Faraone lancia l'alleanza "Ursula" con i moderati: "Via i populismi, viva il centro"

Faraone lancia l’alleanza “Ursula” con i moderati: “Via i populismi, viva il centro”

Rosaria Brancato

Faraone lancia l’alleanza “Ursula” con i moderati: “Via i populismi, viva il centro”

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mercoledì 07 Ottobre 2020 - 10:55

A urne chiuse i renziani incassano risultati e lanciano la coalizione in stile europeo: "Populismi e sovranisimi sono a fine corsa". E pensa alle Regionali

Mentre il centro destra in Sicilia festeggia (e pensa alle Regionali del 2022), il centro sinistra si consola con i piccoli comuni e comunque avvia una riflessione, il M5S scompare dai territori, la Lega è ai minimi termini, c’è chi, come Davide Faraone azzarda ipotesi e lancia appelli ai moderati.

Faraone: Maggioranza Ursula

Italia Viva in Sicilia ha portato a casa un risultato: il sindaco Di Pietro, riconfermato ad Enna grazie ad un’inedita alleanza tra renziani e liste civiche di centro destra. In tutta l’isola IV si è tenuta le mani libere, molto spesso guardando al centro destra. Ed oggi, a urne chiuse, Davide Faraone lancia quella che chiama  coalizione Ursula, con riferimento alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen eletta grazie all’unione dei centristi, riformisti e moderati.

Vincono i moderati

Oggi in Sicilia la coalizione Ursula c’è ed è maggioranza, con l’alleanza tra riformisti e popolari- azzarda Faraone in un eccesso di entusiasmo- Occorre solo coraggio. La Sicilia può diventare il laboratorio di questa alleanza “Ursula”. Le elezioni siciliane ci consegnano un dato incontrovertibile. Vincono i riformisti, i moderati e gli autonomisti. Spariscono i populisti e i sovranisti. Vince il radicamento nel territorio, una classe dirigente vera che sta per strada, che ha i voti dei i cittadini e non i like degli smanettoni. Queste elezioni ci dicono che non c’è alleanza che tenga se si hanno visioni che sono in contraddizione tra loro”.

Populismo a fine corsa

Faraone intravede un’autostrada per le forze che si riconoscono nel riformismo e invece la fine della corsa per il populismo, che definisce malattia infantile della politica. Faraone prende ad esempio i risultati del modello M5S-Pd in Sicilia, con un risultato deludente. Unica vittoria a Termini Imerese dove peraltro gli avversari erano divisi e il sindaco potrà contare solo su 5 consiglieri su 16.

Crollo M5S, Lega fantasma

Faraone evidenzia come nei casi in cui il M5S in Sicilia si è presentato da solo ha avuto a queste amministrative percentuali che oscillano dal’1,5% al 5%. Anche nei comuni della provincia di Messina nei quali il M5S si è presentato si è registrato un vero e proprio crollo e il partito è fuori dai Palazzi. “La Lega si conferma una forza fantasma in Sicilia- prosegue Faraone- I moderati del centrodestra, invece, continuano ad avere un consenso. Innegabile. E poi ci siamo noi, noi di Italia Viva. Dove abbiamo presentato la nostra lista, ma anche dove abbiamo deciso di stare dentro le liste civiche, è stato un successo. Abbiamo eletto tantissimi consiglieri comunali e grazie a noi tanti sindaci indosseranno la fascia tricolore”.

L’anteprima del 2022

Italia Viva guarda agli azzurri di Forza Italia, i cui esiti hanno spinto Gianfranco Miccihè ieri ad esultare per percentuali in contro tendenza dal resto d’Italia (in realtà legati più a figure radicate nel territorio che a un ritorno di fiamma per il partito). Insomma, Faraone, lancia la coalizione Ursula dal sapore europeo e parla di un’ anteprima straordinaria. Il riferimento è alle Regionali del 2022 ed a quelle di Palermo. L’appello è ai centristi e punta a spezzare due alleanze: quella del centro destra (che vede F.I.fratelli d’Italia e Diventerà Bellissima con una Lega però acciaccata dal voto del week end) e quella giallorossa Pd-M5S.

Costruiamo il nuovo campo

Il suo fronte riformista è contro populismi e sovranismi, quindi contro Lega e contro M5S (con il quale però Renzi governa a Roma in piena armonia dimenticando offese e rancori). “Questo voto ci consegna una grande responsabilità. Costruire da qui a poco meno di 2 anni un nuovo campo di riformisti una unità di progetto per assicurare alle città il buon governo e mandare in soffitta chi sa solo agitare paure senza mai risolvere i problemi quotidiani delle persone. C’è una casa aperta a tutti, non ti chiediamo da dove vieni ma cosa vuoi fare, non ti chiediamo a chi appartieni ma cosa sogni. Questa casa è Italia Viva e vogliamo abitarla con chi non si rassegna ai populisti e ai sovranisti.”

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