Femminicidio Sara Campanella, il legale: "Accanimento verso la madre di Argentino"

Femminicidio Sara Campanella, il legale: “Accanimento verso la madre di Argentino”

Alessandra Serio

Femminicidio Sara Campanella, il legale: “Accanimento verso la madre di Argentino”

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giovedì 11 Settembre 2025 - 07:00

L'avvocato Cultrera respinge la tesi di un ruolo nello stalking di Stefano verso Sara. Dove punta l'esposto dei Campanella

Messina – “Non sorprende, l‘accanimento nei confronti di Daniela Santoro, non è nuovo”. Così l’avvocato Giuseppe Cultrera, difensore di Stefano Argentino, commenta l’esposto presentato dalla famiglia Campanella per chiedere alla Procura di Messina di continuare a indagare sul caso. Esposto di cui hanno dato notizia anche al processo contro Stefano, aperto e chiuso per morte del reo stamane in Corte d’Assise a Messina. Gli avvocati Filippo Barbera, Cettina La Torre e Riccardo Meandro hanno infatti depositato alla Corte una memoria in cui accennano all’esposto.

Accanimento verso madre non imputabile

“Nella memoria non si specifica che la denuncia riguarda la madre di Stefano Argentino”, precisa l’avvocato Cultrera. “E’ stato detto in udienza che è relativa al ruolo di Daniela Santoro e la cosa non sorprende perché questo accanimento nei suoi confronti c’è stato sin da subito”, spiega il legale, che respinge l’ipotesi che possa configurarsi un reato, a carico della donna.

Le conversazioni tra madre e figlio nel mirino

“Si parla di documentazione già presente agli atti, che dimostrerebbe il ruolo di terzi. Ma se così fosse, mi chiedo, perché il pubblico ministero non ha perseguito questa strada?”, dice l’avvocato Cultrera, che anche sui messaggi scambiati tra madre e figlia rilancia: “Ci sono tante altre conversazioni, che insieme a quelle rendono una versione più completa, che gli inquirenti non hanno ancora ritenuto di usare”.

Sara vive se avrà giustizia

Tra il Tribunale e l’hotel Royal, dove si è tenuta la conferenza stampa dei legali, l’immagine di Sara Campanella ha continuato ad aleggiare sul clamore mediatico che ha caratterizzato la mattinata. Incorniciata in una grande foto che la mamma Cetty Zaccaria ha portato con sé ed esposto in aula, il sorriso della giovane di Misilmeri ha fatto capolino tra le braccia della donna anche all’esterno del Tribunale. C’era, dietro gli occhiali scuri della madre e del fratello, dietro le espressioni composte dei tanti altri familiari arrivati a Messina per l’udienza, nelle magliette bianche con le scritte in memoria di Sara che le zie della giovane indossavano. Una grande famiglia che il dolore non ha diviso, e che continua a lottare per una verità. Forse non intravedono una direzione chiara, i Campanella, ma sono certi che devono percorrerla perché “Sara vive solo se avrà giustizia”.

Dove punta l’esposto

Nell’esposto, i legali chiedono alla Procura di indagare ancora e ipotizzano i reati di concorso morale e favoreggiamento, senza specificare il reato eventualmente configurabile. “La madre non ha fermato ma anzi incoraggiato l’ossessione di Stefano per Sara”, spiega l’avvocata La Torre, facendo pensare ad una complicità nello stalking che la giovane sembra aver subito per mesi, prima del femminicidio. “Ci sono elementi da approfondire che emergono dal primo colloquio in carcere tra i genitori e Stefano”, aggiunge l’avvocato Filippo Barbera. “Secondo noi l’impunibilità per la madre non è configurabile in casi come questi, abbiamo prodotto la giurisprudenza esistente in merito e indicato quali sono gli elementi che secondo noi superano “l’ostacolo” dell’esimiente per la donna”, precisa l’avvocato Meandro.

Un commento

  1. EGREGIO AVVOCATO, NON È UN ACCANIMENTO VERSO LA MADRE MA VERSO LA VERITÀ….I GENITORI E IL FRATELLO, HANNO TUTTO IL DIRITTO DI SAPERE SE L’ ASSASSINO DELLA LORO FIGLIA ABBIA AGITO DA SOLO O CON LA COMPLICITÀ DI QUALCUNO ANCHE SE QUEL QUALCUNO DOVESSE RISULTARE LA MADRE ….DEVE ESSERCI GIUSTIZIA PER SARA E NON PUÒ FINIRE TUTTO CON LA MORTE DEL SUO ASSASSINO CHE HA PORTATO SOLO ALLA FINE DI UN ALTRA GIOVANE VITA….DUE VITE SPEZZATE,DUE VITE CHE DOVEVANO ANDARE SU STRADE DIVERSE, DUE VITE CHE SI POTEVANO SALVARE SE CI FOSSERO STATI GLI AIUTI DOVUTI, ANCHE SECONDO ME DURANTE L’ ATTACCO DEL SUO ASSASSINO VISTO CHE È AVVENUTO DOPO CHE LUI HA TENTATO L’ ENNESIMO APPROCCIO RESPINTO NUOVAMENTE DA SARA….È STATA COLPITA ALLE SPALLE,CON FRNDENTI MORTALI E LEI AVVOCATO PARLA DI ACCANIMENTO NEI CONFRONTI DI QUESTA MADRE????? METTA DA PARTE IL SUO LAVORO E PENSI SE FOSSE STATA SUA FIGLIA ….LEI NON AVREBBE FATTO DI TUTTO PER SAPERE LA VERITÀ E PER AVERE LA GIUSTIZIA CHE GLI È STATA FINORA NEGATA VISTA LA MORTE DELL’ ESECUTORE MATERIALE???? VORREI DIRE INVECE ALLA MAMMA DI STEFANO DI DIRE TUTTO QUELLO CHE SA, ANCHE SE FOSSE A SFAVORE DEL FIGLIO PERCHÉ ALMENO SI RISTABILISCA LA VERITÀ DOVEROSA PER SARA,E PURE PER IL FIGLIO STESSO ,VISTO CHE SI È CAPITO CHE STAVA MALE …E SE MAI AVRA” L’ INDENNIZZO DALLO STATO , PER LA MORTE DEL FIGLIO , LO DEVOLVI ALL’ ASSOCIAZIONE CREATA DAI GENITORI PER SARA AFFINCHÉ NON VENGA MAI DIMENTICATA COSÌ COME NON VERRÀ DIMENTICATO TUTTO CIÒ CHE LEI FARÀ PER CONTRIBUIRE ALLA VERITÀ E GIUSTIZIA ,ARRIVATI A QUESTO PUNTO PER ENTRAMBI I RAGAZZI.

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