L'annuncio dell'assessore regionale alle Infrastrutture nel commentare il piano per il sud, che nulla apporta di nuovo
L’annuncio dell’ennesimo Piano per il Sud, che in realtà non è altro che il riepilogo di opere già previste e portate avanti molto a rilento. Solo due per la Sicilia: il raddoppio della strada statale Catania – Ragusa, il raddoppio ferroviario Messina – Catania.
“Nulla di nuovo, dunque, e per questo occorre soffermarsi su alcuni aspetti della questione”. Interviene così Marco Falcone, assessore alle Infrastrutture della Regione Siciliana, commentando l’iniziativa del Governo Conte.
“Il raddoppio Giampilieri-Fiumefreddo è un’opera concepita durante il Governo Berlusconi, grazie a uno stanziamento compiuto allora di 2,3 miliardi di euro. Poi, dopo quegli anni, il raddoppio è stato messo da parte. Solo di recente, grazie alla risoluta azione di pressing e approfondimento del Governo Musumeci, l’iter di appaltabilità del raddoppio è progressivamente andato avanti. Tanto che entro giugno procederemo alla pubblicazione del bando di gara”.
Un iter che sembrava per l’ennesima volta impantanato e che ora si spera possa finalmente giungere a conclusione.
“La Sicilia e l’intero Mezzogiorno – conclude Falcone – chiedono a gran voce non solo fondi per le infrastrutture, ma anche e soprattutto norme che snelliscano i complicati iter procedurali per realizzare un’opera così come sta avvenendo, ad esempio, per la ricostruzione del ponte di Genova. È arrivato il momento che ciascuno faccia la propria parte”.