Duro attacco della Cisl: “Operazione scientifica che serve alla politica e agli interessi di pochi”

Duro attacco della Cisl: “Operazione scientifica che serve alla politica e agli interessi di pochi”

Duro attacco della Cisl: “Operazione scientifica che serve alla politica e agli interessi di pochi”

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mercoledì 24 Luglio 2013 - 18:12

Il sindacato attacca il governo regionale, reo di ricordarsi di Messina solo a parole. Le scelte dell’azienda sanitaria provinciale – secondo la Cisl – sono scellerate e ingiustificate. L’obiettivo è quello di fare fronte comune per pretendere il riordino dell’intero sistema sanitario territoriale. Anche il deputato Vincenzo Garofalo contesta le scelte dell'Asp, mentre Ugl Giovani chiede risposte

Già lo scorso gennaio, la Cisl aveva acceso i fari e denunciato le scelte inappropriate e inopportune che l’Azienda Sanitaria Provinciale ha operato per l’ex Ospedale Margherita. Adesso che la chiusura è stata decretata dall’assessore Borsellino, la Cisl interviene duramente con il segretario generale Tonino Genovese, il segretario generale della Cisl Fp Calogero Emanuele e il segretario generale della FNP Cisl Bruno Zecchetto.

“In quella struttura, nei padiglioni riammodernati – ricordano – doveva essere realizzato un Presidio Territoriale di Assistenza di supporto agli ospedali, per trattare codici bianchi, garantendo prestazioni radiologiche, ambulatoriali e interventi su pazienti che vengono dimessi nella stessa giornata. Purtroppo oggi dobbiamo registrare che l’Assessore alla Sanità Lucia Borsellino è come il Presidente Crocetta: nelle visite ufficiali garantisce la messa in funzione dei servizi dell’ex Margherita come Presidio Territoriale di Assistenza mentre, invece, con la conferenza di servizi tenutasi in Assessorato ha suggellato, di fatto, la chiusura dell’ex Margherita dando il via libera alle ingiustificate scelte del Commissario dell’ASP Manlio Magistri con il trasferimento in altri Presidi delle apparecchiature tecnologiche di alta valenza come la risonanza magnetica. E’ – sottolineano dalla Cisl – una incomprensibile strategia che appesantisce notevolmente la spesa sanitaria in un delicato momento di spending review. Questo rappresenta un grave scempio e sperpero di risorse pubbliche che potrebbero causare enormi danni alle casse del servizio sanitario regionale e notevoli disagi ai cittadini utenti. E è per questo che è necessario che le istituzioni preposte si attivino per individuare le responsabilità ai vari livelli”.

Per il sindacato il Governo Crocetta si è dimenticato di Messina. “A parole, questo Governo illude e da speranza ai cittadini messinesi e, invece, con coro unanime di tutte le Istituzioni preposte, dà il via alla dismissione di un altro pezzo di sanità e di servizi che sarebbero stati strategici e primari per la città di Messina”.

Per la Cisl bisogna unire le forze e fare fronte comune tra tutte le forze sociali, sindacali e politiche per dire basta alle scelte scellerate del Governo regionale ma anche del Commissario dell’Azienda e pretendere che si dia luogo a una programmazione seria e a una gestione oculata della cosa pubblica.

“E’ necessario – concludono Genovese, Zecchetto e Emanuele – un piano di riordino dell’intero sistema sanitario territoriale garantendo un’assistenza sanitaria più vicina al cittadino senza accentrare o smantellare servizi che certamente non fanno bene all’economia ma soprattutto all’utenza e alla cittadinanza. Quindi diciamo basta a operazioni scientifiche che forse servono alla politica e a fare un gioco che torna comodo ai privati e tutela gli interessi di pochi”.

Di tenore simile, ma più nei confronti dell’Asp piuttosto che della Regione, anche le parole del deputato Vincenzo Garofalo: “L’Azienda Sanitaria Provinciale chiarisca, una volta per tutte, quali sono le sue strategie di intervento sul territorio di Messina, quali servizi intende offrire ai cittadini e quali le linee guida che intende adottare”.

“Questa decisione- sottolinea Garofalo- appare incomprensibile dal momento che l’ospedale di Milazzo, a pochi chilometri di distanza, è giá dotato di questo tipo di strumentazione”.

Il deputato chiede un incontro in tempi brevi tra il sindaco ed il commissario straordinario dell’ASP 5 affinchè venga fatta chiarezza anche in merito ai servizi che l’Azienda Sanitaria intende mantenere nel poliambulatorio di via del Vespro.

“Una struttura- sottolinea Garofalo-che funziona e che ha dimostrato negli anni di essere particolarmente apprezzata dai cittadini messinesi per l’alta professionalitá dei medici che vi lavorano e per la posizione strategica, in pieno centro. Il Pdl- conclude il deputato- sarà al fianco del sindaco affinchè non vengano calpestati i diritti dei cittadini messinesi”.

A chi interessa lo spostamento della TAC dal Regina Margherita al Cutroni Zodda? Se lo chiede anche Ugl Giovani. “Quanto accaduto – scrive il coordinatore regionale, Felice Panebianco – è davvero paradossale (per carità, “normale” a Messina): vengono spesi milioni di euro, di denaro pubblico, per l’acquisto di macchinari all’avanguardia (necessari per il nostro territorio) e per la sistemazione dei locali che dovranno contenerli, e cosa si pensa bene di fare? Tenere tutto ben impacchettato per mesi e mesi per poi decidere di trasferire tutte le apparecchiature a Barcellona. Non si contesta di per sé l’ultima scelta effettuata, ma il percorso schizofrenico che si è seguito. Forse l’ex nosocomio di Viale della Libertà deve rimanere completamente in stato di abbandono per facilitare le mire speculative di qualche privato; oppure fin dal principio quelle apparecchiature andavano installate al Cutroni Zodda (e allora perché “buttare” tutto quel capitale pubblico per la sistemazione dei locali del Regina Margherita e il collocamento dei macchinari, senza calcolare le ulteriori spese che si dovranno affrontare per il loro trasferimento). Interrogativi sciocchi forse, ma ci aspetteremmo delle risposte più esaustive (o almeno delle risposte) da parte dell’assessore regionale Lucia Borsellino, del commissario dell’ASP Manlio Magistri e sapere sul punto cosa ne pensa l’Ordine dei Medici di Messina e, perché no, la Corte dei Conti…Chiediamo quindi, agli attori in causa, di essere auditi e di fare definitivamente luce su tutti gli aspetti di questa triste vicenda”.

Un commento

  1. Borsellino e Crocetta…… come Cuffaro e Lombardo…….smantellano distruttivamente Messina.

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