“Gli alti e bassi di Biancaneve” di Emma Dante con le illustrazioni di Maria Cristina Costa

C’è l’alto che si fa basso e il basso che si fa alto nel mondo di Biancaneve. Al contrario di Alice nel paese delle meraviglie che cresce e rimpicciolisce, Biancaneve vede alzarsi e abbassarsi la realtà intorno a lei, incontrando creature buone e cattive che l’aiutano a diventare adulta. Punita dalla matrigna per la sua bellezza, Biancaneve è ancora una bambina inconsapevole ed è solo quando fugge nel bosco, grazie all’incontro coi nani, che scopre i veri valori della vita, come la bontà e l’accoglienza verso l’altro. Sono proprio i nani, infatti, a costringerla ad abbassare lo sguardo e a essere umile, non solo umanamente ma anche fisicamente, perché i piccoli minatori hanno perso le gambe durante un’esplosione. Per contro, la matrigna rappresenta l’«alto», il pericolo di un’esaltazione del proprio io che rende malvagi e chiusi in se stessi. La regina madre interroga lo specchio, Biancaneve il suo cuore. L’invidia tormenta la regina al punto che desidera uccidere la rivale e, quando con un incantesimo, si trasforma in una vecchia per offrirle la mela avvelenata, diventerà altissima, salvo ricevere una punizione esemplare: perderà la memoria e non troverà più l’antidoto per ritornare giovane e bella. Tutto è sproporzionato come le cose che vedono i bambini. C’è uno specchio che riflette sogni e paure, azioni malvagie e fughe verso la libertà. E un mondo dove anche i mostri insegnano a crescere.

Emma Dante, drammaturga e regista, ha costituito nel 1999 la compagnia Sud Costa Occidentale con cui ha vinto il premio Scenario 2001 per il progetto mPalermu e il premio Ubu 2002 come novità italiana. Seguono numerosi riconoscimenti: il premio Lo Straniero; il premio Ubu (con Carnezzeria); il premio Gassman e il premio della critica; il premio Golden Graal e il premio Sinopoli per la cultura. Ha scritto Carnezzeria. Trilogia della famiglia siciliana e via Castellana Bandiera (Premio Vittorini 2008 e del Super Vittorini 2009). Nel 2009 inaugura la stagione del teatro alla Scala con la regia di Carmen di Bizet diretta da Daniel Barenboim. Sono stati in repertorio in Italia e all’estero: mPalermu, Carnezzeria, Vita mia, Mishelle di Sant’Oliva, Medea, Il festino, Cani di bancata, Le pulle, Anastasia, Genoveffa e Cenerentola, La trilogia degli occhiali e Gli alti e i bassi di Biancaneve.