo 2012 - 12:22

La Guardia di Finanza ha scoperto un altro evasore totale. Si tratta di una impresa edile che nel 2009 non ha presentato la dichiarazione fiscale evadendo al fisco 1.500.000 di euro su ricavi per 4.500.000 per la vendita di decine di appartamenti e box. Denunciato il rappresentante legale della società.

Da qualche tempo ormai fioccano gli evasori totali che finiscono nelle grinfie della Guardia di Finanza. Nella rete dei finanzieri è finita ora un’impresa edile messinese, che si occupa della costruzione di edifici residenziali e non residenziali. Nel 2009 la società non aveva presentato le dichiarazioni dei redditi sia ai fini delle Imposte sui redditi che ai fini I.V.A. In questo modo l’impresa aveva potuto sottrarre al fisco qualcosa come 1.500.00 di euro. L’impresa da tempo era finita nel mirino della Guardia di Finanza. Già alla fine del 2009 la società aveva cercato di eludere i controlli delle Fiamme Gialle con un trasferimento fittizio della sede sociale da Messina a Milano. Un trasferimento che non è mai avvenuto ma che aveva ulteriormente insospettito i finanzieri. Accertamenti più approfonditi, eseguiti grazie alle banche dati in possesso del Corpo, hanno consentito di portare alla luce una evasione fiscale relativa alla vendita di decine di appartamenti e box in nero, senza versare un centesimo al Fisco.
La società sottoposta a verifica fiscale aveva omesso di dichiarare l’intero ammontare dei ricavi derivanti dalla vendita di appartamenti e box, per un totale di 4.500.000 di euro. Su questi ricavi avrebbe dovuto versare alo Stato un’imposta complessiva di un milione e mezzo di euro.
Il rappresentante legale dell’impresa di costruzione è stato denunciato alla Procura della Repubblica per omessa presentazione della dichiarazione dei redditi.

11 commenti

  1. puzza di bruciato 27 Marzo 2012 13:47

    nomi… nomi… o ragione sociale… a che servono queste notizie se sono corredate dai nomi… i rubagalline e gli spacciatori in prima pagina con foto e curriculum… i parassiti della società e i “pedofili” niente… mah!!

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  2. E’ PROIBITO DIRE NOME E COGNOME O LA DENOMINAZIONE DELLA DITTA???

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  3. Un maestro delle costruzioni,l’ing.Aldo D’Amore,già nel 1981,previde che ” quello di agevolare al massimo la costruibilità da parte di larghi strati….. indubbiamente un atteggiamento di questo tipo,ha finito di livellare in basso la qualità dell’edificazione:se l’edificazione,anche in zona sismica,vuole essere ritenuta un fatto degno di essere vissuto dagli strati culturali,allora bisogna dirlo e cercare di scoraggiare chi vi accede,chi il grado di cultura non ce l’ha.” Adesso un periodo,sempre del 1981,che invito Corvaja a trascrivere integralmente nelle Linee Guida, ” Ora una comunità non può puntare soltanto sulle nuove costruzioni:oggi si punta anche sulle costruzioni esistenti e soprattutto noi sappiamo bene, che il patrimonio edilizio esistente,direi con una certa frequenza,deve subire degli interventi di riadattamento alle mutate esigenze del tempo,sotto il profilo del mutato bisogno di fruire di quei volumi in modo diverso.”
    E’stato facile,in questi decenni,con il regolamento edilizio vigente,senza controlli INPS e INAIL,con sindacati e ispettori del lavoro assenti nei cantieri,con la polizia municipale edilizia,svuotata di uomini e mezzi,con il silenzio assenso,con la facilità di ottenere concessioni asseverate,che tutti diventassero PROGETTISTI COSTRUTTORI MURATORI.

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  4. La notizia, senza il nome del soggetto responsabile serve solo a farci incazzare di più.
    Non capisco a questo punto che senso ha mettere in così tanto rilievo un fatto rivestente carattere di genericità.

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  5. Niente nomi? Allora è vero che chi striscia non inciampa…

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  6. non mettetele le foto, non va bene che l’aggente sappia chi e anche perchè farebbero la fila per avere delle lezzioni di gestione azzienda li dal SUPER T::::::::::::::
    che al massimo avra una pena frrrrrrrrrrraaaaaaaaaaaa 20 anni ad un verbale di 1.000’00 si proprio mille.
    di verbale che dopo tantti lunghi anni magari sara morto…….

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  7. il problema è che i giornalisti si spaventano di fare nomi e cognomi e promettono a noi lettori di tempo stretto che cambieranno mestiere, considerando ca non su mancu boni a fari a ooo cò bicchieri.
    oppure gli ha scritto alla redazione l’avv. CANZONA e noi semu i muccalapuni

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  8. antonio campanella 28 Marzo 2012 05:43

    Chissà quanti altri ce ne sono, l’illegalità diffusa si è fatta sistema!

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  9. I nomi e cognomi di questi evasori totali perchè non ci sono mai? al contrario dei ladri di polli di cui veniamo sempre a conoscere nome cognome ,data di nascita, residenza ,codice fiscale e naturalmente se mai servisse anche numero di telefonino e marca di slip preferita!!!!Cavolo il mo stipendio è “alleggerito ” questo mese, mentre chi evade è sempre protetto !!!!Almeno voi cari giornalisti fate il vostro dovere ed assumetevi delle responsabilità.Quel’è il problema ,che il ladro di polli è un poveraccio e l’evasore come al solito è il ricco e potente signorotto della città?

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  10. DUE PESI E DUE MISURE:

    da “TEMPOSTRETTO” del –/03/2012
    Sono entrambi giostrai i due uomini arrestati dai Carabinieri di Fiumedinisi. Gabriele Crea, 28 anni e Agrippino Di Fazio, 31 anni, si erano impossessati di diverso materiale elettrico ……… omissis………
    il materiale elettrico del valore complessivo di 3mila euro. Gabriele Crea e Agrippino Di Fazio sono stati arrestati con l’accusa di furto aggravato.

    Gabriele e Agrippino avessero rubato 3 milioni di euro sarebbero ancora coperti dall’anonimato.

    cosi è l’Italia-

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  11. da Tempostretto:

    Rubano materiale elettrico al comune di Fiumedinisi. Arrestati due giostrai

    il materiale elettrico del valore complessivo di 3mila euro. Gabriele Crea e Agrippino Di Fazio sono stati arrestati con l’accusa di furto aggravato.

    di questi ci sono pure le foto

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